sabato 1 ottobre 2011

Ponte San Pietro, Rota fuori dal Consiglio


Dopo mesi di tiramolla, dichiarato decaduto per incompatibilità
Avrebbe dovuto rinunciare alla presidenza della società Ecoisola

L'ex vicesindaco di Brembate Sopra, Giacomo Rota, consigliere di minoranza del Comune di Ponte San Pietro (lista «Noi con voi per cambiare Ponte») non fa più parte del Consiglio: è stato dichiarato decaduto per incompatibilità con la carica di presidente della società Ecoisola spa.
La dichiarazione di decadenza, presentata dal sindaco Valerio Baraldi, secondo quanto previsto dalle normative, è stata approvata all'unanimità nel Consiglio di venerdì sera. Al suo posto è subentrato Fabrizio Milani, che si era presentato alle elezioni comunali del 15 maggio con la lista di Giacomo Rota. Milani, che è stato assessore e consigliere nelle passate amministrazioni comunali di Ponte, venerdì sera ha partecipato al suo primo Consiglio comunale a maggioranza leghista.
Giacomo Rota continuerà nel suo incarico di presidente di Ecoisola spa e non ha ancora deciso se far valere le sue ragioni al Tribunale civile di Bergamo.
La dichiarazione di decadenza è arrivata dopo un iter burocratico lungo, previsto dalle normative in materia di enti locali, iniziato dopo il primo il Consiglio comunale, quando il consigliere Pinuccio Rota della lista Idea Comune aveva sollevato l'incompatibilità dei consiglieri Giacomo Rota e Giuliana Reduzzi (lista Ponte per cittadini protagonisti) con le loro cariche. Per Rota di presidente di Ecoisola spa e per la Reduzzi di presidente del comitato di sorveglianza della società a partecipazione pubblica Unica Servizi spa.
Sull' interpretazione del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000, che regola lo status dei consiglieri comunali e provinciali, il sindaco Baraldi ha chiesto un parere al prefetto Camillo Andreana. Il prefetto, attraverso una articolata risposta, ritiene incompatabili le cariche in aziende pubbliche: Unica Servizi spa ed Ecoisola spa delle quali il Comune di Ponte San Pietro è socio, con quelle di consigliere comunale.
Il consigliere ed ex sindaco Giuliana Reduzzi si è dimessa dalla presidenza di Unica, rimuovendo la sua incompatibilità, scegliendo di mantenere il ruolo di consigliere comunale di minoranza. Invece per Rota, che in questi mesi ha mantenuto le due cariche, si è profilato un iter con diversi passaggi in Consiglio comunale, previsto dal decreto legislativo che ha portato alla sua decadenza dalla carica di consigliere comunale.

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Domenica 02 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 37

venerdì 30 settembre 2011

Ponte San Pietro si accende. Moda e musica sotto le stelle


Domani la serata per rilanciare il centro storico e il commercio
In passerella i modelli della collezione autunno-inverno

Arriva «Moda & spettacolo» domani sera in piazza Libertà a Ponte San Pietro. L'iniziativa è organizzata dall'associazione «Il Commercio per Ponte» e ha l'obiettivo di rivitalizzare il centro storico, un proposito condiviso anche dall'amministrazione comunale, che patrocina l'evento, e dai negozianti.
«Le iniziative che realizziamo a Ponte San Pietro sono una decina all'anno fra sagre, mostre, sfilate e spettacoli e puntano a rivitalizzare il centro del paese, ma nello stesso tempo a far conoscere tutto il nostro territorio – spiega Mara Consonni, presidente dell'associazione "Il Commercio per Ponte" e titolare di un lavasecco ecologico –. Dobbiamo fare tutto il possibile affinché Ponte abbia lustro e resti a pieno titolo il capoluogo dell'Isola. Questo è un obiettivo condiviso anche dagli amministratori comunali».
«Dare impulso al commercio»«Un percorso positivo – aggiunge – era iniziato con la precedente amministrazione e ora sta continuando con il sindaco Valerio Baraldi e la sua squadra. La riapertura di via Garibaldi al traffico è un segnale forte e il programma dell'attuale maggioranza prevede la collaborazione con la nostra associazione e diverse iniziative. Con tanta prudenza si può dire che in centro i nostri commercianti hanno notato più movimento, è un segnale positivo. Questo impegno deve essere costante e quotidiano, fatto di piccoli passi, con il coinvolgimento di tutte le realtà che operano a Ponte San Pietro.

I risultati non si possono vedere subito, ma nel tempo». «Anche la serata di "Moda & spettacolo" – prosegue ancora Mara Consonni – dove i commercianti e gli artigiani con un po' di sacrificio promuovono la loro attività, è organizzata per dare impulso al commercio. L'obiettivo è anche quello di creare un'atmosfera di festa, di spettacolo e di incontro con la nostra gente».
Il programma di domaniLa kermesse si terrà domani sera. Sulla passerella sfileranno modelle e modelli che presenteranno la collezione autunno-inverno dei negozi di Ponte e dell'Isola. Ma nella vetrina all'aperto ci saranno anche acconciature, arredo, automobili e attività di servizio: i commercianti di Ponte San Pietro, insomma, saranno protagonisti.
La serata, presentata da Beppe Locatelli, inizierà alle 20,45, con le coreografie di Norma Scotti e le musiche di Radio Ponte.

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Venerdì 30 Settembre 2011 PROVINCIA, pagina 47

martedì 27 settembre 2011

«Col Piano di governo troppo cemento»


Ponte San Pietro, via al ricorso di comitati contro il documento «Aggressivo sul territorio»

Lo definiscono «miope, aggressivo sul territorio, con troppe edificazioni a scapito del verde». Non hanno dubbi, alcuni comitati e cittadini di Ponte San Pietro: il Piano di governo del territorio (Pgt) approvato a marzo s'ha da bloccare e rivedere. Per questo si sono rivolti direttamente al Capo dello Stato, con un ricorso straordinario.
A firmarlo – congiuntamente con la Coldiretti – è Pietro Gandolfi, apicoltore in paese. Che per il nuovo Pgt parla di alcune «incongruenze normative» (di qui la scelta di ricorrere) e ne considera negativo soprattutto l'impatto sugli ambiti rurali: «La trasformazione da agricolo a edificabile interessa oltre 120 mila metri quadrati di territorio, con un migliaio di nuovi abitanti previsti – osserva –. Una forte urbanizzazione che colpisce in particolare Locate, che già negli ultimi anni ha avuto una crescita demografica enorme. Così si vanno a compromettere le ultime aree libere (pure a ridosso di una
cascina storica come la Brugale) di un territorio già urbanizzato al 75%. Cosa lasceremo alle generazioni future?».
Raccolti 4.000 euroLe obiezioni di Gandolfi e Coldiretti hanno incontrato quelle di alcuni comitati civici (Altra Ponte, Amici dell'Isolotto, Ghiaie, Orizzonte Roncola), su temi che vanno dalla tutela dell'Isolotto (il Pgt consente edificazioni su una porzione di mille metri quadri, per servizi ma, dicono i comitati, «lì non va fatto nulla: l'equilibrio naturale è fragilissimo») al polo di interscambio. Così, a luglio è partita una raccolta fondi per sostenere il ricorso a Napolitano. «In due giorni abbiamo racimolato quattromila euro – osserva Paolo Assolari, degli Amici dell'Isolotto –.

Ci ha colpiti la partecipazione della gente, c'è grande attenzione a questi temi». Il ricorso è stato dunque depositato, ma anche a Ponte si registrano movimenti: recentemente i promotori dell'iniziativa hanno incontrato il sindaco Valerio Baraldi, manifestando poi un «cauto ottimismo» sulla possibilità di «collaborare in cerca di soluzioni».
Quali sono i punti cardine della contestazione? Ci sono le case nuove, «troppe – secondo Carlo Sangalli, di Altra Ponte –, considerata la densità di popolazione, già altissima, e il fatto che il paese è pieno di cartelli "vendesi". Bisognerebbe incentivare il recupero dell'esistente, anziché andare a costruire nuovi edifici». E a fronte del previsto aumento di abitanti, aggiunge Cristina Rota, «manca l'adeguamento dei servizi: perché per esempio non si pensa a un campus scolastico?».
Poi c'è il dibattutissimo polo d'interscambio: «L'idea poteva essere buona, ma in pratica qui si prevedono alcune pensiline dei bus lungo la Briantea, per il resto si tratta di spazi commerciali e parcheggi – attacca Gianmario Natali (già "dissidente" della precedente maggioranza) –. La forte
presenza di commercio ci preoccupa per l'impatto sul traffico e sui negozi del paese».

Capitolo attività produttive: «Il Pgt certifica lo stato di fatto su alcune realtà su cui invece sarebbe
opportuna una riflessione più approfondita», dice Sangalli.
Accanto alla richiesta pressante di «massima tutela» dell'Isolotto, spuntano poi i dubbi sul parco del Lesina: «È individuato come polmone verde, ma dei 4 milioni di investimenti previsti, due sono per impianti sportivi. Che così sarebbero però decentrati rispetto alla frazione, e il timore è che arrivino strutture troppo invasive, che snaturino l'area», aggiunge Gandolfi. E l'elenco potrebbe continuare. Il tema di fondo resta però quello di un piano che «nelle premesse parla di un territorio saturo, da tutelare, ma poi, nei contenuti, disattende tutto questo». Di tutto ciò si parlerà anche in
un'assemblea pubblica promossa per il 7 ottobre dai comitati Altra Ponte e Amici dell'Isolotto.


Baraldi: siamo disponibili ad ascoltare le obiezioni

«Avremmo preferito poterci confrontare prima, anziché trovarci con il ricorso al Capo dello Stato. Comunque, da parte dell'amministrazione comunale c'è disponibilità al confronto, vogliamo capire le obiezioni di questi cittadini e valutare il da farsi. Sono ottimista sul fatto che tutto si possa risolvere».

Il primo cittadino di Ponte San Pietro, Valerio Baraldi (Lega), nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti dei comitati che contestano il Pgt. «Noi lo abbiamo ereditato, non ne siamo gli autori – premette –. E la Lega aveva a sua volta presentato delle osservazioni contrarie, poi non accolte. Ora stiamo prendendo in considerazione i vari aspetti del piano, che nel frattempo, con la pubblicazione sul bollettino della Regione (Burl), è divenuto efficace e la cui applicazione, quindi, prosegue. Alcune richieste di variazioni ci sono pervenute anche da altre parti, ascolteremo tutti e, nel caso, prenderemo in considerazione le varianti necessarie».
Reduzzi: lavorato per lo sviluppoA difendere punto su punto il documento, elaborato e approvato dalla sua amministrazione, è l'ex sindaco Giuliana Reduzzi. «Le scelte possono anche non essere condivise, ma non ci si può accusare di aver cancellato il verde – osserva –: quello pubblico fruibile, con questo Pgt, raddoppia, e il consumo di suolo è inferiore al 2%. Sapevamo di agire su un territorio dove si è già costruito molto. È vero che sono previste nuove case, con un incremento di abitanti dell'8% in dieci anni, ma in alcuni casi queste andranno a sostituire impianti produttivi, che così vengono spostati dal centro. Per il resto, le nuove edificazioni sono state programmate solo in funzione della realizzazione di opere pubbliche: abbiamo detto anche molti no».

L'ex sindaco cita proprio l'esempio di Locate: «Le nuove case permetteranno di mettere in cantiere interventi attesi: il parco del Lesina (che sarà verde e fruibile), il completamento dell'anello viario, la piazzola ecologica. Oggi, con la situazione finanziaria dei Comuni, è impensabile che il pubblico si faccia carico di tutto».
Capitolo interscambio: «L'obiettivo è ovviamente ridurre, non certo aumentare, il movimento di auto, incentivando l'uso del mezzo pubblico. La variante è stata richiesta dalla Provincia, che chiedeva più parcheggi a uso esclusivo della stazione, e questo ha comportato un ampliamento dell'area di intervento. Sono convinta che il progetto farà da volano per l'economia locale, portando servizi e decoro nell'area della stazione».

L'Isolotto? «I mille metri quadri di edificazione, su 160 mila, sono di servizi. Abbiamo pensato a un'area che sia tutelata, ma anche vissuta dalla gente. E, nello stendere il Pgt, abbiamo puntato solo al bene e allo sviluppo del paese».

Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo - Mercoledì 28 Settembre 2011 PROVINCIA, pagina 43

lunedì 26 settembre 2011

«Rifiuti, più che Isola tante isolette. Ora basta»

L'appello del presidente della Cib: cerchiamo una sinergia
Nei 21 paesi operano quattro società per i servizi ambientali

Più che un'Isola, tante isolette. Mutuando le parole del presidente della Comunità dell'Isola bergamasca (Cib), Silvano Donadoni, è questo lo spaccato che emerge in fatto si società che gestiscono i servizi ambientali.

Il panorama è assolutamente frammentato, tanto che il presidente ha lanciato un appello: «Facciamo un quadro complessivo, attraverso un gruppo di lavoro. Ma poi cerchiamo di muoverci in maniera unitaria». Come dire: basta macedonia. Anche perché i benefici riguardano anche le tariffe.
Novità sul piattoLa frammentazione in fatto di società che operano nell'Isola è nota. La richiesta di dare una svolta da parte di Donadoni è arrivata anche vista la recente novità, con la nascita di G.eco srl. In essa sono confluite Sabb (Servizi ambientali bassa bergamasca), Se.t.co. (Servizi tecnologici comuni della Valle Seriana) e Unica-linea Servizi (che opera nell'Isola, appunto).

La complessità della situazione nell'Isola nasce dal fatto che sul territorio (21 Comuni) operano, per lo più per rifiuti, acqua e gas, le società pubbliche EcoIsola, Hidrogest e Unica-linea. A questi si somma la nuova G.eco: fra i 30 Comuni che fanno parte di Unica-linea servizi (fra Isola, Val San Martino, Valle Imagna), 12 hanno già deliberato di conferire il loro ramo d'azienda alla nuova società e altri 6 dovrebbero deliberare nei prossimi giorni.
Isola e isolette«Nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti il panorama è sconfortante – dice Donadoni –, perché anziché un'Isola ci sono tante isolette, ognuna delle quali persegue una propria logica. In Ecoisola su 18 Comuni soci, solo 6 conferiscono il servizio di raccolta e smaltimento urbano, Linea servizi può contare su 6 Comuni e in altri 9 Comuni il servizio è svolto da privati.

Adesso c'è questa nuova realtà in campo. In generale, il quadro è complesso: ritengo si debba lavorare per ricompattare tutte le realtà dell'Isola. Solo in questo modo si potrà fare economia di scala, con vantaggi non solo economici». Per la serie: più siamo, migliori tariffe spuntiamo. È così arrivata la proposta del tavolo di lavoro per stabilire una strategia unitaria e migliorare le tariffe: «Al tavolo potrebbero stare il presidente di Linea Servizi, di Ecoisola e 5 sindaci».
Tavolo di lavoroSono seguiti molti altri interventi, poi è stata messa nero su bianco la proposta di avviare un tavolo di confronto per uscire finalmente dalla frammentazione. Al tavolo dovrebbero sedere Giacomo Rota di Ecoisola, Livio Mazzola di Unica/Linea servizi e i sindaci Diego Locatelli (Brembate Sopra), Valerio Baraldi (Ponte San Pietro), Eugenio Bolognini (Sotto il Monte) e Cristiano Esposito (Capriate). Silvano Donadoni coordinerà i lavori.

Remo Traina - L'Eco di Bergamo -Martedì 27 Settembre 2011 PROVINCIA, pagina 40