domenica 27 febbraio 2011

Uomini e bestie


Quando accadono questi tragici episodi, il "gergo" comune li identifica come "fatti bestiali". ciò non corrisponde alla verità.
Le bestie, gli animali, uccidono le loro prede solo per un istinto di sopravvivenza, per la continuità della loro spece, mai per odio, per lussuria, libidine, possesso.
Gli animali difendono il loro territorio, la loro progenie, il diritto a continuare la loro esistenza e trasmetterla ai loro "eredi".

L'uomo, al contrario, uccide per esaudire i suoi più abbietti istinti, per soddisfare le sue passioni, per avere ciò che ossessionatamente desidera.
Molti addebitano questi "istinti" non repressi ad una mancanza di "cultura"; anche questa giustificazione mi pare superficiale quando assistiamo a misfatti compiuti da persone con gradi d'istruzione e di cultura elevati e, teoricamente, sufficienti per essre in grado di distinguere il "bene dal male".
Anche la "religiosità" di un individuo non basta per renderlo "immune". Abbiamo avuto esempi non solo nell'arco della  storia dell'umanità ma anche in epoca contemporanea.

Non "offendiamo" le bestie, sono di gran lunga migliori del genere umano.
Dobbiamo avere il coraggio di considerarci l'unica specie animale che non rispetta i propri simili.
Gli inrusi su questa terra siamo noi !

Gallicus

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