sabato 22 ottobre 2011

“Pùt San Piero”, il sindaco: “Obbiettivo bilinguismo”


Il sindaco Valerio Baraldi, Lega Nord (non c’era bisogno di specificarlo), eletto nell’ultima tornata elettorale, ha ordinato il restyling di carta e sito internet. "Presto corsi di dialetto in biblioteca".

“Ol Cumù de Pùt San Piero”. Questa è la scritta che tra qualche giorno si potrà leggere sulla carta intestat dell’amministrazione. Il sindaco Valerio Baraldi, Lega Nord (non c’era bisogno di specificarlo), eletto nell’ultima tornata elettorale, ha ordinato il restyling di carta e sito internet. E così come in tanti altri Comuni a guida leghista anche Ponte dà sfoggio del suo nome in dialetto: “Cumù de Put San Piero”.

 Lo si può leggere sulla carta intestata con la quale l’amministrazione spedisce a casa le comunicazioni ai cittadini e anche sulla home page del sito ufficiale. Non solo, l’obbiettivo di primo cittadino e Giunta è di far diventare il dialetto bergamasco una sorta di seconda lingua. Baraldi parla
addirittura di “bilinguismo”.

“E’ giusto difendere le tradizioni della nostra terra come il dialetto – spiega il sindaco -. Non a
caso nei prossimi mesi proporremo dei corsi specifici di bergamasco in biblioteca. Chi non lo conosce potrà imparare le regole base e chi non se lo ricorda più potrà dare una rinfrescata. Siamo già in contatto con il ducato di piazza Pontida”. I Comuni guidati da amministratori del Carroccio sono soliti lanciare qualche iniziativa goliardica.

Tra i più simpatici c’è senza dubbio Giovanni Malanchini di Spirano, peraltro molto apprezzato dai suoi concittadini: sua l’idea del centralino in dialetto e delle strisce pedonali verde padano. Certo, da qui al bilinguismo ce ne passa però.

BergamoNews - Venerdi 21 Ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

A Ponte oggi c'è la fiera


A Ponte oggi c'è la fiera
Laboratori e tessuti bio
Briolo ospita la 2ª mostra-mercato «Per filo e per sogno»
Una ventina di espositori dalla Lombardia, ma anche dal Veneto

Sbarca per la seconda volta a Ponte San Pietro «Per filo e per sogno», la fiera-mercato del tessile ecologico, etico e sostenibile. Sarà il centro La Proposta di Briolo a ospitare oggi, dalle 10 alle 18, la fiera che vedrà Ponte trasformarsi ancora una volta nella capitale del tessile bio-eco.
Organizzata dai Gas (Gruppi acquisto solidale) di Ponte San Pietro e Mozzo, Altrogas Fontana di Bergamo, dalla cooperativa Lumaca in collaborazione con la cooperativa Il Segno, da Retegas di Bergamo, Cittadinanza sostenibile e il patrocinio del Comune di Ponte, la fiera del tessile pulito, a fronte del successo riscosso lo scorso maggio, viene rilanciata dal gruppo promotore in veste autunnale. Il «filo» conduttore sarà appunto la lana, ma si potranno trovare anche gioielli fatti con materiali di recupero, biancheria e oggetti per la casa.
Una ventina di standLa fiera che aprirà alle 10 vedrà la presenza di una ventina di espositori provenienti da Veneto e Lombardia. Durante la giornata sarà possibile partecipare a laboratori di rammendo, rivalorizzazione di abiti usati e anche a una dimostrazione di tessitura e realizzazione collettiva di un arazzo.
Gli organizzatori consigliano di portare da casa indumenti da riparare, stoffe usate, magliette vecchie, lana e tutto ciò che di solito si tende a scartare. «Per filo e per sogno – racconta Cinzia Terruzzi del Gas di Ponte – è nata nel dicembre 2010 su iniziativa di persone aderenti ai Gas della Bergamasca che hanno scelto di acquistare collettivamente, oltre ai prodotti alimentari, anche capi di abbigliamento.

La scelta a distanza di questi prodotti ha rivelato subito complicazioni impreviste come la definizione esatta delle taglie o l'impossibilità a "toccare con mano" prima di optare per l'acquisto». «Tutte cose – prosegue – che attraverso le fotografie pubblicate erano difficili da controllare. Abbiamo allora pensato di organizzare alcune serate con i produttori affinché illustrassero i metodi di lavorazione e i motivi che giustificavano l'utilizzo di fibre naturali biologiche e colori naturali. Ma anche questa pratica ha presentato criticità perché gli incontri da organizzare erano troppi. Da queste esperienze è nata l'idea di promuovere un evento che coinvolga direttamente il maggior numero possibile di produttori qualificati in grado di esporre capi da poter toccare, confrontare, provare e acquistare».
Dimostrazioni e laboratoriDurante la giornata ci saranno dimostrazioni di tessitura con telai a mano, laboratori di cucito e attività creative per i bambini.
Alle 15 l'incontro con Rita dalla Rosa, autrice del libro «Vestiti che fanno male» mentre alle 16,30 sarà la volta della cooperativa Rea che illustrerà «La pecora brianzola, dal vello al mantello: una piccola filiera locale».

Annamaria Franchina - L'Eco di Bergamo - Domenica 16 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 40