lunedì 11 marzo 2013

Signore e signori parlamentari Grillini



Signore e signori parlamentari Grillini

Sono un pensionato con figli e nipoti, non sono iscritto ad alcun partito e sono un cittadino italiano che ha sempre contribuito, secondo la Costituzione, al funzionamento di questo Paese pagando le tasse dovute. Non sono indigente ma vedo attorno altri meno fortunati che, purtroppo, sono colpiti sensibilmente da questa pesante crisi che ci attanaglia.

Ho vissuto il dopoguerra e conosco i sacrifici che le nostre madri e i nostri padri hanno sopportato sperando in un futuro migliore, anche per voi che ora avete l’occasione di sedere in Parlamento e di decidere la nostra sorte.

Avete affermato di voler cambiare in meglio questa società, di dare l’opportunità a tutti di condividere sacrifici e benessere come base di giustizia sociale. E’ arrivato il momento di mettere in atto i vostri propositi e dimostrare che non erano solo vacui e retorici slogan elettorali.

Gli elettori che vi hanno dato la loro fiducia non chiedono il “tanto peggio, tanto meglio”, bensì l’onere della prova che le vostre intenzioni erano serie e degne di fiducia. Mettete ora al sevizio dell’Italia il vostro innegabile successo. Proponete agli altri Partiti alcuni chiari punti di convergenza e su quelli chiedete un impegno temporale affinché vengano realizzati.

Non giocate sulla pelle del prossimo il vostro “purismo”, in una democrazia contano le persone e, come avete sempre affermato, anche voi siete persone libere nelle idee e nelle azioni.
Un vostro concittadino