lunedì 26 dicembre 2011

Altro che inverno, sole e cielo sereno



Natale meteorologicamente insolito. Sole e cielo sereno quest’anno hanno sostituito l’attesa neve. E anche i prossimi giorni non i fiocchi non arriveranno. 
Ecco la situazione meteo nel dettaglio: Oggi e domani sul Nord Italia alta pressione al suolo e circolazione anticiclonica orientale in quota: sulla Lombardia sereno o poco nuvoloso.
Mercoledì ancora tempo stabile ma con graduale passaggio a flusso occidentale relativamente più umido.
Giovedì debole perturbazione atlantica senza fenomeni di rilievo.
Venerdì possibile passaggio perturbato più significativo da nordovest, ma con evoluzione incerta. Sabato correnti settentrionali con addensamenti solo sulle Alpi, altrove soleggiato.

PREVISIONE PER MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2011 Stato del cielo: ovunque sereno salvo possibili annuvolamenti fino al primo mattino su Appennino e bassa pianura. Precipitazioni: assenti. Temperature: minime e massime stazionarie.
In pianura minime tra -5 e 1 °C, massime tra 7 e 11 °C. Zero termico: fino al mattino sui settori meridionali intorno a 2300 metri, altrove a circa 2700 metri. Poi ovunque intorno a 2900 metri. Venti: in pianura deboli occidentali, solo a tratti moderati; in montagna da deboli a moderati, variabili o dai quadranti orientali. Altri fenomeni: possibili banchi di nebbia isolati al primo mattino in pianura.

PREVISIONE PER MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE 2011 Stato del cielo: fino al primo pomeriggio ovunque sereno. Poi velato. In serata copertura in irregolare aumento da ovest. Precipitazioni: assenti. Temperature: minime e massime stazionarie. In pianura minime intorno a -2 °C, massime intorno a 9 °C. Zero termico: inizialmente a circa 2900 metri, in graduale abbassamento dal pomeriggio fino a circa 2200 metri. Venti: dai quadranti occidentali: in pianura deboli, in
montagna deboli o localmente moderati. Altri fenomeni: banchi di nebbia sparsi al primo mattino in pianura.
 .
Redazione Bergamonews - Lunedì, 26 Dicembre, 2011

venerdì 23 dicembre 2011

Il Bambinello in barca attraversa il fiume Brembo



Da quando il presepe sulla sponda del Brembo è stato completato la sosta sul ponte vecchio di Ponte San Pietro è diventata d’obbligo. Unico della Bergamasca costruito sulla riva di un fiume, da 17 anni è realizzato dall’associazione «Amici del Brembo» con gli alpini ed è l’emblema del Natale sanpietrino.

«Un lavoro non facile, perché bisogna fare i  conti con le bizze del Brembo e tutto dev’essere fatto a regola d’arte», racconta Franco Leidi, presidente di «Amici del  Brembo».

Anche quest’anno oggi si svolgerà la cerimonia della Natività. Alle 16,30 un corteo partirà dalla parrocchiale del Villaggio Santa Maria. Dopo aver attraversato la passerella, via Piazzini e vicolo Piatti, il Bambinello supererà il fiume in barca e verrà deposto verso le 17,30 nella mangiatoia del presepe

giovedì 22 dicembre 2011

Diga in arrivo nel Brembo. E il «burlù» va in pensione

Come sarà la nuova diga sul Brembo

Ponte, nel 2012 la paratia nuova. Quella crollata un monumento?
Il sindaco: no, è da rimuovere

Una nuova paratia verrà installata nei primi mesi del prossimo anno sul fiume Brembo a Ponte San Pietro, all'altezza del vecchio ponte di via Roma. La struttura cilindrica, realizzata dalla società Enel Green Power, devierà l'acqua nel canale Enel.

Sembra ieri, ma sono già trascorsi due anni dalla notte di Natale del 2009 quando le minacciose acque del fiume in piena avevano hanno divelto e trascinato a valle la vecchia diga cilindrica. La paratia, chiamata in dialetto «burlù», era rotolata a valle e si era fermata a un centinaio di metri dalla struttura che la teneva ancorata ai pilastri di sostegno.

Enel Green Power si è attivata per ripristinare la situazione e, in attesa che maturassero i tempi per installare una paratia fissa, per due anni ha fatto fronte all'emergenza con dei terrapieni di sabbia e ghiaia che, anche se soggetti a essere trascinati a valle dalle acque del Brembo, di fatto hanno permesso di alimentare l'acqua al canale Enel e produrre energia elettrica nelle centrali di Bonate Sotto e Marne.

Opera da un milione
Il nuovo manufatto è composto da 5 paratoie interconnesse e collegate tra loro. Verranno incernierate attraverso barre di ancoraggio, fissate nella soglia di calcestruzzo della traversa e movimentate da gommoni posti sotto le ventole e gonfiati ad aria compressa. Il costo dell'opera è di circa un milione di euro, si prevede di iniziare i lavori a gennaio e terminarli nel mese di aprile.

Poiché l'attività si svolgerà in alveo sarà mantenuta in opera l'attuale diga naturale provvisoria per la deviazione dell'acqua in modo da poter lavorare nella zona cantiere. I lavori dovranno in ogni caso essere sospesi in caso di piena, l'effettiva durata degli stessi sarà quindi influenzata dall'andamento del fiume.

Addio al vecchio «burlù»
«Per il Comune è fondamentale che il manufatto sia realizzato e posato il prima possibile – osserva il sindaco Valerio Baraldi – credo che sarà installato all'inizio del prossimo anno. Riguardo al vecchio "burlù", rimasto vicino alla diga come manufatto storico, con il tempo è diventato rifugio di extracomunitari che probabilmente ci passano la notte. Lasciato al degrado, ha dovuto essere protetto con delle reti, ma un manufatto in metallo nel verde, a nostro parere non ha senso e non sta bene. Provvederemo a rimuoverlo restituendo quella parte di area al verde originario».

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Venerdì 23 Dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 47

domenica 18 dicembre 2011

Le previsioni Natale col sole. Fine anno coi fiocchi


Vogliamo un po' sorridere, ma è per dire che Gioacchino non ce l'ha fatta. Gioacchino è l'equivalente bergamasco del tedesco Joachim, il nome della violenta bufera invernale da Nord-Ovest che fra venerdì e sabato ha operato dietro e sulle Alpi, toccandoci solo con i suoi effetti collaterali.

Per inciso, i nomi propri delle grosse depressioni europee, vengono decisi per tradizione dai meteorologi tedeschi del Deutscher Wetterdienst di Berlino, con una iniziale alfabetica a
progressione annua, e ovviamente queste depressioni prendono quasi sempre nomi da lanzichenecco.

Ma torniamo al piccolo «flop» invernale dell'altra sera, quando la neve è venuta sì a trovare le nostre montagne, ma solo con qualche manciata di centimetri, ben altra cosa rispetto alle coltri nevose che si sono depositate sui versanti esteri delle Alpi, con gare di sci annullate ieri e nuove precipitazioni in corso tuttora, proprio mentre il favonio tiene limpide le ore di questa nostra bella domenica sudalpina.

Poteva andarci meglio, nel senso della neve, perché, a poca distanza da noi, le alte valli lombarde verso il confine svizzero hanno ricevuto abbondanti nevicate, stante la forza del vento che
scendeva dalle Alpi, e che ha «strippato» (si dice proprio così) i fiocchi anche per qualche chilometro più a Sud.

Ma sulle Orobie, come detto, sono arrivate solo cose marginali, e c'è persino una certa differenza di spessore della nuova neve, a favore del lato occidentale dell'Alta Val Brembana, rispetto al versante orientale, Pora e Colere per intenderci.

Questo passaggio perturbato va inteso come un evento tumultuoso, parente dei fenomeni estivi, per cui ci possono essere risultati molto diversi, nelle precipitazioni, anche fra zone poco distanti.

Comunque, ieri mattina, tutte le nostre montagne presentavano una magnifica veste candida. Ma l'arrivo del favonio ha almeno ripulito la nostra provincia dall'umidità e da tutti gli inquinamenti, dando il via a un periodo di alcuni giorni che saranno quasi invernali per le temperature, ma
supportati da un buon soleggiamento, da cieli limpidi e colorati e senza alcun pericolo di nebbia per la pianura.

E visto che fra tre giorni saremo al solstizio d'inverno, con i giorni più corti dell'anno, questa inattesa disponibilità di luce e di colori sarà un buon viatico anche per lo spirito e per l'umore. Gli amanti della neve sono quindi sempre in attesa di grandi cose, però cominciamo ad accontentare almeno gli escursionisti e quelli delle ciaspole, che oltre i mille metri di quota, qualche bella camminata la possono certamente fare, già oggi.

Per sciatori da pista e scialpinisti, la scelta dev'essere più oculata, magari preferendo pendii con base erbosa e non rocciosa, e facendo curve morbide, senza «strappare», sennò si rischia di diventare geologi. Ma il freddo e i gestori degli impianti pensano sempre a voi, e forti
dell'«aiutati che Dio t'aiuta», con un po' di neve sparata risolveranno molti vostri problemi.

Per quanto riguarda i cieli, nella prossima settimana non sono previsti sconvolgimenti in ambito europeo, per cui si arriverà al Natale in queste condizioni. Ma abbiamo visto anni peggiori, lo scorso anno ad esempio c'era sì la neve in alto, ma pioveva più in basso, a Natale, una vera tristezza. E l'aria fredda che sta affluendo da Nord, magari troverà modo di realizzarsi, come neve, nella settimana verso San Silvestro.

Roberto Regazzoni
L'Eco di Bergamo - Domenica 18 Dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 36

venerdì 16 dicembre 2011

«Il Formai de mut aiuta a prevenire i tumori»


Il Formai de mut dop dell'alta Valle Brembana potrebbe essere un valido presidio antiossidante, antiradicali e antitumorale.



Tali caratteristiche emergono dai primi risultati di una ricerca in atto sul noto formaggio altobrembano comparato con altri prodotti del Pavese e del Comasco.
Dati che dicono come il Formai de mut – soprattutto quello d'alpeggio – da un punto di vista salutistico, sia migliore. Fuori discussione, e da tempo, la gustosità del prodotto. Ora, come valore aggiunto per il Formai de mut, arriva pure la qualità terapeutica che non era stata ancora pienamente individuata.
Non un toccasana o un presidio terapeutico preventivo, ma sicuramente un buon coadiuvante nella lotta a malattie degenerative quali il Parkinson e l'Alzheimer. I primi risultati sono stati presentati nel corso di un incontro avvenuto nella sede della Comunità montana a Piazza Brembana, organizzato con la regia del tecnico Mives Ghidotti e dell'agronomo Beppe Stefanelli, presente Francesca Monaci, presidente del Consorzio di tutela del Formai de mut dop e ancora Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità montana e di Orfeo Damiani, assessore comunitario all'Agricoltura. La ricerca in oggetto è compresa nel progetto «Cluster di eccellenza» voluto e finanziato dalla Regione Lombardia che ne ha affidato la realizzazione alla società Prodest e a un pool di ricercatori delle Università di Milano e Pavia e da altre istituzioni.
La ricerca è articolata in tre anni. Nella fase iniziale sono state sviluppate con esiti positivi le ricerche in vitro e nella seconda fase, ancora in corso, si sta sperimentando la validità dell'ipotesi in vivo su cavie che sono nutrite a formaggio. I primi risultati dell'indagine sarebbero più che incoraggianti. La terza fase comporterà la formulazione di protocolli e l'istituzione di un Centro di studi in valle, oltre all'ideazione di strategie di nuove forme di commercializzazione a valore dietetico e salutistico aggiunto. Entra da protagonista nella sperimentazione la Comunità montana di valle.
«Riteniamo interessantissimo questo lavoro – ha affermato il presidente Mazzoleni – e ci impegnano nella realizzazione del Centro studi considerato parte integrante e prioritaria del progetto, nella convinzione che ne deriverà beneficio, anche economico, per la valle».
«L'opportunità che ci si presenta – ha affermato a sua volta l'assessore Damiani – è troppo convincente e non la vogliamo trascurare. Per l'ennesima volta viene affermato che la produzione casearia della nostra valle, e va reso merito in proposito ai nostri produttori, è a doppia efficacia: gusto e terapia. Ora la conferma di questo valore aggiunto che va preso in piena considerazione».

Sergio Tiraboschi - L'Eco di Bergamo - Venerdì 16 Dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 42

mercoledì 14 dicembre 2011

Natale a Ponte San Pietro


Da domani 6 serate musicali

Sei appuntamenti musicali a Ponte San Pietro per la rassegna «Nedàl a Pùt». Si comincia domani con il concerto «Cjantade di Nadal» del gruppo folk friulano La Sedon salvadie, al Centro polifunzionale Ufo; si prosegue giovedì 22 al Cinema San Pietro con il Corpo bandistico comunale, seguito venerdì 23 dal Coro di Briolo al Centro La Proposta.

Martedì 27 «Armonie di Natale» con MusicAlmenno alla chiesa del Villaggio Santa Maria, mentre giovedì 29 a Locate, nell'auditorium dell'oratorio, «L'è sà Nedàl» col cantautore Luciano Ravasio e le poesie di Flavio Burgarella. Il 5 gennaio alla chiesa nuova organi e fiati diretti dal maestro Sergio Rovetta. Gli eventi sono alle 20,45 con ingresso gratuito.

Sabato si apre invece l'esposizione di presepi nella chiesa vecchia, a cura degli Amici del presepio.

L'Eco di Bergamo - Mercoledì 14 Dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 41

venerdì 9 dicembre 2011

"A Curno il sindaco usa due pesi due misure"


Il Partito democratico di Curno chiede al sindaco coerenza, in questo caso urbanistica, sul progetto del quartier generale della Media World.

A nessuno sarà sfuggito il furore con cui il Sindaco e i due assessori Fassi e Donizetti hanno reagito alla bocciatura del PII Briantea Sud detto, il cosiddetto “ecomostro”. Sono stati prodotti poster, volantini, interventi sui blog, il tutto a dipingere come fosse un atto criminale la bocciatura della operazione in oggetto: edificare sul parcheggio a uso pubblico antistante il centro Zebra un edificio a uso terziario e commerciale per circa 39.000 mc dopo reiterato (3 volte) parere negativo della Commissione Edilizia •

La bocciatura è stata determinata da un voto compatto di tutte le opposizioni e di 3 consiglieri del PDL (uno contrario e due astenuti): ben 10 consiglieri su 17 hanno bocciato l’operazione!! Secondo Gandolfi, tutti nemici dello sviluppo di Curno: ma l'amministrazione Gandolfi ha assunto posizioni
ben diverse in un'altra occasione; Alla Giunta è stata posta all’attenzione un’altra operazione, questa sì davvero importante per Curno.. Il completamento del Quartier Generale della più grande catena per la vendita di elettronica di consumo presente in Italia (e già presente a Curno da moltissimi anni): Media World.

Lo scopo è chiaro: riunire tutto in un unico comparto (ora sparso in 4 edifici diversi nella provincia). Anche la scelta è chiara: restare a CURNO!! Per fatturato è la più grande azienda operante in Provincia di Bergamo. Trattenerla a Curno è, secondo noi del PD, una assoluta necessità! Ora dopo la furiosa battaglia condotta da Gandolfi e dai suoi per il cosiddetto ”ecomostro” ci si attenderebbe per questo intervento proposto da un’azienda seria, che vuole investire a Curno per potenziare la sua presenza e presso cui lavorano già molte decine di cittadini di Curno un atteggiamento attento dalla amministrazione, tutta tesa a trovare soluzioni.

Invece no, non sembra affatto che si vogliano utilizzare le stesse energie impiegate per forzare l’assurdo percorso del piano Briantea Sud (il cosiddetto Ecomostro). Perché ?? Sempre senza coinvolgere minimamente l'opposizione, in questo unico caso sembra si voglia rimandare l’approvazione a quel cantiere sempre dormiente che è il PGT anziché utilizzare uno strumento quale lo Sportello Unico per le Attività Produttive che sembra fatto apposta per questo caso.

Insomma: Corsia di sorpasso per l’”Ecomostro” poi fortunatamente bocciato. Freno a mano tirato per la nuova sede Italiana di Media World. Due pesi e due misure che appaiono assolutamente inaccettabibili!
 .
Bergamonews - Venerdì, 9 Dicembre, 2011

lunedì 5 dicembre 2011

Curno, maggioranza a pezzi


Perde un altro pezzo la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Angelo Gandolfi. Durante l’ultimo Consiglio comunale il consigliere comunale del Pdl Fausto Corti ha abbandonato l’aula.

Perde un altro pezzo la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Angelo Gandolfi. Durante l’ultimo Consiglio comunale il consigliere comunale del Pdl Fausto Corti ha abbandonato l’aula con le minoranze durante un lungo intervento del primo cittadino sul concetto di “istituzionalità”.

Gandolfi ha accennato alla mancata perquisizione del centro islamico voluta dall’allora vicesindaco Pedretti nel 2009 e impedita dal sindaco. E’ su questo punto che Corti ha sbottato e ha deciso di seguire l’opposizione, uscita per via dell’epiteto “cosìddetta sinistra” rivolto dal primo cittadino. Senza il numero legale il Consiglio comunale è stato interrotto e rimandato.

Un segnale politico forte per un sindaco il cui destino, a pochi mesi dalle elezioni, è appeso al voto di un solo consigliere. Gandolfi ha inviato un lungo comunicato stampa, scritto in terza persona, di cui vi proponiamo un estratto. “La cosiddetta sinistra ha preferito crogiolarsi nel brodo di una facile e ingiustificata indignazione, piuttosto che guardare al bene pubblico (come quando si è pretestuosamente opposta al cosiddetto ecomostro, un progetto dell’arch. Bodega, discepolo di Renzo Piano e non dell’amico geometra Pedretti).

Infatti, al secondo punto all’ordine del giorno della riunione di Consiglio c’era l’approvazione di 125.000 euro di entrate per il Comune, 25.000 euro essendo destinati a sostegno di nuove esigenze sociali. Ancora una volta, la cosiddetta sinistra ha elevato il suo grido d’indifferenza etico-politica, il grido di battaglia che tante volte abbiamo sentito risuonare lugubre nelle stanze della politica affannosa e senza ideali: “Non m’interessa!”.

Questa volta con una variante: non m’interessa, non voglio sentire, non voglio argomentare, non voglio valutare, ergo abbandono l’aula consiliare. Il sindaco, da cattolico, voleva semplicemente affermare la necessità dell’aderenza degli elementi e comportamenti istituzionali e della stessa interpretazione normativa ai principi, valori e senso cristiani che sono il fondamento sia della
nostra costituzione sia dell’intera civiltà europea”.
 .
Isaia Invernizzi - Bergamonews - Lunedì, 5 Dicembre, 2011

sabato 3 dicembre 2011

Ponte San Pietro fa il bis


Oggi. Al via la sagra della polenta taragna in piazza della Libertà
Sabato prossimo il weekend del risotto e in settimana shopping natalizio

Arriva dicembre e Ponte San Pietro si tuffa nell’atmosfera natalizia con un ricco cartellone di iniziative, tutte da gustare: già perché ad aprire le feste sarà il tradizionale appuntamento della sagra della polenta taragna organizzata come sempre dall’associazione «I Commercio per Ponte» in collaborazione con l'Amministrazione comunale.

Da oggi fino a giovedì 8 dicembre, la tensostruttura riscaldata in piazza della Libertà sarà una grande cucina dove gustare specialità casalinghe ovviamente servite con il piatto principe della Bergamasca: la polenta.

Il weekend del risottoE dopo la sagra della polenta pronti per il weekend di sabato 10 e domenica 11 dicembre tutto dedicata al risotto. Ospiti di lusso gli amici della Confraternita del Risotto di Sannazzaro de' Burgondi che da Pavia a Ponte porteranno i segreti della tostatura del risotto con degustazioni a tema bagnate da birra belga. Tra un piatto e l’altro il prossimo weekend sarà anche l’occasione per curiosare tra le bancarelle di Natale nel centro storico che inaugureranno lo shopping natalizio già domani.

Shopping sotto il tendoneShopping che vede protagonisti anche i negozianti del paese che durante i giorni di festa terranno sempre aperto e che per quest’anno organizzeranno la loro prima expofiera sotto il tendone. Appuntamento a martedì 6 dicembre per una serata che dalle 20.30 vedrà una trentina di negozianti allestire stand e banconi ricchi di idee regalo per una serata a tutto shopping da dedica-

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

DA SABATO 3 A GIOVEDÌ 8 DICEMBRE
Sagra della polenta taragna - Cucina con specialità casalinghe
DOMENICA 4 E DOMENICA 11 DICEMBRE
Mercatini di Natale per le vie del paese
MARTEDÌ 6 DICEMBRE
Alle 20.30 shopping natalizio sotto la tensostruttura
MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE
Cena con emozionante spettacolo, live music e cabaret
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE
Giochi e spettacoli con il Paese dei balocchi di Babbo Natale
SABATO 10 E DOMENICA 11 DICEMBRE
Weekend del risotto con degustazioni e tostatura dal vivo

Sempre sotto il tendone mercoledì 7 gran serata di spettacolo (gradita la prenotazione al 3497021878): cena, musica e cabaret: top secret l’artista della serata ma dagli organizzatori il divertimento sarà assicurato.

Il villaggio di Babbo NataleOvviamente non mancheranno le iniziative per i bambini: novità di quest’anno il Paese dei balocchi di Babbo Natale, tutto allestito con i gonfiabili, che aprirà i cancelli ai piccoli del paese giovedì 8 dicembre.
Tra casette illuminate dove imbucare la letterina, slitte, renne, zucchero filato e ovviamente Babbo Natale sarà un villaggio tutto da scoprire e come sempre da gustare.


mercoledì 30 novembre 2011

Aiutare fa bene Policlinico, festa per i volontari

Ponte San Pietro: per dire grazie alle associazioni sabato pizza, musica, giochi e film in ospedale

Una grande festa per ringraziare chi aiuta tutti i giorni, senza chiedere nulla in cambio, i malati, i medici, gli infermieri e quanti frequentano il Policlinico San Pietro a Ponte San Pietro: è l'ospedale che ha deciso, quest'anno, di dire «grazie» al territorio, al mondo dell'associazionismo, ai privati cittadini e lo fa con una grande festa che si svolgerà il 3 dicembre.

Il «cuore» della festa sono i volontari che usano il loro tempo per aiutare i malati: per questo il Policlinico San Pietro di Istituti ospedalieri bergamaschi-Gruppo San Donato ha deciso di riservare una giornata tutta a loro, agli uomini e alle donne che si dedicano agli altri, con entusiasmo e altruismo, senza chiedere nulla in cambio, se non la soddisfazione di regalare un sorriso, portare sollievo o essere d'aiuto a chi è più fragile e in difficoltà.
«La loro è una presenza molto preziosa per noi e per i nostri pazienti: senza di loro molte cose e iniziative non sarebbero possibili – sottolinea Francesco Galli, amministratore delegato del Policlinico San Pietro –. Non potendo ringraziarli personalmente uno ad uno, abbiamo deciso di creare un momento dedicato a loro per dimostrargli tutta la nostra riconoscenza».

Alla festa sono state invitate le principali realtà dell'area dell'Isola, Valle Brembana e Valle Imagna, che si interessano alle esigenze sociali del territorio e del bacino d'utenza del policlinico. «Uno degli scopi è anche quello di sensibilizzare le persone sull'importanza del lavoro che i volontari svolgono quotidianamente all'interno dell'ospedale e mostrare quanto concretamente siano preziosi. Con l'auspicio, ovviamente, che il loro esempio possa essere seguito anche da altri», continua l'amministratore delegato Galli.
La giornata si aprirà alle 9,30 con un workshop tecnico riservato ai volontari e alle associazioni (introdotto da Natale Lorenzi, direttore sanitario Policlinico San Pietro, a cui partecipano Lucia Bassoli, Azienda speciale consortile, Fabio Folgheraiter, docente di Metodologia del lavoro sociale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Giorgio Gotti, coordinatore centri servizi per il volontariato) dopo il quale si darà il via alla festa con i saluti istituzionali e la premiazione
dei presidenti delle associazioni coinvolte (Puoi, Avo, Avis, Aido, Respirone, Croce Rossa, Croce Bianca, Croce Azzurra, e molti altri).

«E non mancherà l'apporto dell'Atalanta: già da tempo, infatti, ai nuovi nati viene offerta una maglietta della squadra bergamasca» continua Galli.
Sabato una giornata per tutti i gusti e per un trionfo del volontariato: dalla lezione interattiva delle 11,30 a cura della Croce Rossa al lancio dei palloncini a mezzogiorno, dall'esibizione del Corpo musicale di Ponte San Pietro alle 15,30 alla Messa cantata presieduta da monsignor Gaetano Bonicelli alle 16, e poi ancora merenda ed esibizione del Corpo musicale di Almenno San Salvatore.

Dalle 10 alle 13 videobox con testimonianze dei volontari, e dalle 11 alle 18 saranno aperte anche le aree snack&coffe, con polenta, salamella e pizza offerta per l'intera giornata con il gruppo alpini.
Ci sarà anche un'area bimbi, dove i più piccoli potranno disegnare, farsi truccare, seguire letture animate e soprattutto conoscere la mascotte dell'evento, il «Volontario supereroe» dai mille poteri, con tanto di mantella e mascherina rossa, sempre pronto a correre in aiuto di chi ha bisogno. «Proprio come fanno ogni giorno i volontari del Policlinico San Pietro grazie ai loro veri poteri magici, l'altruismo e la generosità», conclude Galli.

Carmen Tancredi - L'Eco di Bergamo - Mercoledì 30 Novembre 2011 PROVINCIA, pagina 41

sabato 19 novembre 2011

A Ponte la furia del Brembo fa saltare la diga. Di nuovo


Nel 2009, a Natale, le acque spazzarono via la paratoia in ferro
Da allora Enel si affida ai terrapieni, ma a ogni piena crollano

La piena del fiume Brembo dei giorni scorsi ha trascinato a valle per l'ennesima volta (sicuramente più di tre in un anno e mezzo) la paratoia provvisoria costruita in sabbia e terra a Ponte San Pietro per convogliare le acque del Brembo nel canale dell'Enel fino alle centrali di Bonate Sotto e Marne di Filago.
Un terrapieno che ogni volta viene spazzato via dalla violenza delle acque e poi ricostruito dall'impresa edile Antonio Regazzoni di Olmo usando materiale alluvionale. Così anche in questi giorni l'acqua del Brembo scorre da monte a valle con tutta la sua potenza, e il canale è vuoto, di conseguenza le due centrali non producono energia elettrica.
La diga in ferro spazzata viaSono passati ormai quasi due anni dalla notte di Natale del 2009, quando le acque impetuose del fiume, con grande fragore e spaventando non poco i cittadini, spazzarono via come un fuscello la diga cilindrica in ferro lunga 30 metri e pesante 70 tonnellate. Da 80 anni fermava l'acqua del Brembo, vicino al ponte di via Roma, per deviarla nel canale Masnada (Enel) al fine di alimentare le due centrali e le rogge Curnino, Ceresino, Brembilla e Masnada, gestite dal Consorzio di bonifica.
Quella notte il pesante cilindro in ferro si staccò dai supporti e finì a valle. In quei giorni intervennero i tecnici della società Enel Green Power, proprietaria del canale e delle centrali, per risolvere il problema.
Nel maggio del 2010 è stata approntata la prima paratoia provvisoria (il primo terrapieno) che ha permesso di riconvogliare le acque nel canale Enel e nelle rogge, sempre in attesa che venisse installata la nuova paratia, rimuovendo il pesante cilindro danneggiato.
La paratia in sassi è una soluzione provvisoria e non può resistere a piene particolarmente intense. Infatti almeno più di tre volte il Brembo ha trascinato a valle il materiale alluvionale. A settembre il terrapieno è stato rifatto e dopo due mesi è di nuovo stato rimosso dalla piena.
Ultimo capitolo?Nei prossimi giorni, quando la corrente sarà diminuita d'intensità, le ruspe e i camion dell'impresa brembana rifaranno la paratoia in sabbia e sassi ed eseguiranno i lavori di sistemazione delle sponde, per tenere sotto controllo il fiume. Il cantiere sul fiume Brembo è aperto da quasi due anni e resterà operativo fino a quando la società Enel Green Power installerà la nuova paratia – a questo punto in ferro o comunque a prova di piena – che verrà realizzata entro la primavera del 2012

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Domenica 20 Novembre 2011 PROVINCIA, pagina 42

venerdì 18 novembre 2011

Niente nuove, buone nuove



Niente nuove, buone nuove. Almeno sotto questo aspetto, stiamo smaltendo, in un modo a dir poco piacevole, uno dei cosiddetti periodi «minori» dell'anno, quello cioè che vede ridursi drasticamente le ore di luce del giorno e avvia il conflitto col primo freddo.

Sono ormai dieci giorni che non passano nubi degne di tal nome nei nostri cieli e il disappunto arriva dal fatto che non si riesce davvero a capire come e quando tutto questo avrà fine. Ieri, anzi, l'anticiclone ha formato una ciambella ancor più esplicita, impegnando i cieli di tutta l'Europa e portando stabilità anche in fondo all'Italia, dove qualche incertezza si era mantenuta nei giorni scorsi.

So che molti non approvano questo mio malcelato piccolo «bisogno d'inverno», ma penso sia bene che ogni cosa avvenga a suo tempo, perché le cicale prima o poi la pagano. Ci aspetta quindi un'altra bella giornata, e buon per noi che coincide col riposo lavorativo del weekend, per cui val la pena lasciare la pianura, dove le nebbie si attarderanno anche stamattina, per godersi il mite sole dei colli e la limpidezza d'orizzonti delle montagne. Novembre ha grosse probabilità di concludersi così, senza nubi e senza precipitazioni.

Roberto Regazzoni - L'Eco di Bergamo - Sabato 19 Novembre 2011 AGENDA, pagina 75

martedì 8 novembre 2011

Nasce «Libera»


«Libera» in piazza per la Giornata in ricordo delle vittime delle mafie

Parte questa sera da Ponte San Pietro la serie di iniziative per la nascita di un nuovo presidio di «Libera», la rete di associazioni contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti.
Il presidio, che avrà sede ad Almenno San Salvatore ma sarà riferimento per tutta la zona dell'Isola e della Valle Imagna, sarà presentato sabato e intitolato a Gaetano Giordano e Rita Atria, due persone che hanno perso la vita dopo essersi battute per sfondare il muro dell'omertà nel caso di Giordano e per realizzare il sogno di un mondo più onesto nel caso di Rita Atria.
Oggi alle 20,30 nel teatro dell'oratorio di Ponte San Pietro è in programma un incontro con Michele Giordano (fratello di Gaetano) arricchito dalla testimonianza di giovani che hanno partecipato ai campi di volontariato di Libera.
Domani, invece, alle 20,45 all'oratorio di Almenno San Salvatore, si terrà un incontro con Franca Evangelista, moglie di Gaetano.
Si prosegue giovedì alle 18 all'oratorio di Villa d'Almè, dove verrà celebrata una Messa in suffragio di Gaetano Giordano, mentre alle 20,30 nella sala San Fermo di Almè verranno ricordati Gaetano Giordano e di Rita Atria con un'introduzione di Gian Mario Vitali, responsabile formazione di Libera Bergamo, e di Franca Evangelista. Seguirà il film «La siciliana ribelle».
Venerdì alle 20,30, nella sala consiliare a Villa d'Almè, il convegno «Estorsione ed usura in Sicilia e in Lombardia» con Renzo Caponetti, presidente dell'associazione antiracket «Gaetano Giordano» di Gela, e Ilaria Ramoni, referente dello Sportello Sos legalità di Libera.
Sabato la presentazione
La giornata clou sarà sabato: alle 15 con il coordinamento regionale di Libera nell'aula consiliare di Almenno San Salvatore e alle 18,30 nel municipio di Villa d'Almè con la presentazione del presidio e l'intervento di Davide Mattiello, dell'ufficio di presidenza nazionale di Libera. Alle 19,30, alla scuola dell'infanzia di Villa d'Almè, la «Cena della legalità».

Il presidio si riunirà ogni primo lunedì del mese in via Baldi ad Almenno San Salvatore, alla cooperativa Lumaca. «Dopo un intenso lavoro durato un anno – spiega Tarcisio Plebani, referente del presidio – siamo riusciti a creare un luogo di condivisione e di proposte concrete. La presenza diffusa dei presidi è un punto di forza per tenere alta l'attenzione sull'illegalità e quindi rendere la rete di Libera ancora più fitta».

Gabriella Pellegrini - L'Eco di Bergamo - Martedì 08 Novembre 2011 PROVINCIA, pagina 39

lunedì 7 novembre 2011

"Le alluvioni? Gestione miope del territorio. Anche la Bergamasca a rischio disastri"


Per Antonio Galizzi, geologo, occorre predisporre piani di emergenza sovra comunali e monitorare i torrenti per evitare frane ed inondazioni.

Frane e alluvioni sembrano colpire sempre più spesso il nostro territorio. Lasciando alle spalle morti, danni e rabbia.
Qualcuno afferma che è colpa del clima che è cambiato, ma davvero non si può intervenire? E si fa abbastanza per prevenire questi drammatici episodi?
Abbiamo incontrato Antonio Galizzi, geologo di Bergamo, consulente per molte amministrazioni comunali per le quali redige piani di prevenzione.
 
Perché in Italia avvengono sempre più spesso alluvioni e frane? È colpa del clima che è cambiato o c’è anche una responsabilità dell’uomo? “E’ cambiato il clima, infatti assistiamo a piogge molto violente che riversano sul terreno anche 70/80 millimetri di pioggia in mezz’ora, questo significa che abbiamo circa 80 litri di acqua su un metro quadrato da smaltire. Se si considera la forte urbanizzazione degli ultimi decenni ci troviamo di fronte a piazzali, cortili, parcheggi che raccolgono una notevole quantità di acqua che deve essere smaltita in breve tempo. Un processo molto difficile”.

Quindi la colpa è in parte anche dell’uomo. “L’uomo ha la sua parte di responsabilità, in particolare gli enti che amministrano la vita delle persone come Comuni e Regioni. Non si deve dimenticare che l’Italia che ha un territorio molto fragile è un Paese senza piani di emergenza”.
 Senza piani di emergenza ma con piani generali del territorio che dovrebbero stabilire delle norme per la salvaguardia dell’ambiente.
 “Quando si stende un Pgt i geologi sono gli ultimi ad essere consultati. E i danni poi si vedono con le frane e le alluvioni”.

È passata anche la piena del Po. Ma come siamo messi con i fiumi di casa nostra? Si fa abbastanza per Serio, Brembo, Oglio ed Adda? “Con la Legge 2002 la Regione Lombardia segue i grandi corsi d’acqua e quindi i principali fiumi come il Serio, il Brembo… mentre i torrenti sono stati affidati ai Comuni. Torrenti dove si riversano grandi quantità di acqua a seguito della massiccia urbanizzazione degli ultimi anni che ha reso impermeabile gran parte del territorio e per i quali è difficile calcolare la loro portata, la pulizia e la manutenzione”.

Perché? “Perché ogni amministrazione comunale fa a sé. Un torrente attraversa più Comuni e quindi servirebbe un piano sovra comunale che non si redige perché gli enti locali non hanno sufficiente risorse e personale da destinare per seguire i corsi d’acqua. Così il Comune più a valle subisce anche le politiche ambientali del paese più a monte. Il problema è capire quanti scarichi sono stati autorizzati in questi corsi d’acqua altrimenti, con le piogge torrenziali che si abbattono sul territorio, ad ogni temporale anche in bergamasca ci potremmo trovare di fronte a un disastro”.
Che cosa si potrebbe fare? “Serve una visione d’insieme e un maggiore controllo. Non si parla mai di prevenzione, ma sarebbe bene intervenire prima che sia sempre troppo tardi. Dalla mia esperienza rilevo che spesso le fasce di protezione lungo fiumi o torrenti non sono state rispettate e si è edificato. Quindi quelle costruzioni andrebbero abbattute. Ma è difficile che un sindaco vada da un cittadino ed intervenga. Per questo serve un intervento dell’ente superiore, la Regione in questo caso, che abbia una visione complessiva del territorio e abbia maggiore forza”.

Oltre alle aree di rispetto si dovrebbero anche dragare i fiumi? “Su questo punto ci sono due scuole di pensiero: chi sostiene che non si devono dragare i fiumi per rispettare l’equilibrio naturale del corso d’acqua e chi, invece, sostiene che si deve intervenire. È vero che i fiumi hanno il loro equilibrio, ma è pur vero che oggi nei fiumi si scaricano molti corsi d’acqua non controllati. Bisognerebbe capire, calcolare quanta acqua portano i nostri torrenti che poi sfociano nei fiumi e quindi nel Po. Quando osserviamo la piena del Po, spesso lo dimentichiamo”.
In questa visione più generale del territorio che cosa si dovrebbe fare? “Credo che dopo dieci anni di questa gestione dei corsi d’acqua affidata ai Comuni sarebbe il caso di fare una verifica e valutare i vantaggi e i problemi che sono emersi. E nell’occasione spingere perché gli enti locali con la Regione stendano piani geologici, adottino piani d’emergenza ed intervengano sulle aree di rispetto”.

DAVIDE AGAZZI  - BergamoNews - Lunedi 7 Novembre 2011

giovedì 3 novembre 2011

Maltempo - Al Nord 4 giorni di piogge, picco tra sabato e domenica



Al Nord 4 giorni di piogge, picco tra sabato e domenica Da oggi nuovi temporali, nel w-e brutto su tutta Italia


Roma, 3 nov. (TMNews) - L'autunno entra nel vivo e da oggi sull'Italia tornano piogge e temporali, specie al Centro-Nord e sulle zone già interessate dall'alluvione degli scorsi 25 e 26 ottobre, dove pioverà almeno per quattro giorni.
Il 'picco' di questa nuova, forte perturbazione sarà tra sabato e domenica, quando si prevedono rovesci anche abbondanti su tutta la Penisola, in particolare proprio al Nord-Ovest. Secondo il Centro meteo della Protezione civile nazionale, per oggi - giovedì 3 novembre - al Nord si prevedono nubi in graduale aumento, con addensamenti più consistenti sulle regioni occidentali: dal pomeriggio piogge sparse in graduale intensificazione su Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale. Attenzione ai banchi di nebbia al mattino sulle aree pianeggianti.
Al Centro cielo poco nuvoloso, ma primi deboli piovaschi dal pomeriggio-sera su Toscana settentrionale e Sardegna. Al Sud sulla Sicilia nuvolosità variabile, con residui rovesci sul settore meridionale dell'isola. Sereno o poco nuvoloso altrove. Sempre oggi temperature in lieve aumento nei valori minimi al Nord.
Per domani, venerdì, si attende una prima intensificazione della perturbazione. Il tempo sarà molto nuvoloso al Nord e sulla Toscana, con piogge a tratti diffuse ed intense. Parzialmente nuvoloso al Centro-Sud, con
maggiori addensamenti sulle regioni occidentali e con locali rovesci sulla Sardegna orientale e sulla Sicilia meridionale. Venti forti Sud-Orientali sulle regioni tirreniche e sulle due isole maggiori.
La tendenza per sabato vede un'insistenza di precipitazioni intense ed abbondanti sulle regioni settentrionali, in particolare al Nord-Ovest su Piemonte e Liguria. Nel corso della giornata piogge e rovesci si estenderanno a Sardegna e regioni centrali. Ancora ventoso su tutte le regioni.
Domenica ancora piogge quasi ovunque.
L'Eco di Bergamo - 3 novembre 2011

sabato 29 ottobre 2011

Blitz dell'Arma all'Isolotto


Sgomberati bivacchi abusivi

Alcuni bivacchi realizzati con materiali di fortuna, soprattutto cellophane e cartone, sono stati sgomberati dai carabinieri di Bergamo e Ponte San Pietro durante un blitz all'Isolotto, l'area vicina al Brembo già nota per situazioni di degrado.
Il controllo è scattato nel pomeriggio di giovedì e ha visto impegnati, accanto ai carabinieri, anche gli agenti della polizia locale di Ponte San Pietro, il comune sotto il quale ricade l'area dell'Isolotto, i tecnici del servizio ambientale dello stesso paese e i responsabili dell'Asl.
Cinque le tende rimosse: erano collocate, hanno fatto sapere ieri i militari, in una zona molto vicina all'acqua e gli utilizzatori avrebbero rischiato di essere travolti dalla corrente qualora il livello del fiume si fosse alzato nel cuore della notte.
Cinque tunisini sono stati controllati: si trovavano in zona e probabilmente sono gli utilizzatori dei bivacchi, anche se i carabinieri non li hanno trovati all'interno delle tende, che erano vuote. Tutti avevano il permesso di soggiorno per motivi umanitari, recentemente rinnovato per altri sei mesi e consegnato dopo il loro arrivo in Italia via mare in seguito ai disordini nei Paesi del Nord Africa.
Diverse decine avevano fin da subito raggiunto la Bergamasca, in particolare la zona tra Curno, Mozzo a appunto Ponte San Pietro: molti di loro avevano però dichiarato di voler raggiungere la Francia o l'Inghilterra per cercare lavoro.
Alcuni di loro avevano trovato ospitalità in alcune strutture di Bergamo e provincia. Le forze dell'ordine avevano fin da subito tenuto sotto controllo la situazione, con diversi accertamenti e sopralluoghi. Controlli che, a distanza di alcuni mesi, non sono venuti meno: all'Isolotto sono stati trovati anche dei fornelletti, dei sacchi a pelo e del materiale probabilmente recuperato in qualche piazzola ecologica della zona.
Il tutto è stato preso in consegna dal personale del Comune, che ha provveduto allo smaltimento. Analoghi controlli verranno effettuati anche nei prossimi giorni, con l'obiettivo di evitare che gli immigrati allestiscano bivacchi in una zona anche pericolosa e che si rivolgano, invece, alle strutture di accoglienza.

L'Eco di Bergamo - Sabato 29 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 42

venerdì 28 ottobre 2011

Il Blog delle "Opinioni"



Questo Blog è stato pensato e realizzato per dar modo a tutti i lettori essere informati su le varie notizie che interessano la Conca e le vallate bergamasche.
Ma sarebbe un semplice “notiziario” se non permettesse, a coloro che le leggono, di esprimere le loro opinioni.

Per questo motivo abbiamo dato la possibilità a tutti di avvalersi del diritto di espressione, come previsto dall’Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto, di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Ovviamente tale diritto non include offese che ledano l’altrui onorabilità o espressioni contrarie alla morale pubblica.
I “commenti” possono essere firmati anche con uno pseudonimo o i in modo “anonimo”, è sufficiente seguire le istruzioni riportate.

Inserire i propri commenti è molto facile:
sul fondo dell’articolo compare una piccola icona e basta digitare perché appaia lo spazio necessario per inserire il proprio commento.

giovedì 27 ottobre 2011

Centro Commerciale a villa Mapelli


Una precisazione. Lettera inviata a L'Eco di Bergamo il 27 ottobre 2011

Spett. Redazione de L’Eco di Bergamo,

alle pagine 34 e 35 del Vs. quotidiano, oggi in edicola, sono presenti alcuni articoli sulla situazione dei Centri Commerciali posizionati ad Ovest della Città, più o meno lungo l’asse della ex-SS 342 “Briantea”. Si tratta di articoli molto interessanti che ben rappresentano la situazione attuale. Uno di questi, quello intitolato “Piattaforma per la mobilità Dalla Regione 2,5 milioni” ci pare però un poco impreciso e, se Vorrete essere così cortesi da pubblicare questa lettera, vorremmo che ai cittadini fosse rappresentata la situazione in modo corretto e completo.
Nella parte finale dell’articolo, c’è scritto:

“Il PII era stato approvato dalla maggioranza di centrosinistra ma criticato dalle opposizioni (fra cui la Lega oggi al governo) non tanto per il polo intermodale (che resta condiviso) quanto per la sua parte commerciale. L’ipotesi di installare anche una grande distribuzione, per rendere il piano economicamente sostenibile, aveva creato anche la nascita di un comitato contrario con i piccoli commercianti.”

Che sappiamo noi, cittadini residenti a Ponte San Pietro, non esiste alcun comitato civico di cui facciano parte anche i commercianti; esiste solo il Comitato Civico Altra Ponte che, fin dalla primavera 2009, ha iniziato la sua lotta contro lo spreco di aree verdi (agricole e non) ma soprattutto, contro l’assurdo concetto che per realizzare un ampio parcheggio per l’interscambio modale (non meno di 5-600 posti e capolinea dei bus interurbani dell’Isola, posto in corrispondenza della Stazione Ferroviaria), necessario per combattere l’intasamento delle strade ed il conseguente volume di smog e polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo, fosse indispensabile realizzare una struttura che, dopo le “piccole rettifiche” apportate al PGT dalla Sig.ra Reduzzi e dalla sua maggioranza, che ha fatto sparire l’autostazione per i bus (e i pendolari che l’avrebbero utilizzata per poi prendere il treno per Lecco o Milano ringraziano) e portato la superficie commerciale coperta complessiva a circa 85.000 mc, con la presenza di un Supermercato e di vari negozi di vicinato, tutte strutture che complessivamente porteranno non meno di 20-30.000 autoveicoli alla settimana in un’area che dista, in linea d’aria, pochissime centinaia di metri dal cuore del paese.

Contro questa follia, il Comitato Civico Altra Ponte ha presentato una petizione al Sindaco, sottoscritta da circa 800 cittadini/elettori residenti a Ponte San Pietro, che è stata bellamente ignorata dagli amministratori (che poi si sono chiesti perché han perduto le elezioni).

Ora, con la nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Baraldi, si sta tentando di costruire quel rapporto di confronto corretto utile e necessario per ricercare punti condivisi sui quali collaborare in modo franco e trasparente, tutte cose impossibili fino a sei mesi fa. I commercianti, in questi anni e almeno alcuni di loro, ci hanno aiutato nel corso di alcune manifestazioni ma, purtroppo, fin’ora senza schierarsi apertamente contro la realizzazione del centro commerciale. Chissà che in futuro non possano anch’essi cambiare posizione.

Ringrazio per la cortese ospitalità e, a nome del Comitato Civico Altra Ponte, cordialmente vi saluto.
Carlo Sangalli


mercoledì 26 ottobre 2011

Ressa di market In stand-by quello di Ponte


Zona Villa Mapelli, nuove opzioni. Ok al polo intermodale
Fra Bergamo e Ambivere sette centri commerciali

Pronti, via: ex Città mercato di Bergamo-via Carducci, centro commerciale di Curno, mettiamoci anche il polo «Le Vele» nelle vicinanze, poi Esselunga Curno, polo intermodale con commerciale di Ponte San Pietro (anche se non c'è ancora), Continente, ex Losa (lavori in corso). Il viaggio nella zona ovest di Bergamo, dal capoluogo ad Ambivere, è lungo poco più di dieci chilometri. In cui una cosa è fuor di dubbio: hai l'imbarazzo della scelta, se vuoi fare la spesa. Di alimentari e non.
Negozio qui, negozio lìMuovendosi su un'unica direttrice, ovvero la Briantea, dalle porte di Bergamo all'Isola si trovano, con affaccio diretto o poco in là, qualcosa come sette poli commerciali fra già presenti, inaugurandi, in progetto. Il tutto con sostanzioso contorno (sono almeno dieci) di medie distribuzioni. Forse per questo (sommato alla crisi?) si registra oggi una battuta d'arresto (ma c'è chi la chiama pausa di riflessione) sul piano, fra i sette, ancora in fase urbanistica: il polo di Ponte San Pietro.
A Mapello il Continente è fresco d'inaugurazione, nell'area ex Losa si punta all'apertura nel 2013. È il momento di portare un grande market anche su Ponte San Pietro, area Villa Mapelli? La domanda sorge spontanea. E il progetto potrebbe cambiare pelle. Il retroscena è questo: il polo intermodale utile ai cittadini di Ponte e dell'Isola si può realizzare con tutti i crismi se un privato partecipa all'operazione. Il privato c'è, è la Sice srl, che ha presentato una contropartita, cioè l'area
commerciale al confine con la ferrovia. In zona si prevede anche un supermercato, pare Esselunga.

Pare, perché conferme ufficiali non ne sono mai arrivate, comprendeva, al passato, perché il marchio che aveva mostrato interesse avrebbe fatto sapere di non essere più della partita.
Nonostante la tegola, il progetto resta in piedi: gli enti pubblici tengono molto al polo intermodale, cui hanno riservato anche fondi. Il costruttore ha acquisito le aree e ottenuto le autorizzazioni (voluto dall'amministrazione di Giuliana Reduzzi, il comparto ha l'ok di Provincia e Regione a fine 2009). Si tratta quindi di trovare nuovi contenuti alla parte non pubblica.

Le trattative e i sondaggi sarebbero in corso: urbanisticamente l'insediamento «di supporto» resta commerciale, ma non si escludono trasformazioni. Il costruttore non commenta, dal Comune l'assessore all'Urbanistica Marco Baggi spiega: «Stiamo avviando la procedura di revisione del Piano di governo del territorio varato dalla precedente amministrazione (il centrosinistra ha passato il testimone alla Lega di Valerio Baraldi a maggio, ndr).

Ci sono punti che non concordano con il nostro programma. Visto il lavoro in corso, la destinazione della zona vicina al polo intermodale, oggi commerciale, potrebbe essere modificata. Ovviamente in accordo con l'operatore».

Ventaglio di opzioniGli enti pubblici si dicono disponibili a variare la destinazione: le ipotesi vanno dal polo produttivo tecnologico (un mini Kilometro Rosso con spazi artigianali di alto livello), alla destinazione culturale, a impianti sportivi al coperto. Questo perché nel polo intermodale il Comune crede: «Migliorerebbe la mobilità di Ponte e dell'Isola. La Regione ha stanziato fondi, è importante anche la collaborazione del privato».
Per l'area d'interscambio 2,5 milioni sono accantonati dal Pirellone, altri fondi per opere collegate, devono arrivare come standard dall'operazione privata. Bisogna tener presente che i parcheggi e le pensiline dei bus nelle intenzioni sono collegati alla ferrovia da strutture e passerelle legate all'ala (ora) commerciale. «Senza quelle, resterebbe un parcheggio lì in mezzo al campo...», chiosa l'assessore. Quindi è importante la sinergia.

Ressa di marketDalla Regione – dove è in fase di analisi l'accordo di programma per il comparto – l'assessore al Territorio Daniele Belotti commenta: «Quella a ovest di Bergamo è una delle aree con la più alta densità di centri commerciali. È positivo, nel senso della consapevolezza, che un operatore della grande distribuzione per la prima volta abbia fatto un passo indietro. Anche i marchi della grande distribuzione mostrano di aver compreso che il mercato è saturo».

E aggiunge: «Quello che interessa a noi, nell'operazione Ponte, non è certo l'area commerciale, anche perché come assessorato puntiamo a dare un freno a queste strutture nell'ottica di limitazione del consumo di suolo. Ci interessa il polo intermodale: come Regione abbiamo messo fondi a disposizione, 2,5 milioni di euro». Il piano quindi è in stand-by (Reduzzi aveva dichiarato che «l'auspicio è che i lavori partano entro il 2011»), si attendono novità. I tempi, ora?
«Presenteremo il progetto esecutivo del polo intermodale in Regione – dice Baggi – entro luglio 2012.

Contemporaneamente procede l'iter di variante al Pgt».

Anna Gandolfi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 27 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 34

martedì 25 ottobre 2011

«Ol Cümü de Pùt San Piero» sbarca pure sulla home page


Allo studio anche un jingle per il centralino del Comune

Dopo «Pùt San Piero» arriva «Ol Cümü de Pùt San Piero»: è la nuova intestazione in dialetto bergamasco che spunta sulla corrispondenza e sulle comunicazioni varie del capoluogo dell'Isola a guida leghista. Cambia anche il sito internet del Comune, su cui è apparsa la scritta in dialetto sotto quella in italiano. Oltre a queste due prime iniziative, il Carroccio ne ha in programma altre due: una serie di lezioni per imparare il vernacolo e la registrazione della canzoncina di attesa, ovviamente in dialetto, per il centralino del Comune.
A Ponte San Pietro i cartelli segnaletici con il toponimo in dialetto sono già stati installati più di cinque anni fa
dall'amministrazione Pdl/Lega del sindaco Leonida Pozzi. Valerio Baraldi, entrato in carica a metà maggio con la sua Giunta e il gruppo di maggioranza del Carroccio, ha messo in programma queste prime iniziative con l'obiettivo di non far dimenticare il vernacolo orobico. Sull'intestazione della carta che attraverso i comunicati e la corrispondenza entrerà in tutte le case di Ponte San Pietro ci sarà, dunque, il nome del paese in italiano e si aggiunge quello in dialetto.
Ma l'obiettivo del sindaco e della Giunta va più in là: «Vogliamo – dice Baraldi – far diventare il dialetto bergamasco una lingua, farla conoscere e diffondere a Ponte e in tutta l'Isola, anche attraverso le scuole». Così nei prossimi giorni la biblioteca proporrà dei corsi specifici per imparare bene il dialetto bergamasco. Chi non lo conosce potrà apprendere le regole principali della grammatica e chi non le ricorda potrà fare un utile ripasso. L'amministrazione comunale è in contatto con il ducato di piazza Pontida per concordare l'organizzazione del corso, che dovrebbe iniziare a inizio 2012.

«Come in tanti Comuni a guida Lega anche Ponte farà sfoggio del suo nome in dialetto – continua Baraldi –, sulle comunicazioni ai cittadini e anche sulla home page del nostro sito. Poi pensiamo ai corsi e al jingle in bergamasco per il centralino del Comune, alla rappresentazione di commedie teatrali in bergamasco: è giusto difendere le tradizioni della nostra terra».

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Martedì 25 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 41

sabato 22 ottobre 2011

“Pùt San Piero”, il sindaco: “Obbiettivo bilinguismo”


Il sindaco Valerio Baraldi, Lega Nord (non c’era bisogno di specificarlo), eletto nell’ultima tornata elettorale, ha ordinato il restyling di carta e sito internet. "Presto corsi di dialetto in biblioteca".

“Ol Cumù de Pùt San Piero”. Questa è la scritta che tra qualche giorno si potrà leggere sulla carta intestat dell’amministrazione. Il sindaco Valerio Baraldi, Lega Nord (non c’era bisogno di specificarlo), eletto nell’ultima tornata elettorale, ha ordinato il restyling di carta e sito internet. E così come in tanti altri Comuni a guida leghista anche Ponte dà sfoggio del suo nome in dialetto: “Cumù de Put San Piero”.

 Lo si può leggere sulla carta intestata con la quale l’amministrazione spedisce a casa le comunicazioni ai cittadini e anche sulla home page del sito ufficiale. Non solo, l’obbiettivo di primo cittadino e Giunta è di far diventare il dialetto bergamasco una sorta di seconda lingua. Baraldi parla
addirittura di “bilinguismo”.

“E’ giusto difendere le tradizioni della nostra terra come il dialetto – spiega il sindaco -. Non a
caso nei prossimi mesi proporremo dei corsi specifici di bergamasco in biblioteca. Chi non lo conosce potrà imparare le regole base e chi non se lo ricorda più potrà dare una rinfrescata. Siamo già in contatto con il ducato di piazza Pontida”. I Comuni guidati da amministratori del Carroccio sono soliti lanciare qualche iniziativa goliardica.

Tra i più simpatici c’è senza dubbio Giovanni Malanchini di Spirano, peraltro molto apprezzato dai suoi concittadini: sua l’idea del centralino in dialetto e delle strisce pedonali verde padano. Certo, da qui al bilinguismo ce ne passa però.

BergamoNews - Venerdi 21 Ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

A Ponte oggi c'è la fiera


A Ponte oggi c'è la fiera
Laboratori e tessuti bio
Briolo ospita la 2ª mostra-mercato «Per filo e per sogno»
Una ventina di espositori dalla Lombardia, ma anche dal Veneto

Sbarca per la seconda volta a Ponte San Pietro «Per filo e per sogno», la fiera-mercato del tessile ecologico, etico e sostenibile. Sarà il centro La Proposta di Briolo a ospitare oggi, dalle 10 alle 18, la fiera che vedrà Ponte trasformarsi ancora una volta nella capitale del tessile bio-eco.
Organizzata dai Gas (Gruppi acquisto solidale) di Ponte San Pietro e Mozzo, Altrogas Fontana di Bergamo, dalla cooperativa Lumaca in collaborazione con la cooperativa Il Segno, da Retegas di Bergamo, Cittadinanza sostenibile e il patrocinio del Comune di Ponte, la fiera del tessile pulito, a fronte del successo riscosso lo scorso maggio, viene rilanciata dal gruppo promotore in veste autunnale. Il «filo» conduttore sarà appunto la lana, ma si potranno trovare anche gioielli fatti con materiali di recupero, biancheria e oggetti per la casa.
Una ventina di standLa fiera che aprirà alle 10 vedrà la presenza di una ventina di espositori provenienti da Veneto e Lombardia. Durante la giornata sarà possibile partecipare a laboratori di rammendo, rivalorizzazione di abiti usati e anche a una dimostrazione di tessitura e realizzazione collettiva di un arazzo.
Gli organizzatori consigliano di portare da casa indumenti da riparare, stoffe usate, magliette vecchie, lana e tutto ciò che di solito si tende a scartare. «Per filo e per sogno – racconta Cinzia Terruzzi del Gas di Ponte – è nata nel dicembre 2010 su iniziativa di persone aderenti ai Gas della Bergamasca che hanno scelto di acquistare collettivamente, oltre ai prodotti alimentari, anche capi di abbigliamento.

La scelta a distanza di questi prodotti ha rivelato subito complicazioni impreviste come la definizione esatta delle taglie o l'impossibilità a "toccare con mano" prima di optare per l'acquisto». «Tutte cose – prosegue – che attraverso le fotografie pubblicate erano difficili da controllare. Abbiamo allora pensato di organizzare alcune serate con i produttori affinché illustrassero i metodi di lavorazione e i motivi che giustificavano l'utilizzo di fibre naturali biologiche e colori naturali. Ma anche questa pratica ha presentato criticità perché gli incontri da organizzare erano troppi. Da queste esperienze è nata l'idea di promuovere un evento che coinvolga direttamente il maggior numero possibile di produttori qualificati in grado di esporre capi da poter toccare, confrontare, provare e acquistare».
Dimostrazioni e laboratoriDurante la giornata ci saranno dimostrazioni di tessitura con telai a mano, laboratori di cucito e attività creative per i bambini.
Alle 15 l'incontro con Rita dalla Rosa, autrice del libro «Vestiti che fanno male» mentre alle 16,30 sarà la volta della cooperativa Rea che illustrerà «La pecora brianzola, dal vello al mantello: una piccola filiera locale».

Annamaria Franchina - L'Eco di Bergamo - Domenica 16 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 40 

sabato 15 ottobre 2011

Fiera del tessile ecologico e sostenibile



Si ripete domenica 16 ottobre al centro La Proposta, l’iniziativa "Per filo e per sogno", fiera del tessile sostenibile ed
ecologico dei Gas, Gruppi di acquisto solidali

Si ripete domenica 16 ottobre dalle 10 alle 18 al centro La Proposta, in via San Marco a Ponte San Pietro l’iniziativa "Per filo e per sogno". Si tratta della seconda edizione, in veste autunnale, della fiera del tessile sostenibile ed ecologico, nata nel settembre del 2010 su iniziativa di alcuni aderenti ai GAS (gruppi d’acquisto solidali) della bergamasca che hanno scelto di acquistare collettivamente anche capi di abbigliamento oltre ai più consueti alimentari e prodotti per la casa o l’igiene personale. 
 
Un evento che coinvolgesse contemporaneamente il maggior numero possibile di pro­duttori in grado di esporre capi da poter toccare, provare, confrontare e acquistare direttamente. L'iniziativa è stata accolta dalle aziende interpellate e la fiera ha finalmente debuttato nel mondo dei GAS della bergamasca riuscendo a promuovere l'idea di un consumo consapevole anche a persone esterne al mondo dei GAS.
Durante quel primo appuntamento, circa 1.500 visitatori hanno conosciuto di persona i produttori ascoltando direttamente la storia di ciascuna piccola azienda. E’ possibile visionare un bel video sulla fiera di maggio: http://vimeo.com/25618295
 
Oltre agli espositori, le dimostrazioni di tessitura con telai a mano, i vari laboratori di cucito, rammendo, attività creative per bambini hanno arricchito notevolmente l’”offerta” per i visitatori.
 
A fronte del successo riscosso il gruppo promotore ha deciso di rilanciare l’iniziativa in veste autunnale dedicando la fiera principalmente alla lana per affrontare i mesi invernali con abiti “giusti”.  Per informazioni: info@cittadinanzasostenibile.it - www.cittadinanzasostenibile.it

BergamoNews  - Venerdi 14 Ottobre 2011

venerdì 14 ottobre 2011

LA CRISI DEGLI ASINI

Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto. I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.

L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali. Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio. Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.

Il giorno dopo, affidò al suo socio la mandria che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie 400 € l'una. Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca. Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.

Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere. Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.

Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore). Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti. Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia. Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate. Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.

Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte. Noi li chiamiamo fratelli Mercato. Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente. Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio. E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?

Ci poniamo una domanda: "Chi sono gli asini?"


mercoledì 12 ottobre 2011

Il 60% della flora delle Orobie a rischio estinzione in 80 anni


I cambiamenti climatici sono responsabili di mutamenti radicali del paesaggio alpino, con conseguenze soprattutto sui ghiacciai e sulla vegetazione

Il Parco delle Orobie Bergamasche, nell'ambito della nona edizione di Bergamoscienza e in collaborazione con il Cai di Bergamo e il Cai Alta Valle Brembana, ha organizzato una giornata dedicata alle conseguenze dei cambiamenti climatici sull'ecosistema delle Alpi.

Mercoledì 12 ottobre al Palamonti alcuni dei maggiori esperti italiani, da anni impegnati nello studio delle variazioni degli ecosistemi nel territorio alpino, insieme ai referenti del progetto internazionale «Gloria», condotto dal Parco delle Orobie Bergamasche, l'Università degli Studi di Pavia, il Wwf e il Centro Meteo Lombardo, si sono confrontati sugli spostamenti della flora che da millenni abita la più imponente catena montuosa italiana.

Il presidente del Parco delle Orobie, Franco Grassi, grazie ai dati raccolti dall'esperto del Parco, Juri Belotti, ha sottolineato i risultati più significativi del progetto. «Da una prima analisi dei cambiamenti climatici in atto - ha detto Grassi - è emerso che il 60% di specie della flora delle orobie rischia l'estinzione nel corso dei prossimi 80 anni».

«Le Orobie sono infatti montagne che non raggiungono quote elevate (max. 2521 m Presolana) e essendo collocate nella parte esterna delle Alpi, risentono maggiormente dell'innalzamento delle temperature. A peggiorare le condizioni contribuiscono le rocce calcaree altamente permeabili di cui sono costituite che rendono le Orobie naturalmente aride».

«È questo l'effetto del Global Change, cioè il tasso di aumento della temperatura del pianeta a partire dall'ultima glaciazione, registrato soprattutto sulle Alpi, dove l'incremento è stato doppio rispetto a quello delle restanti zone dell'emisfero settentrionale. I cambiamenti climatici sono responsabili di mutamenti radicali del paesaggio alpino, con conseguenze soprattutto sui ghiacciai e sulla vegetazione».

Ha infatti ricordato Juri Belotti: «Esiste un trend in cui le temperature più alte si hanno in luglio, le più basse corrispondono al periodo pre e post invernale in assenza di copertura nevosa (ottobre e marzo), mentre nei mesi invernali le temperature tendono ad attestarsi attorno agli 0°C a causa della coltre nevosa».

Nel corso della conferenza i ricercatori hanno spiegato com'è possibile prevedere le variazioni future sugli ecosistemi studiando il clima del passato, attraverso l'analisi della morfologia del paesaggio e dei cosiddetti archivi naturali, come i sedimenti lacustri, le torbiere e le piante. Sono intervenuti Paolo Cherubini, della Swiss Federal Research, Giovanni Leonelli, ricercatori dell'Università degli Studi di Milano, Cesare Ravazzi, dell'Istituto per la Dinamica dei Processi
Ambientali del Cnr e Sergio Chiesa, Cnr Idpa.

L'Eco di Bergamo - 12 ottobre 2011 Cronaca

martedì 11 ottobre 2011

Ottobre come fosse luglio


Ancora una settimana di caldo
Col caldo, è già pronto l'olio novello Impazzano ancora gelato e frutta

Ancora temperature fuori stagione per questa metà ottobre. Il caldo persiste e le temperature arrivano anche fino a 30 gradi al Nord. Una situazione anomala, non c'è che dire, con la rimonta dell'alta pressione subtropicale. Per l'autunno vero e proprio bisognerà attendere a questo punto fino al 20 ottobre.

«Niente da fare - commenta Sergio Brivio, del centro www.3bmeteo.com -: l'autunno vero ancora non vuole entrare in azione». Infatti un cuneo di alta pressione azzorriana, supportata da aria calda in quota di matrice afro-mediterranea, ricoprirà nuovamente per questa settimana tutta l'Italia, mostrandosi più tenace su quella Settentrionale.

E sarà proprio al Nord che tra martedì e mercoledì le temperature torneranno marcatamente sopra la media. Tre l'altro proprio in Lombardia si registra il sensibile rialzo termico, con il picco del caldo previsto mercoledì quando si toccheranno nuovamente i 30 gradi tra Piemonte, fondovalle valdostano e ovest Lombardia.

Ottobre come se fosse luglio, quindi. E se settembre ha chiuso battendo molti record centennali, anche ottobre sembra promettere bene, ancora una volta soprattutto per il Nord, dove verranno battuti altri record. Ma quali sono stati gli ottobri più caldi degli ultimi anni? Dagli archivi di 3bmeteo risultano il 1992 ed il 1994, quest'ultimo particolarmente caldo al sud;
il 1999 (i 39°C a Catania sono un record assoluto, 37°C a Palermo); il 2000, il 2001 ed il 2004.

L'anticiclone continuerà a dominare la scena almeno fino al 20 ottobre, salvo disturbi confinati alle regioni adriatiche e al Sud. Per l'Autunno vero dovremo attendere ancora. Sarà molto probabilmente dopo il 20 ottobre che una depressione in discesa dal Nord Europa potrebbe portare l'inizio del maltempo autunnale in grande stile e un definitivo abbassamento termico, verso valori definitivamente autunnali
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L'Eco di Bergamo - 11 ottobre 2011 Cronaca

giovedì 6 ottobre 2011

Musica e danza sabato a Ponte nel ricordo di Temi Reduzzi

Temi Reduzzi, musicista e compositore di Ponte San Pietro

Un concerto dedicato al musicista e compositore di Ponte San Pietro Temi Reduzzi, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa. I familiari, insieme ad un gruppo di amici ed ex componenti della sua orchestra, hanno organizzato «Ciao Temi», uno spettacolo musicale che si terrà sabato 8 ottobre (alle 20,45) al cinema San Pietro di Ponte San Pietro.

Alla serata, che sarà presentata da Fabrizia Fassi, parteciperanno: l'orchestra Reduzzi, Still Crazy, il corpo di ballo della scuola Open Dance Studio, Alex Pandini, Christian Invernizzi, Osvaldo Ardenghi, Silver, già protagonista a X-Factor, e Pietro Ghislandi.

Temi Reduzzi morì il giorno di Ferragosto all'età di 51 anni. Ultimo di cinque fratelli, fra cui Giuliana, ex parlamentare ed ex sindaco di Ponte San Pietro, aveva cominciato fin da ragazzo ad interessarsi di musica ed in particolare di complessi musicali.

Aveva iniziato con il complesso «Gli Squali», per poi fondare una sua orchestra, la «Temi Reduzzi». Aveva scritto canzoni ed anche tutte le musiche dell'opera pop Paciana Story e proprio recentemente, alla Fiera del disco di Verona, è stato riproposto un cd con l'intera opera.

Di temperamento cordiale, Temi Reduzzi era felice di partecipare come ospite fisso - e lo fece per molti anni - alle manifestazioni organizzate da L'Eco di Bergamo nell'ambito delle «Giornate della Buona Stampa».

L'Eco di Bergamo - 6 ottobre 2011 Cultura e Spettacoli

martedì 4 ottobre 2011

Pianificato il futuro dell'ex Indesit



Il 4 ottobre è stato sottoscritto l'accordo per la reindustrializzazione dell'ex Indesit, con modi e tempi del trasferimento-
ristrutturazione-realizzazione degli impianti e del ricollocamento dei dipendenti.

Martedì 4 ottobre ad Albano Sant’Alessandro è stato sottoscritto l’accordo con la società Effeggi Pallets per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Indesit di Brembate di Sopra, definendo con precisione tutti gli aspetti dell’importante processo. In particolare vengono indicati i tempi e gli investimenti di realizzazione del trasferimento (che dovrebbe svolgersi entro gennaio 2012), della ristrutturazione (che verrà avviata entro marzo 2012) e della realizzazione degli impianti produttivi, dando corpo così al futuro piano industriale, descrivendo la tipologie di attività e produzioni.

Il piano occupazionale prevede che i primi lavoratori dell’ex Indesit verranno inseriti entro il 31 dicembre 2012, mentre per raggiungere quota 50 bisognerà aspettare un ulteriore anno. Infine, 30 unità produttiva saranno subordinate all'andamento societario, ma rimarranno vincolanti per tutto il periodo in cui permarranno lavoratori dell’ex Indesit non ricollocati.

Nel processo di ricollocazione verranno rispettati aspetti di pari opportunità tra uomini e donne, nonché la dovuta attenzione alle categorie protette. La Effegi Pallets assicura anche inserimenti di personale a tempo ridotto. E' inoltre previsto un piano di formazione professionale da presentare alla Provincia/Regione al fine di ottenere il relativo finanziamento. In accordo con quanto stabilito il 21 dicembre dello scorso anno, verrà applicato il contratto del Legno e verrà garantita un' offerta lavorativa con conseguente profilo professionale e retributivo. L'azienda metterà a disposizione
un apposito locale per il consumo del pranzo e valuterà l'implementazione di un servizio mensa adeguato.

Previsti momenti di verifica sugli aspetti retributivi e occupazionali. “ Con questo accordo” dice Ferdinando Uliano segretario generale FIM-CISL Bergamo “abbiamo definito e precisato tutti gli aspetti e gli impegni per garantire che il processo di reindustrializzazioni si concretizzi nel migliore dei modi possibili, garantendo una continuità industriale di una nuova realtà produttiva e risponda positivamente ad un reale processo di rioccupazione.

Le condizioni con Effeggi Pallets ci sono tutte e sono state definite, ora è necessario che enti istituzionali diano tutte le autorizzazioni, evitando intoppi burocratici, che potrebbero causare dei ritardi e il prezzo lo pagherebbero solamente i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione che devono essere ricollocati”.

BergamoNews - Martedi 4 Ottobre 2011

sabato 1 ottobre 2011

Ponte San Pietro, Rota fuori dal Consiglio


Dopo mesi di tiramolla, dichiarato decaduto per incompatibilità
Avrebbe dovuto rinunciare alla presidenza della società Ecoisola

L'ex vicesindaco di Brembate Sopra, Giacomo Rota, consigliere di minoranza del Comune di Ponte San Pietro (lista «Noi con voi per cambiare Ponte») non fa più parte del Consiglio: è stato dichiarato decaduto per incompatibilità con la carica di presidente della società Ecoisola spa.
La dichiarazione di decadenza, presentata dal sindaco Valerio Baraldi, secondo quanto previsto dalle normative, è stata approvata all'unanimità nel Consiglio di venerdì sera. Al suo posto è subentrato Fabrizio Milani, che si era presentato alle elezioni comunali del 15 maggio con la lista di Giacomo Rota. Milani, che è stato assessore e consigliere nelle passate amministrazioni comunali di Ponte, venerdì sera ha partecipato al suo primo Consiglio comunale a maggioranza leghista.
Giacomo Rota continuerà nel suo incarico di presidente di Ecoisola spa e non ha ancora deciso se far valere le sue ragioni al Tribunale civile di Bergamo.
La dichiarazione di decadenza è arrivata dopo un iter burocratico lungo, previsto dalle normative in materia di enti locali, iniziato dopo il primo il Consiglio comunale, quando il consigliere Pinuccio Rota della lista Idea Comune aveva sollevato l'incompatibilità dei consiglieri Giacomo Rota e Giuliana Reduzzi (lista Ponte per cittadini protagonisti) con le loro cariche. Per Rota di presidente di Ecoisola spa e per la Reduzzi di presidente del comitato di sorveglianza della società a partecipazione pubblica Unica Servizi spa.
Sull' interpretazione del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000, che regola lo status dei consiglieri comunali e provinciali, il sindaco Baraldi ha chiesto un parere al prefetto Camillo Andreana. Il prefetto, attraverso una articolata risposta, ritiene incompatabili le cariche in aziende pubbliche: Unica Servizi spa ed Ecoisola spa delle quali il Comune di Ponte San Pietro è socio, con quelle di consigliere comunale.
Il consigliere ed ex sindaco Giuliana Reduzzi si è dimessa dalla presidenza di Unica, rimuovendo la sua incompatibilità, scegliendo di mantenere il ruolo di consigliere comunale di minoranza. Invece per Rota, che in questi mesi ha mantenuto le due cariche, si è profilato un iter con diversi passaggi in Consiglio comunale, previsto dal decreto legislativo che ha portato alla sua decadenza dalla carica di consigliere comunale.

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Domenica 02 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 37