giovedì 6 ottobre 2011

Musica e danza sabato a Ponte nel ricordo di Temi Reduzzi

Temi Reduzzi, musicista e compositore di Ponte San Pietro

Un concerto dedicato al musicista e compositore di Ponte San Pietro Temi Reduzzi, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa. I familiari, insieme ad un gruppo di amici ed ex componenti della sua orchestra, hanno organizzato «Ciao Temi», uno spettacolo musicale che si terrà sabato 8 ottobre (alle 20,45) al cinema San Pietro di Ponte San Pietro.

Alla serata, che sarà presentata da Fabrizia Fassi, parteciperanno: l'orchestra Reduzzi, Still Crazy, il corpo di ballo della scuola Open Dance Studio, Alex Pandini, Christian Invernizzi, Osvaldo Ardenghi, Silver, già protagonista a X-Factor, e Pietro Ghislandi.

Temi Reduzzi morì il giorno di Ferragosto all'età di 51 anni. Ultimo di cinque fratelli, fra cui Giuliana, ex parlamentare ed ex sindaco di Ponte San Pietro, aveva cominciato fin da ragazzo ad interessarsi di musica ed in particolare di complessi musicali.

Aveva iniziato con il complesso «Gli Squali», per poi fondare una sua orchestra, la «Temi Reduzzi». Aveva scritto canzoni ed anche tutte le musiche dell'opera pop Paciana Story e proprio recentemente, alla Fiera del disco di Verona, è stato riproposto un cd con l'intera opera.

Di temperamento cordiale, Temi Reduzzi era felice di partecipare come ospite fisso - e lo fece per molti anni - alle manifestazioni organizzate da L'Eco di Bergamo nell'ambito delle «Giornate della Buona Stampa».

L'Eco di Bergamo - 6 ottobre 2011 Cultura e Spettacoli

martedì 4 ottobre 2011

Pianificato il futuro dell'ex Indesit



Il 4 ottobre è stato sottoscritto l'accordo per la reindustrializzazione dell'ex Indesit, con modi e tempi del trasferimento-
ristrutturazione-realizzazione degli impianti e del ricollocamento dei dipendenti.

Martedì 4 ottobre ad Albano Sant’Alessandro è stato sottoscritto l’accordo con la società Effeggi Pallets per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Indesit di Brembate di Sopra, definendo con precisione tutti gli aspetti dell’importante processo. In particolare vengono indicati i tempi e gli investimenti di realizzazione del trasferimento (che dovrebbe svolgersi entro gennaio 2012), della ristrutturazione (che verrà avviata entro marzo 2012) e della realizzazione degli impianti produttivi, dando corpo così al futuro piano industriale, descrivendo la tipologie di attività e produzioni.

Il piano occupazionale prevede che i primi lavoratori dell’ex Indesit verranno inseriti entro il 31 dicembre 2012, mentre per raggiungere quota 50 bisognerà aspettare un ulteriore anno. Infine, 30 unità produttiva saranno subordinate all'andamento societario, ma rimarranno vincolanti per tutto il periodo in cui permarranno lavoratori dell’ex Indesit non ricollocati.

Nel processo di ricollocazione verranno rispettati aspetti di pari opportunità tra uomini e donne, nonché la dovuta attenzione alle categorie protette. La Effegi Pallets assicura anche inserimenti di personale a tempo ridotto. E' inoltre previsto un piano di formazione professionale da presentare alla Provincia/Regione al fine di ottenere il relativo finanziamento. In accordo con quanto stabilito il 21 dicembre dello scorso anno, verrà applicato il contratto del Legno e verrà garantita un' offerta lavorativa con conseguente profilo professionale e retributivo. L'azienda metterà a disposizione
un apposito locale per il consumo del pranzo e valuterà l'implementazione di un servizio mensa adeguato.

Previsti momenti di verifica sugli aspetti retributivi e occupazionali. “ Con questo accordo” dice Ferdinando Uliano segretario generale FIM-CISL Bergamo “abbiamo definito e precisato tutti gli aspetti e gli impegni per garantire che il processo di reindustrializzazioni si concretizzi nel migliore dei modi possibili, garantendo una continuità industriale di una nuova realtà produttiva e risponda positivamente ad un reale processo di rioccupazione.

Le condizioni con Effeggi Pallets ci sono tutte e sono state definite, ora è necessario che enti istituzionali diano tutte le autorizzazioni, evitando intoppi burocratici, che potrebbero causare dei ritardi e il prezzo lo pagherebbero solamente i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione che devono essere ricollocati”.

BergamoNews - Martedi 4 Ottobre 2011