giovedì 7 gennaio 2016

Ponte San Pietro, alta tensione in vista delle elezioni



I comitati: su la guardia
Verso le amministrative. Lega commissariata e divisa.
Continua il gelo tra lista della Reduzzi e il Pd.
I gruppi di cittadini: «Basta amministratori funamboli»

Si scalda il clima a Ponte San Pietro in vista delle prossime elezioni amministrative.

Se Lega e centrosinistra sembrano in alto mare nella ricerca del candidato sindaco, i comitati civici alzano la guardia, soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale che ha visto adottati (con i soli voti favorevoli della maggioranza lumbard) il piano attuativo del centro di interscambio e la variante generale al Piano di governo del territorio, con nuove edificazioni.

 I partiti e i movimenti politici del territorio stanno attraversando tensioni interne. La Lega, commissariata a Ponte, è spaccata tra i sostenitori dell’attuale vicesindaco Marzio Zirafa e quelli del sindaco uscente Valerio

Baraldi. La segreteria provinciale ha già fatto sapere che non ci sono i tempi tecnici per trovare un nuovo segretario di sezione che gestisca la fase elettorale. A gennaio, quindi, bisognerà evitare una spaccatura fratricida. Non va meglio sul fronte opposto, dove non corre buon sangue tra la lista «Ponte per cittadini protagonisti» - che vede capogruppo l’ex sindaco Giuliana Reduzzi, tesserata Pd - e il circolo locale del partito guidato da Pierluigi Toccagni.

Sul sito della lista civica non mancano le frecciatine. Sull’home page si legge: «Pierluigi Toccagni, prendendo le distanze dalla nostra lista, ha affermato che Giuliana Reduzzi e Luigi Togni non sono consiglieri del Pd: per qualche istante abbiamo temuto il contrario. I consiglieri Reduzzi e Togni votano in Consiglio in ossequio a quanto discusso e approvato in assemblea di lista e non secondo quanto stabilito in altri consessi politici».

 Per capire l’aria che tira, basta poi citare la frase che qualcuno negli ambienti dem si è lasciato sfuggire: «A Ponte siamo messi peggio che a Treviglio», dove è nota la situazione travagliata del Pd.

I comitati civici

Osservatori della situazione restano i tre comitati civici di Ponte San Pietro (Altra Ponte, L’Isolotto e Gruppo amici dell’Isolotto) che godono del sostegno delle associazioni Fai, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e forum

«Salviamo il paesaggio». In una nota Carlo Sangalli, del comitato civico Altra Ponte, mette in evidenza come «le ultime tre quattro amministrazioni abbiano rinunciato a fare ogni sforzo per mantenere un certo grado di attrattività, a fare rimanere Ponte di un certo livello. Ormai è tutto degradato e abbandonato ».

Il «focus» è soprattutto sul consumo del suolo e l’incentivazione della grande distribuzione, temi appunto al centro dell’ultimo Consiglio comunale, durante il quale è stato adottato il piano del nuovo polo di interscambio (che prevede 10  mila metri quadri commerciali, frazionati in più unità), progetto che ha attraversato almeno due Giunte.

Nel documento Sangalli fa notare come dalla periferia di Bergamo a Mapello (e oltre) ci sia già una congestione di centri commerciali - «che stanno soppiantando i negozi di vicinato» - stigmatizzando i meccanismi che portano le amministrazioni a fare queste scelte. «Chiudono gli occhi, più o meno colpevolmente, davanti al proliferare di edificazioni del tutto prive di ragioni commerciali. Il tutto per avere in cambio opere pubbliche che vengono valutate due tre volte il loro valore reale.
 
Naturalmentedi ciò ci si rende conto solo dopo qualche anno, quando le si vedono malmesse e bisognose di manutenzioni robuste». Da qui la critica dei «salti acrobatici di certi amministratori- funamboli», con la contraddittorietà degli obiettivi di tutela del territorio e dell’ambiente che sbandierano, consentendo invece la cementificazione delle ultime aree verdi o coltivate rimaste».

BENEDETTA RAVIZZA
L'Eco di Bergamo 7 gennaio 2016