giovedì 19 dicembre 2013

L’Isola alla difesa di Hidrogest

 
 

Caro-acqua: la battaglia dilaga
 
Alla vigilia del Consiglio provinciale di stamattina, venerdì 20 dicembre, su Uniacque la protesta contro il caro acqua contagia anche l’Isola. A mobilitarsi contro gli aumenti della tariffa (dal 1° gennaio 2014, ma con valore retroattivo su tutto il 2013) da 0,98 euro a 1.077 euro al metro cubo sono dodici circoli del Pd (compresi quelli della Bassa Valle Imagna e della Valle San Martino). In particolare la battaglia è per la difesa dell’autonomia gestionale di Hidrogest, la società che serve 30 Comuni e 142 mila utenti, coprendo un’area che va da Capriate a Torre de’ Busi.

«L’aumento della bolletta - spiegano Raffaello Teani e Marco Donadoni, esponenti del Pd locale - è dovuto all’indebitamento di Uniacque presso banche e fornitori per oltre 83 milioni di euro. Questo debito - in caso di acquisizione - verrebbe scaricato su Hidrogest (e sui cittadini dell’Isola), società in attivo e a norma con le leggi europee sugli impianti. Hidrogest ha lavorato in questi anni per mantenere il livello di efficienza e di conformità, investendo più di 50 milioni di euro in impianti per depuratori in modo costante e continuativo, a differenza di Uniacque, che si trova a dover aumentare la propria tariffa, con la possibilità di ingenti sanzioni per mancato adeguamento normativo degli impianti».

Dopo aver presentato una mozione in tutti i Comuni del territorio («Respinte dalle amministrazioni leghiste, senza una motivazione ma solo per un ordine di scuderia, che è una grave mancanza di rispetto nei confronti dell’interesse dei cittadini», sostengono i democratici), ora il Pd partirà con una campagna informativa a tappeto, con manifesti e volantini che mettono a confronto due bicchieri - quello con i «numeri» di Hidrogest e quello con i «numeri» di Uniacque» - domandando provocatoriamente: «E tu, da quale bicchiere berresti?».

L'Eco di Bergamo - 20 dicembre 2013 Cronaca