domenica 11 novembre 2012

Inverno nella Conca di Oltre il Colle


Più di un migliaio di visitatori per il rifugio antiaereo di Ponte



Una settimana dopo l'inaugurazione, con la presenza durante le visite guidate di più di un migliaio di persone, è proseguito l'interesse dei cittadini di Ponte San Pietro per il rifugio antiaereo di piazza Libertà, il più grande dei quattro costruiti nel paese negli anni della Seconda guerra mondiale, aperto eccezionalmente anche in questa giornata.

Il viaggio ha inizio sotto la collina del Famedio, il monumento in onore dei Caduti, con un lungo viale d'accesso, che termina in una zona più larga, da dove poi hanno inizio le due gallerie paralelle che si sviluppano per una lunghezza di 60 metri, un'altezza di 4 e una larghezza di 3, potendo contenere fino a 800 persone.

Il gruppo speleologico Le Nottole ha ridato alla luce una struttura abbandonata da anni, ma il progetto del gruppo cultura di Ponte San Pietro e dell'Amministrazione comunale è quello di costruire un percorso storico, come hanno confermato sia il presidente della commissione cultura Massimiliano Sana, sia Carlo Consonni, di fatto la guida all'interno del tunnel.

«In totale i rifugi sono stati 4, e questo è quello che è stato conservato meglio - ha affermato Consonni -. Il primo ad essere costruito è stato quello vicino alle scuole elementari, mentre quello in corrispondenza delle scuole Cittadini è stato visionato dalle Nottole e speriamo l'anno prossimo di poterlo recuperare».

Consonni ha seguito gli ospiti in visita spiegando loro le origini del rifugio e gli eventi bellici che hanno reso protagonista la cittadina dell'Isola durante il secondo conflitto mondiale. Ponte San Pietro era infatti un punto strategico grazie alla ferrovia (lo si apprende da alcuni documenti americani) che collegava le fabbriche di armi con il Brennero: il ponte della ferrovia è stato colpito nel gennaio 1945 e ricostruito subito dopo dai tedeschi.

I bombardamenti totali sono stati sette: il primo il 24 luglio 1944, l'ultimo il 22 aprile 45. Quelli del 20 ottobre 1944 e del 4 novembre dello stesso anno sono stati quelli i più dolorosi in termini di vittime e di perdite materiali e proprio per questo l'Amministrazione comunale ha deciso di inaugurare il bunker proprio lo scorso 4 novembre.

Usciti dal rifugio, la visita ha il suo epilogo nella sala civica di via Garibaldi, con la mostra organizzata dall'Archivio storico dell'immagine di Ponte, con fotografie e documenti riguardanti i rifugi e il bombardamento su Ponte del 1944. Un successo che non finisce qui, visto che l'apertura del bunker verrà riproposta in futuro con visite guidate sia per i cittadini, sia per le scolaresche, in attesa di poter inaugurare un altro frammento di storia di Ponte San Pietro.
 
Simone Masper
L'Eco di Bergamo - 11 novembre 2012