sabato 9 aprile 2011

Ponte, Rota punta sull'ambiente - Iencarelli su famiglia e lavoro






A meno di una settimana della presentazione delle liste si sta componendo il puzzle elettorale di Ponte San Pietro. 

Già annunciata dalla Lega Nord la candidatura di Valerio Baraldi a sindaco: l'attuale vicesindaco di Brembate Sopra con il suo gruppo sta definendo programma e uomini da sottoporre agli elettori. Confermata la ricandidatura dell'attuale sindaco Giuliana Reduzzi che sarà a capo di una lista civica e potrà contare sull'appoggio del Pd. Da registrare anche qualche movimento nell'Italia dei valori, ma non è ancora definito se il partito di Di Pietro correrà da solo o appoggerà qualche lista già in campo.

Iencarelli guida il centrodestra

In questi ultimi giorni sono stati definiti altri due candidati alla poltrona di primo cittadino del capoluogo dell'Isola: Luca Iencarelli, 40 anni, libero professionista che guiderà una lista di centrodestra composta da Pdl, Udc e la civica «Sicurezza, federalismo e tradizione per Ponte».
«Le priorità per il paese di Ponte – sostiene Iencarelli – sono due: rendere più vivibile il nostro Comune e impegnarsi in politiche a favore di famiglia, lavoro e sport. Per la nostra lista abbiamo puntato su persone nuove e su alcuni cittadini che hanno già avuto esperienze amministrative»

Rota per «Idea Comune»

L'altra civica «Idea Comune» candida a sindaco Giuseppe Rota, detto Pinuccio, 52 anni, responsabile area export di un'azienda locale. Rota è stato assessore e attualmente ricopre la carica di consigliere di minoranza del gruppo «La casa della libertà», da cui si è autosospeso insieme a Fabio Ratti, Marco Agazzi ed Elena Gelfi del gruppo «Qualità e buonsenso, insieme per Ponte».

Sostegno anche da parte del consigliere indipendente Gian Mario Natali.

«In "Idea Comune" si sono riconosciute persone con alle spalle percorsi e formazioni differenti – sostiene Rota – gran parte degli attuali consiglieri di minoranza provenienti da distinti gruppi consiliari, rappresentanti di comitati civici attivi in paese ("Gruppo amici dell'Isolotto" e "Altra Ponte"), operatori del settore sociale e singoli cittadini. Tutti con esperienze e competenze significative grazie alle quali è stato possibile preparare un programma particolarmente attento alle tematiche sociali e ambientali, conscio dei vincoli di bilancio, votato all'assoluta trasparenza e alla promozione della partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del paese. Illustreremo dettagliatamente il programma ai cittadini di Ponte San Pietro nel corso degli incontri che si terranno nei quartieri del paese da qui alle elezioni».

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Domenica 10 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 40

venerdì 8 aprile 2011

Ponte, in tre lasciano il Pdl per correre con la civica

Rota, Ratti e Agazzi autosospesi
Macconi: aiuto a sinistra e Lega. E il partito candida Lencarelli

Giorni movimentati, nel Pdl di Ponte San Pietro, in vista delle elezioni. Da una parte il referente della sezione locale, Luca Lencarelli, annuncia la sua candidatura a sindaco, sostenuto, oltre che dal partito, anche dall'Udc e dalla lista «Federalismo, sicurezza e tradizione per Ponte». Dall'altra, tre consiglieri comunali (gruppo «La casa della libertà») si autosospendono dal partito per confluire in una lista civica. Si tratta di Marco Agazzi, Fabio Ratti e Giuseppe Rota, detto Pinuccio. Sarà proprio lui il candidato primo cittadino di «Idea comune», la civica che raduna alcuni consiglieri delle attuali minoranze, ma anche singoli cittadini e rappresentanti di comitati civici attivi in paese, come «Altra Ponte» e «Gruppo Amici dell'Isolotto».

Una scelta, quella dei tre «fuoriusciti», che decisamente non piace al vicecoordinatore provinciale del Pdl, Pietro Macconi, «soprattutto in considerazione del fatto che li avevo incontrati poco tempo fa, confermando loro l'utilizzo del simbolo del Pdl e manifestando la disponibilità ad accettare il candidato sindaco da loro proposto, ovvero Giuseppe Rota. Come per magia, invece, ce li ritroviamo in lizza con una lista civica, presentata in concorrenza a quella del Pdl». Una mossa che, spiega Macconi, rischia «di favorire sinistra e Lega».

«Abbiamo deciso per l'autosospensione perché non vogliamo coinvolgere il Pdl in una nostra scelta, che comunque ritengo dovuta – è la replica di Rota –. Ponte ha bisogno di qualcosa di nuovo, e il progetto della lista civica "Idea Comune" è affascinante, con buone idee per il paese. Il gruppo, che include persone di vario orientamento (gli unici provenienti da un movimento politico siamo noi tre), ha però deciso di presentarsi senza simboli di partito, quindi non possiamo correre con il Pdl. Ho annunciato per tempo la mia decisione. Da parte nostra non c'è intento polemico: abbiamo fatto tutto con il massimo rispetto, ne chiediamo altrettanto».

A correre per il Pdl sarà dunque Luca Lencarelli, libero professionista, 40 anni, che annuncia l'intenzione di «impostare la campagna elettorale sulla vivibilità del paese, che oggi è come spento. Avremo una lista di giovani e donne, volti nuovi». E sui tre autosospesi: «Mi spiace che sia andata in questo modo, ma non penso che la loro sia una scelta polemica verso il Pdl».

Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo - Sabato 09 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 43

mercoledì 6 aprile 2011

«La Bergamasca soffoca. Troppe aree urbanizzate»


L'allarme di Legambiente dal Rapporto sul consumo del suolo
L'esperto Pileri: «Progressiva saturazione degli spazi agricoli»



«Per ogni nuovo bergamasco, dal 1999 al 2007, sono stati urbanizzati 442 metri quadri di suolo agricolo e naturale, una quantità rilevantissima che tende alla saturazione, tutta concentrata nelle aree di pianura e nei grandi fondovalle bergamaschi, con costi economici e sociali che qualcuno dovrà pur pagare».
 

Usa toni drammatici nell'inquadrare la situazione di cementificazione della Bergamasca, rispetto al quadro lombardo, Paolo Pileri, ordinario di Ingegneria del Territorio al Politecnico di Milano e tra i curatori del II Rapporto sul Consumo del suolo del Centro per la ricerca sul consumo di suolo (Crcs), pubblicato dall'Inu, Istituto nazionale di urbanistica, e Legambiente, con il supporto di Fondazione Cariplo, presentato ieri a Palazzo Pirelli di Milano.
 

«Spazi agricoli saturi»
«Nel periodo in esame – spiega Pileri, nato a Milano ma di nonni trevigliesi – abbiamo osservato anche per la Bergamasca una progressiva saturazione degli spazi agricoli, il che vuol dire, ahimè, che le bellissime zone pedemontane sono in via d'estinzione.

 

Tecnicamente parliamo di "ambiente in esaurimento"».
Una situazione che si è determinata con il passare degli anni. «Dal momento che la zona pedemontana bergamasca si trova sulla direttrice dell'autostrada – continua l'esperto –, in questi ultimi anni, si è progressivamente saturata di urbanizzazione al punto che il corridoio Milano-Bergamo-Brescia è diventato una vera e propria barriera tra l'area alpina e la pianura. Così la quantità di urbanizzato rispetto alla superficie totale della provincia è cresciuta tantissimo e siamo arrivati mediamente a Bergamo e pianura al 25-30%, una soglia di grandissima attenzione dal punto di vista ambientale».
 

Bergamo ai livelli di Milano
È chiaro che «a livello provinciale, con 3/4 di area montana – precisa Pileri –, i coefficienti di urbanizzazione sulla superficie totale si abbassano tantissimo attestandosi al 2007 al 13,9%, 4.387 ettari in più rispetto al 1999 (pari a +0,9% volte l'area urbanizzata della città di Brescia), a fronte di una perdita di 4.452 ettari di superficie agricola (pari a circa 7 volte il Parco Nord di Milano); ma considerando i singoli Comuni scopriremmo che a Bergamo e città limitrofe questi valori sono oltre il 35%, ai livelli, cioè, dell'area metropolitana milanese; d'altronde oggi c'è ormai una saldatura tra Bergamo e Milano».
 

In sostanza il suolo urbanizzato ogni giorno nella provincia orobica è di 15mila metri quadri, come dire quasi piazza Duomo di Milano. In tutta la Lombardia i metri quadri sono invece 117mila (7 volte piazza Duomo a Milano); in otto anni, poi, dal 1999 al 2007 il suolo regionale urbanizzato è cresciuto di 34.163 ettari (+6,8% l'area di Brescia), mentre i campi agricoli persi nello stesso periodo misurano 43.394 ettari, 72 volte il Parco Nord di Milano.
«Un dramma – conclude Pileri – non solo dal punto di vista ambientale, non dimentichiamo infatti che l'area bergamasca interessata è anche ricca di cave. Ma chi pagherà i costi sociali? Ovvero la manutenzione delle strade che devono portare al nuovo edificato, la realizzazione e la manutenzione di tutti i servizi a rete e di tutti i servizi puntuali, persino del campo da calcetto?

Eppure anche in provincia di Bergamo c'è una quota di aree dismesse e di sottoutilizzato ancora da recuperare gigantesca e già fornita di infrastrutture».
 

«Frenare il cemento»
«È opportuno e urgente frenare la perdita di suoli liberi – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – perché la cementificazione nella nostra regione ha già causato la perdita di un quarto delle superfici agricole produttive, ma la costruzione di nuove autostrade, centri commerciali e capannoni non si arresta nonostante la crisi. Per questo è in discussione in Consiglio regionale una nostra proposta di legge di iniziativa popolare che introduce oneri a carico di chi potendo riutilizzare aree dismesse della città decida invece di costruire in aree aperte».
E l'associazione ambientalista dà appuntamento in piazza a Calcio, il 15 aprile, proprio contro la costruzione di un nuovo centro commerciale. «Non vogliamo outlet e cinema in campagna – afferma Di Simine – che generano traffico e inquinamento. Ma non solo: a preoccuparci a Bergamo è l'alluvione di cemento in arrivo con Brebemi e Pedemontana»

Gabriella Persiani - L'Eco di Bergamo - Giovedì 07 Aprile 2011 CRONACA, pagina 26

Il Pdl adotta la linea dura: "Via chi fonda liste autonome"



Il Popolo della Libertà stavolta non fa sconti. Chi tradisce il partito verrà sospeso se non cacciato. Sospensioni a Treviglio e Urgnano, forse anche a Ponte San Pietro.

Il Popolo della Libertà stavolta non fa sconti. Chi tradisce il partito verrà sospeso se non cacciato. Si avvicinano le elezioni amministrative e, come in tutte le grandi famiglie, anche il Pdl deve fare i conti con alcuni “figli scontenti” delle scelte della segreteria. Nei Comuni che contano si sta assistendo a un fiorire di liste più o meno credibili che potrebbero mettere in crisi i principali candidati. Vale per il centrodestra come per il centrosinistra, che fatica a contenere le fuoriuscite dalle coalizioni ufficiali.

Per la Lega Nord non è mai stato un problema: chi decide di schierarsi contro il partito mette in conto l’espulsione automatica. Ne sa qualcosa Patrizia Siliprandi, ex capogruppo in Consiglio comunale a Treviglio, fresca di cacciata da parte del direttivo provinciale.

Ora anche il Pdl ha deciso di utilizzare il pugno duro. Non si parla di espulsioni perché lo statuto del partito non è rigido come quello leghista. Però stanno volando sospensioni e diffide al collegio dei probiviri. Sempre rimanendo al caso Treviglio, sarà sospeso Gianpietro Sangaletti, che ha ufficializzato la nascita di una lista da lui capeggiata a sostegno della Siliprandi. Sangaletti è un esule del Pdl, contrario all’alleanza con la Lega Nord nata per appoggiare il candidato sindaco Giuseppe Pezzoni. Lo aveva fatto capire settimana scorsa dichiarandosi un candidato del centrodestra prima del via libera definitivo al presidente della Mia.

Lo stesso vale per Michele Galante e Paolo Bettonagli ad Urgnano. I due, consiglieri del Pdl, a ottobre hanno causato la caduta del sindaco Venceslao Testa votando contro il progetto del polo logistico Lombardini fortemente sostenuto dall’amministrazione. Alle prossime elezioni si schiereranno a fianco dell’ex vicesindaco leghista Giuseppe Rossi nella lista “Urgnano viva”. La candidata ufficiale del Popolo della Libertà sarà invece Elena Zanardi, motivo per cui il coordinamento provinciale ha scelto la strada della sospensione.

Una strada che potrebbe essere seguita a anche a Ponte San Pietro, dove c’è un gran fermento di liste. In questo caso però ancora nulla è ufficiale. Quando verranno diramati i candidati potrebbe scattare il “cartellino giallo” anche per i tesserati del Pdl schierati apertamente contro le decisioni della segreteria.

BergamoNews  - Mercoledi 6 Aprile 2011

martedì 5 aprile 2011

Prezzate insiste «Dateci la classe»







Genitori in assemblea a Mapello il 13 aprile alle 20,30 per fare il punto sulla mancata formazione di una classe prima elementare nel plesso di Prezzate (le iscrizioni sono state 12, a fronte delle 15 richieste dalla legge).


A convocare la riunione è il dirigente scolastico, Antonino Crimaldi, dopo un incontro con il presidente del comitato genitori dell'istituto comprensivo, Roberto Baselli. Sul tavolo c'è l'ipotesi di delocalizzare a Prezzate una delle tre sezioni che si andranno a formare a Mapello. Strada percorribile solo se un numero sufficiente di genitori acconsentirà di mandare i bambini a scuola nella frazione: «Tutto dipende dalle scelte delle famiglie, non ci sono obblighi per nessuno – sottolinea il preside –. Noi siamo disponibili a cercare tutte le soluzioni possibili. Ringraziamo anche il Comune che ha mostrato la volontà di collaborare».

La necessità di mantenere una classe prima nella frazione è molto forte a Prezzate: nelle ultime settimane, accanto ai genitori, si sono schierate le associazioni locali e la parrocchia. All'inizio di marzo il Consiglio comunale ha anche approvato all'unanimità una mozione sull'argomento. «Non è un problema di campanili: la struttura scolastica di Mapello non è adeguata a soddisfare da sola tutte le esigenze del territorio. Per questo è fondamentale mantenere vivo il plesso di Prezzate, cominciando già da ora a non rinunciare alla classe prima» osserva Baselli.

«Anche perché l'anno prossimo il rischio è che la cosa si ripeta – continua il genitore – così la scuola di Mapello dovrebbe accogliere ancora una classe in più, mentre il plesso di Prezzate vedrebbe calare i suoi numeri, con il rischio di scendere sotto i 50 alunni, e quindi andare verso la chiusura. Bisogna evitare di perdere una struttura che c'è, e che, viste le nuove case costruite a Prezzate, potrebbe nei prossimi anni essere un servizio importante per le giovani coppie che verranno a stabilirsi qui».

F. Mor. -L'Eco di Bergamo - Martedì 05 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 40

domenica 3 aprile 2011

Baraldi: "Nessun diktat, col Pdl non c'è l'accordo"

Non sono andate giù a Valerio Baraldi, candidato della Lega, le dichiarazioni dell’ex alleato Luca Iencarelli, refente del Pdl.

Non sono andate giù a Valerio Baraldi, candidato della Lega a Ponte San Pietro, le dichiarazioni dell’ex alleato Luca Iencarelli, refente del Pdl. Iencarelli in un’intervista a Bergamonews ha sostenuto che le basi del partito spingessero per l’alleanze e che la corsa solitaria era dovuta solo a un diktat di partito.

“Il sottoscritto – scrive Baraldi - precisa che le affermazioni ivi contenute non corrispondono ai fatti realmente avvenuti e quindi non condivisibili. Respingo dunque ogni insinuazione che faccia riferimento a presunti diktat del partito e dei vertici provinciali, puntualizzando che con il PDL non si è trovato un accordo in tempi e modalità tali da permettere un'alleanza. A nome del partito e della sezione, che avrò l'onore di rappresentare alle imminenti elezioni, posso dire che la Lega Nord si è mossa con fermezza e coesione per il futuro di Ponte San Pietro.

Bergamonews - 4 aprile 2011