giovedì 28 settembre 2017

Lo spreco del suolo

LO SPRECO DEL SUOLO: quali azioni possiamo attivare?
Seminario di approfondimento per articolare azioni condivise sul consumo di suolo
 

SABATO 21 OTTOBRE 2017 ore 15:00
Sala convegni dell’ex Monastero di Valmarina sede del Parco dei Colli di Bergamo
 

Promuovono:
 
Amici Isolotto e “Altra Ponte di Ponte San Pietro, Viviamo il Brembo di Bonate Sotto,  
 
Aderiscono (per ora):
 

Curno per il parco del Brembo, Per la tutela dell’ambiente e della salute di Bonate sopra/Presezzo, Orizzonte Roncola di Treviolo, Monte Canto e del Bedesco, Legambiente C.E.R.C.A. Filago, Salviamo il Paesaggio Isola Bergamasca, Amici delle Mura di Bergamo, Gruppo Artistico FARA di Bergamo, NaturalMente Bergamo, Lo Spirito del Pianeta,
Italia Nostra Bergamo, Legambiente Bergamo, Associazione WWF Bergamo Brescia onlus, Coldiretti Bergamo
 

Davide Cornago e Paolo Assolari, segreteria del seminario
LO SPRECO DEL SUOLO: quali azioni possiamo attivare?
ex Monastero di Valmarina - 21 Ottobre 2017 h.15

 
 

mercoledì 26 luglio 2017

Ponte San Pietro, blitz in comune: “No centro commerciale, sì polo di interscambio”


Il gruppo di minoranza “Ponte al Futuro” continua la sua battaglia per apportare modifiche al progetto del “Polo di Interscambio” che oggi prevede la realizzazione di 10 mila metri di superficie commerciale in un'area oggi a destinazione agricola.

Rimane serrato il confronto a Ponte San Pietro sul progetto del “Polo di Interscambio”, passato in consiglio comunale ad aprile dello scorso anno ma mai digerito dalle minoranze: a dare battaglia, in particolare, è il gruppo “Ponte al Futuro” che nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 luglio è tornato a far sentire la propria voce con un blitz fuori dal municipio.
Tre gli striscioni esposti dal gruppo di minoranza capeggiato da Rosalba Cattaneo, candidata sindaco alle elezioni del giugno 2016 dove ha raccolto il 17,7% delle preferenze, tutti dello stesso tenore: “No centro commerciale, sì polo di interscambio”; “Sì a un vero polo di interscambio”; “Basta cemento commerciale”.

È stata la stessa lista civica, a fine maggio, a inviare una lettera al ministro dell’Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, al sindaco di Ponte San Pietro Marzio Zirafa e a tutte le più alte cariche di Rfi, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Comunità dell’Isola Bergamasca, esprimendo tutte le preoccupazioni per “gli effetti negativi che un progetto inappropriato possa produrre non solo a livello locale, quale occasione mancata di sviluppo, spreco di risorse e impatto negativo sul territorio. Per questo si richiede l’intervento autorevole e di tutela di quanti in indirizzo per ottenere i correttivi e i miglioramenti che possano riqualificare il progetto che in Lombardia assume carattere assolutamente strategico per lo sviluppo territoriale di area vasta”.

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Il progetto approvato in Consiglio Comunale prevede, in corrispondenza del polo intermodale, la costruzione di un’area commerciale da 10mila metri quadrati oggi agricoli con tanto di parcheggi, pensiline per gli autobus e servizi per i viaggiatori come il car sharing: Ponte al Futuro sostiene invece la necessità di investire quelle risorse per la realizzazione di un moderno polo di interscambio che si allinei al raddoppio ferroviario sulla Bergamo-Montello.

Vogliamo un progetto – spiegano – che tenga conto della tutela del suolo, della difesa dei piccoli negozianti e il rilancio del centro storico. Ma soprattutto pretendiamo un vero polo di interscambio, una serie di opere che consentano l’incrocio di più correnti di traffico, che permettano anche lo sviluppo di nuovi servizi per il nostro territorio. L’appello è rivolto a tutti, soprattutto dalle autorità rivendichiamo un gesto di responsabilità. Ai cittadini invece chiediamo di partecipare numerosi alla conferenza di servizi indetta per giovedì 27 luglio alle 9 presso la sala consiliare”.

Bergamonews - 26 luglio 2017

domenica 12 marzo 2017

Ponte San Pietro, volontari ripuliscono l’isolotto

 
“Raccolti 7 quintali di rifiuti”
Circa una quarantina i volontari che hanno raccolto rifiuti e sterpaglie sui 15 ettari di terreno dell'isolotto a ridosso del paese
All’incirca sette quintali di rifiuti raccolti. È il bilancio dell’iniziativa “Puliamo il mondo”, organizzata da Legambiente all’Isolotto sul Brembo a Ponte San Pietro.
Circa una quarantina i volontari che nella mattinata di domenica 12 marzo, dalle 9 alle 12.30, hanno raccolto rifiuti e sterpaglie sui 15 ettari di terreno dell’isolotto a ridosso del paese.
Tra il materiale raccolto, a quanto pare, c’era un po’ di tutto: “Bottiglie di plastica, borse, copertoni abbandonati, ma anche elettrodomestici, rottami ferrosi, padelle, pacchetti di sigarette, sedie e pure qualche siringa, per un totale di circa sette quintali di rifiuti raccolti – racconta Paolo Assolari, volontario di Legambiente e membro del gruppo Amici dell’Isolotto -. Tutto ciò a dimostrazione dello stato di degrado in cui purtroppo versa la zona”.
Tra i volontari anche il sindaco di Ponte San Pietro Marzio Zirafa e parte della Giunta comunale. I Volontari hanno anche provveduto alla pulizia della zona da rovi e piante infestanti.
 
Bergamonews - 12 marzo 2017

giovedì 26 gennaio 2017

27 Gennaio Giorno della Memoria

Poesia di Primo Levi
Se questo è un uomo
 

 

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Dei cinquanta milioni di morti nella seconda guerra mondiale, sei milioni furono gli Ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti: uomini e donne, vecchi e bambini di quasi ogni paese d' Europa trovarono la morte nei «lager», dopo inaudite sofferenze e, pochissimi furono i sopravvissuti. Primo Levi nell'introduzione al suo libro autobiografico Se questo è un uomo (da cui è tratta anche la lirica qui presentata) afferma: «Per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944, e cioè dopo che il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito di allungare la vita media dei prigionieri da eliminarsi, concedendo sensibili miglioramenti nel tenore di vita e sospendendo temporaneamente le uccisioni ad arbitrio dei singoli».


Levi, dunque, ebreo e partigiano e perciò doppiamente inviso ai nazisti grazie alla sua «fortuna riesce a sopravvivere all'incubo del «lager»; ma, perché questa esperienza di totale disumanizzazione, di perdita di ogni dignità e identità umana non debba mai più, per nessun individuo al mondo, ripetersi è necessario, dice Levi che tutti sappiano che cosa ha significato essere prigioniero nei lager nazisti e mai, mai lo dimentichino, pena le più terribili maledizioni.

mercoledì 25 gennaio 2017

Il sindaco: “Quella svastica l’ho voluta io, per ricordare i crimini nazisti”


Dopo le polemiche sullo striscione con tanto di svastica per promuovere un'iniziativa per la Giornata della memoria, il sindaco Zirafa prende su di sé ogni responsabilità e respinge le critiche.

“La svastica sull’immagine l’ho voluta mettere io e mi prendo tutte le responsabilità legate a tale azione”: queste le parole del sindaco di Ponte San Pietro Marzio Zirafa. Parole che intendono chiudere una polemica scatenatasi qualche giorno fa in seguito alla protesta di un lettore di Bergamonews, in cui si evidenziava la presenza di una svastica sullo striscione che campeggia sul ponte sul Brembo per promuovere un’iniziativa legata alla Giornata della Memoria

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Il primo cittadino ci spiega come la sua scelta sia fortemente legata all’evento organizzato dal Comune: “Non c’è alcuna intenzione di promuovere un’apologia del nazismo, nemmeno di inneggiare ad esso, semmai è il contrario. La svastica è stata aggiunta proprio per ricordare i crimini dei nazisti e per legare la storia che verrà raccontata durante l’evento al contesto storico in cui è ambientata”.

La manifestazione si rivolge alle scuole e, attraverso uno spettacolo teatrale in cui si racconta la storia di un ragazzino a cui viene regalata la possibilità di vedere le gare olimpiche, vuole mostrare come le ideologie naziste sono state umiliate anche con una semplice vittoria sportiva.

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L’intenzione principale resta comunque quella di non dimenticare ciò che è accaduto e ciò spiegherebbe l’uso di tale simbolo : “Questo è un simbolo storico e per questo non dovrebbe far più paura. Sono passati settant’anni da quel momento, per cui sarebbe anche ora di far i conti con il proprio passato”.
A rafforzare l’iniziativa del sindaco l’appoggio di una azienda israeliana alla preparazione dello spettacolo e la disponibilità da parte del direttore di essa a raccontare ai ragazzi delle scuole medie la storia della propria famiglia sfuggita dal dramma del genocidio.

Quel simbolo ha creato nei giorni scorsi dubbi e dissidi, come la presa di posizione della comunità ebraica di Milano: resta l’intenzione di non dimenticare un tragico evento qual è stata la Shoah.


Bergamonews - 25 gennaio 2017

lunedì 16 gennaio 2017

Una svastica sul ponte.

Perché quella svastica che campeggia
sui manifesti di Ponte San Pietro?

 


Un lettore ci scrive molto critico nei confronti di un grande manifesto appeso a Ponte San Pietro per promuovere un’iniziativa nel Giorno della Memoria.

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Da oggi (lunedì, ndr) pomeriggio campeggia sul ponte del fiume Brembo – posto nel centro del paese di Ponte San Pietro, dove transitano quotidianamente i pullman delle scolaresche più volte al giorno e dove transitano a piedi anche gli alunni che si recano al nostro istituto comprensivo, uno striscione recante la svastica nazista per promuovere un evento ideato dall’Amministrazione Comunale per commemorare il giorno della memoria.

Inoltre nella maggior parte dei negozi sono state consegnate ed affisse nelle vetrine altrettante locandine in formato A3 recanti la sopraddetta svastica nazista.

Ha un senso tutto ciò?
 
Con quella svastica così ben in vista, che rasenta la possibile ipotesi di “apologia di nazismo”, mi chiedo se sia tollerabile per il giorno della memoria l’Amministrazione comunale organizzi un evento di commemorazione proprio con il simbolo che rievoca un passato così funesto.

Credo che verso chi ha vissuto veramente quei momenti sia una irriguardosa mancanza di rispetto da parte di chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni.

Da Bergamonews 17 gennaio 2017