sabato 5 marzo 2011

Gli “Amministratori visti dall’Indiscreto

A Ponte San Pietro è stato recentemente presentato il nuovo PRG al quale sono seguite le “Osservazioni” da parte di cittadini e Associazioni del territorio.
Quanto siano state tenute in considerazione tali osservazioni è direttamente collegato alla situazione politica e “partitica”  della zona.
Le osservazioni hanno origini estremamente diverse:
1)      Comitato Altra Ponte – Cittadini non collegati ad alcun partito ma di orientamento Sinistra-Centro
2)      Comitato Ghiaie – Cittadini non collegati, presumibilmente, ad alcun Partito ma di orientamento centro-sinistra
3)      Comitato Locate – Cittadini non collegati ad alcun Partito ma di orientamento centro-destra
4)      Coldiretti PSP – Organizzazione tipicamente centrista con buoni  rapporti con la Lega Nord
5)      Lega Nord

(Nota: Il testo delle “Osservazioni” è visibile sulla pagina http://ilblogdiponte.blogspot.com/p/osservazioni-sul-prg-di-ponte/ )

Come si può  notare, alla lista mancano almeno due voci riferibili ad altrettante aree politiche:
A)     Il PD
B)      Il PDL e la UDC.

Per quanto attiene il PDL, la causa è presto detta: il grande sponsor di tutte queste operazioni immobiliari è l’Ing. Antonio Sala, ex Vicesindaco di Pozzi e di Reduzzi, attuale esponente dell’UDC, che preme perché il PDL lo candidi a futuro Sindaco.  L’UDC è troppo scarsa, elettoralmente, per garantire una qualche possibile elezione.

Il PD è PARALIZZATO sulle posizioni dell’attuale sindaca  Reduzzi e indiscrezioni riferiscono  che il Coordinatore del Circolo si è dimesso.
E’ altrettanto presumibile  che nei candidati per il prossimo sindaco si possa trovare  anche il nome di Giacomo Rota, già due volte Sindaco ed attuale Vicesindaco di Brembate di sopra, socio e sodale dell’Ing. Sala, lieto di scompaginare la candidatura leghista a Ponte.
Sempre da “indiscrezioni” , abbastanza confermate dai tam tam locali, fanno pensare che i giochi siano in corso e non si esclude che la decisione della signora Reduzzi a ricandidarsi per la lista civica, con la quale è stata eletta a suo tempo, sia direttamente collegata ad una sua partecipazione “ ad escludendum”  alla lista che l'UDC stà cercando di approntare con un nome arcinoto edi rilievo.

Nel frattempo il PRG e le sue osservazioni stanno ben accuditi nei cassetti dell’Amministrazione, in attesa di tempi migliori e più favorevoli ad un colpo di mano. Ricordiamo che la Regione ha prorogato la scadenza dell’approvazione dei Piani alla fine del 2011, in tempo per permettere l’insediamento delle nuove amministrazioni elette nella prossima primavera.
Casualità o opportunità meditata ? 

Gallicus

giovedì 3 marzo 2011

Voto a maggio. Arriva la cura dimagrante per 37 Comuni

Treviglio il più grande. Cinque anticipano causa crisi. Al voto anche il comune di Ponte San Pietro
Debutta la norma taglia-poltrone: posti -20%
Fissata la data. Chiamata alle urne per il 15 e il 16

Deciso: per i 1.310 Comuni italiani – tra cui 37 bergamaschi e 229 lombardi – che nel 2011 rinnovano il sindaco e i Consigli comunali, l'appuntamento con le urne è fissato per domenica 15 e lunedì 16 maggio. Due settimane dopo, a fine maggio, si terranno gli eventuali ballottaggi nei Comuni con più di 15 mila abitanti. Una possibilità che in provincia di Bergamo interessa soltanto Treviglio. Caravaggio invece, pur superando con i suoi circa 16.300 abitanti la soglia prevista per il ballottaggio, manterrà per queste amministrative il turno unico, poiché per lo Stato è valido l'ultimo censimento, quello del 2001, quando la popolazione del paese della Bassa si aggirava intorno alle 14 mila anime.

Cura dimagrante
I Comuni che vanno al voto in questa tornata saranno tra l'altro i primi a fare i conti con la norma «taglia-poltrone» introdotta dal codice delle autonomie e poi dalla legge finanziaria 2010 con l'obiettivo di ridurre i costi della politica. I Consigli comunali (e provinciali: sono 11 in Italia quelli che vanno al rinnovo) che usciranno dalle urne risulteranno infatti assottigliati del 20% rispetto alla composizione attuale. Quindi, per esempio, i Comuni più piccoli (sotto i tremila abitanti) vedranno i posti in aula scendere da 12 a 9. Se la popolazione è tra le 3.001 e le diecimila persone i consiglieri saranno 12 e non 16, mentre da 10 a 30 mila si scende da 20 a 16. E così via.

Urne per 37 Comuni
Oltre ai già citati Treviglio (attualmente guidato da Ariella Borghi, Pd) e Caravaggio (sindaco uscente il leghista Giuseppe Prevedini), ad andare al voto nella Bergamasca saranno altri 35 Comuni, dove si stanno definendo alleanze e candidature. Sul fronte delle dimensioni, il quartetto dei paesi più grandi chiamati alle urne è completato da Ponte San Pietro (uscente Giuliana Reduzzi, con una civica di centrosinistra) e Cologno al Serio (dove governa il Carroccio, con il primo cittadino Roberto Legramanti). Tra i più piccoli citiamo invece Oltressenda Alta (186 abitanti, uscente Gianmaria Tomasoni), Cornalba (300, sindaco Laura Bianchi) e Parzanica (368, con Battista Cristinelli).
Vari i Comuni al voto nelle valli. In Valle Seriana tocca a Gromo (l'attuale primo cittadino è Luigi Santus), Gorno (Giampietro Calegari) e Valbondione (uscente Benvenuto Morandi), oltre alla già citata Oltressenda Alta. C'è poi Castione della Presolana, dove il sindaco, Vittorio Vanzan, ha lasciato l'incarico a marzo dell'anno scorso. Voto in anticipo ad Ardesio, dove in autunno è caduta l'amministrazione capitanata dal reporter Giorgio Fornoni.
In Valle di Scalve urne aperte a Vilminore, per scegliere il successore di Giovanni Toninelli, mentre nelle valli Brembana e Imagna gli elettori sono chiamati a pronunciarsi a Bedulita, dove sta per terminare il suo secondo mandato Roberto Facchinetti; Cornalba, sindaco è Laura Bianchi; San Pellegrino, dal 2006 guidata da Gianluigi Scanzi; Valnegra, con Rosanna Donati. Primo mandato al termine anche per Ivo Sauro Manzoni (Sant'Omobono) e Ruggero Persico (Strozza), mentre conclude il secondo incarico Caterina Vanoli (Valsecca). Si vota pure a San Giovanni Bianco, commissariato dopo che la maggioranza leghista ha lasciato a fine aprile.

Sindaci che vanno e che restano
Cambiando zona, commissariato da dicembre è anche il Comune di Urgnano, dopo la caduta della Giunta di centrodestra del sindaco Venceslao Testa. Al voto pure Costa Volpino: il sindaco Laura Cavalieri si è dimessa a ottobre dello scorso anno per contrasti interni alla maggioranza. Urne prima del previsto a Bottanuco, a causa delle condizioni di salute del sindaco Angelo Locatelli. Il viaggio di avvicinamento alle amministrative prosegue con Chiuduno (guidato dal 2006 da Mauro Cinquini), Palazzago (primo cittadino Umberto Bosc), Predore (Lorenzo Girelli), Palosco (Massimo Pinetti), Calcinate (Flaminio Tisi), San Paolo d'Argon (Elena Pezzoli), Medolago (Luisa Fontana) e Solza (Maria Carla Rocca). Tutti concludono il primo incarico. Non rieleggibili sono invece Agostino Zanotti (Torre Pallavicina), Giuseppe Cecchi (Pumenengo), Giovanni Bacis (Verdellino) e Bruno Tassetti (Almè). Scadenza vicina pure per alcuni sindaci «storici» come Alfredo Mossali (Adrara San Rocco), e Pierluigi De Vita (Fornovo San Giovanni). Entrambi possono ricandidarsi.

Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo - Venerdì 04 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 36

mercoledì 2 marzo 2011

Lettera aperta agli Amici di Ponte San Pietro e dell’Isola

Non sono un residente della vostra  bellissima zona, non ho interessi economici e tantomeno personali. Sono semplicemente un bergamasco che ha a cuore l’ambiente, l’ecologia sostenibile e la salute dei miei conterranei.

I livelli di “occupazione” delle aree verdi e agricole sono arrivati al limite della sostenibilità ambientale; la cementificazione  e l’urbanizzazione dei nostri Comuni incide notevolmente sulla qualità della vita e della salute dei cittadini.

Le Pubbliche Amministrazioni, ad ogni livello, con miopia e poca lungimiranza per i nostri figli e nipoti, guardano troppo e impropriamente solo al ritorno “economico” immediato nelle loro “casse” impoverite da restrizioni governative, evitando in tal modo di dover approvare “tagli” ai servizi ma, di fatto, creando altre necessità e “debiti” che in prospettiva ricadranno sulle spalle ( e nelle tasche ) dei cittadini.

Sono convinto che il disagio che questa situazione sta creando non passi inosservata anche a molti di voi che seguite su Facebook le notizie ed i commenti pubblicati.

Ritengo che l’Informazione ( con la I maiuscola ) sia il miglior veicolo per rendere consapevole la popolazione di ciò che avviene nel nostro Paese, nella nostra Regione e nei nostri Comuni.
“Informazione”  e “Commenti”, significa far rinascere  la “piazza” dove ciascuno parla,  discute e si confronta  con gli altri cittadini.

Ma anche Facebook in certe occasioni e per  certi argomenti è dispersivo e generalista; ecco perché ho pensato ad un “Blog” specifico che oltre a riportare le notizie della zona, possa anche ospitare i vostri commenti,  le vostre idee e osservazioni.

Questo “progetto”, avviato anche per altre Comunità della nostra provincia ha ricevuto un notevole consenso ( sul Blog  http://concablog.blogspot.com/ si hanno mediamente 1500 visite mensili e numerosi commenti ), per tale motivo ritengo che ciò possa essere di sprone anche per gli abitanti di Ponte San Pietro e dell’Isola bergamasca per partecipare in modo costruttivo e, permettetemi il termine, con pochissima fatica alla vita politica e amministrativa del vostro ambito territoriale.

Per questi motivi vi aspetto sul Blog  http://ilblogdiponte.blogspot.com/  con i vostri commenti che, vi posso assicurare, saranno pubblicati senza alcuna censura salvo il rispetto delle “persone”. I vostri post potranno essere firmati con pseudonimo oppure “anonimi”  per il rispetto della “privacy”  e potranno essere inoltrati tramite l’icona in fondo all’articolo a cui si riferiscono. Un modo semplice per far sentire la vostra voce.

Vi ringrazio per l’attenzione e buona continuazione

Gallicus

martedì 1 marzo 2011

Il cemento mangia 12 milioni di verde


Sono i metri quadri persi in pianura negli ultimi cinque anni. In tutto, rimasti 72 mila ettari coltivabili
Le associazioni: per difenderli da Pgt troppo «aggressivi» serve definire gli ambiti strategici agricoli

La superficie agricola effettivamente coltivabile in Bergamasca si è ridotta a 72 mila ettari. In cinque anni (dal 2005 al 2010) il cemento si è mangiato quasi 3 mila ettari, oltre 1.200 dei quali in pianura (si è passati da 25.480 a 24.220 ettari). Il che significa 12 milioni di metri quadri di verde in meno. Non va meglio in collina (da 17.340 a 16.460 ettari; -880 ettari) e in montagna (da 32.520 a 31.950 ettari; -570).

I dati li fornisce l'Abia (Associazione bergamasca imprese agromeccaniche), elaborandoli su base Dusaf-Regione Lombardia. Il suo presidente, Leonardo Bolis, lancia l'allarme: «La superficie agricola effettivamente coltivabile nella nostra provincia ha subito negli anni un processo di progressiva contrazione. Se non vogliamo rischiare di pregiudicare irrimediabilmente il futuro del nostro settore primario, premiamo perché la Provincia definisca al più presto gli ambiti agricoli strategici».

La Pianificazione
La Regione, infatti, ha appena spostato più in là il termine ultimo per l'approvazione dei Pgt (Piani di governo del territorio), con cui molti Comuni sono ancora alle prese (nella Bergamasca è pronto solo il 29% degli enti). Ma un altro punto (oltre al ritardo) è che a essere incerto è ancora il quadro sovraccomunale, quello del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), cui mancano diversi piani settoriali, a partire dalla definizione degli ambiti agricoli strategici, ovvero dei terreni rurali da preservare a ogni costo. Questione annosa, che si trascina almeno dal 2004, anno in cui il Ptcp fu approvato dal Consiglio di via Tasso.
«Il timore – interviene Bolis – è che il processo di definizione istituzionale degli ambiti agricoli strategici che, secondo la legge regionale 12 del 2005, dovrebbe consentire alle amministrazioni provinciali di preservare una certa quota di territorio per usi esclusivamente agricoli, venga attuato troppo tardi, permettendo a molti Comuni di attuare Pgt eccessivamente indulgenti verso grandi progetti di edificazione a fini residenziali o produttivi».
 
Gli ambiti strategici
La normativa regionale, infatti, prevede che le Province definiscano le parti del territorio che in futuro dovranno restare agricole e non potranno essere destinate a nessun altro uso nell'ambito dei Pgt adottati dai Comuni. In particolare, il Ptcp deve individuare gli ambiti strategici destinati all'attività agricola, dettando specifiche norme di valorizzazione, uso e tutela. «Partendo – fa notare Bolis – dal riconoscimento della "multifunzionalità" dello spazio rurale e della sua importanza sotto molteplici punti di vista, da quello economico e produttivo, a quello ambientale e naturalistico».

In gioco le coltivazioni
La partita che si sta per giocare è quindi di cruciale importanza per il futuro del settore primario e, conseguentemente per quello agromeccanico. «Si tratta di stabilire ora – precisa Bolis – quali terreni saranno stabilmente dedicati alle diverse forme di coltivazione e quali potranno essere oggetto di trasformazione urbanistica a fini industriali, commerciali o residenziali».

Spazi agricoli da salvare
«È l'occasione per porre un freno alla scomparsa di molte aree rurali – aggiunge Bolis –. Ma per aspirare ad avere un settore primario vitale ed efficiente dobbiamo poter fare un ragionamento serio sulla disponibilità complessiva di superficie agricola utile nel prossimo decennio. Un'agricoltura professionale e sostenibile deve poter pianificare a medio e lungo termine, per dare vita a piani pluriennali di coltivazione, condivisi dai vari attori che operano in ambito rurale».
Benedetta Ravizza - L'Eco di Bergamo - Mercoledì 02 Marzo 2011 CRONACA, pagina 28

domenica 27 febbraio 2011

Uomini e bestie


Quando accadono questi tragici episodi, il "gergo" comune li identifica come "fatti bestiali". ciò non corrisponde alla verità.
Le bestie, gli animali, uccidono le loro prede solo per un istinto di sopravvivenza, per la continuità della loro spece, mai per odio, per lussuria, libidine, possesso.
Gli animali difendono il loro territorio, la loro progenie, il diritto a continuare la loro esistenza e trasmetterla ai loro "eredi".

L'uomo, al contrario, uccide per esaudire i suoi più abbietti istinti, per soddisfare le sue passioni, per avere ciò che ossessionatamente desidera.
Molti addebitano questi "istinti" non repressi ad una mancanza di "cultura"; anche questa giustificazione mi pare superficiale quando assistiamo a misfatti compiuti da persone con gradi d'istruzione e di cultura elevati e, teoricamente, sufficienti per essre in grado di distinguere il "bene dal male".
Anche la "religiosità" di un individuo non basta per renderlo "immune". Abbiamo avuto esempi non solo nell'arco della  storia dell'umanità ma anche in epoca contemporanea.

Non "offendiamo" le bestie, sono di gran lunga migliori del genere umano.
Dobbiamo avere il coraggio di considerarci l'unica specie animale che non rispetta i propri simili.
Gli inrusi su questa terra siamo noi !

Gallicus