Il Territorio



Il Comitato Civico Altra Ponte è nato nel 2008 per sensibilizzare l’opinione pubblica su alcuni progetti, ritenuti estremamente negativi per il futuro di Ponte San Pietro e dei suoi abitanti, che l’Amministrazione comunale, retta dai rappresentanti della lista civica “Dalla parte del cittadino”, intende realizzare.
In questi mesi il Comitato Civico ha organizzato alcune assemblee pubbliche per illustrare ai cittadini tutti gli aspetti nascosti e sottovalutati di questi progetti, ha raccolto quasi duemila firme, 863 delle quali di soli residenti nel comune, a sostegno di petizioni presentate a Sindaco, Presidente e Assessori provinciali, Presidente e Assessori Regionali, Prefetto e Parlamento Europeo, per chiederne la cancellazione e la loro sostituzione con soluzioni maggiormente conservative e con minore impatto sociale ed ambientale.
Il Comitato Civico Altra Ponte pur consapevole che la continua e progressiva riduzione dei fondi trasferiti dallo stato ai comuni ha posto questi ultimi in condizione da non poter più garantire lo stesso livello di servizi precedentemente fornito ai cittadini, considera tuttavia assurdo che i comuni siano costretti ad utilizzare le entrate per oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti, compresi gli stipendi dei dipendenti, e si chiede allarmato come potrà continuare
quando, tra pochissimo, saranno esaurite le aree edificabili.
Quando non ci sarà più un prato o un orto da sacrificare al mattone, con quali entrate copriremo le spese?
Dobbiamo intervenire ed arrestare questa spirale perversa, fermare un espansione abitativa alla quale poi non riusciamo a garantire adeguati servizi primari, anche per bloccare l’incremento di traffico e del conseguente inquinamento.
Sappiamo che non è e non sarà facile, ma ai nostri amministratori chiediamo uno sforzo, anche di fantasia se necessario, per cercare e trovare soluzioni alternative alla definitiva cementificazione.

CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI GENERALI
Prima di tutto, uno sguardo al contesto:
Ponte San Pietro, come mostra la figura a lato, era già oltre i 2000 abitanti per Km2 nell’anno 2000. Grazie ad una intensa urbanizzazione portata avanti dalle varie amministrazioni che si sono succedute da allora, ad Agosto 2009 la densità di abitanti per Km2 è arrivata a 2.450 (11.441 abitanti, “distribuiti” su ben 4,67 Km2).
Oltre alla densità di popolazione, si deve anche tener conto del fatto che i comuni confinanti, a parte Presezzo, che è in una situazione simile a quella di Ponte San Pietro, e di Mapello, che grazie ad una superficie decisamente maggiore (8,50 Km2) si colloca nella fascia tra i 501 ed i 1.000, si trovano nella fascia tra 1.001 e2.001 abitanti per Km2.
Questa situazione si riflette direttamente sulla “qualità” della vita, oltretutto con una situazione di traffico che fa da fattore moltiplicatore negativo.
 Come si può ben vedere dall’immagine della pagina precedente, ci troviamo in un’area caratterizzata da un elevatissimo grado di antropizzazione, con ampi insediamenti produttivi (con una “particolare” concentrazione di fonderie) nella quale la tutela e la conservazione delle pochissime aree verdi residue, è da considerarsi di capitale importanza.

PARCHEGGIO PER INTERSCAMBIO MODALE
Un parcheggio che agevoli l’interscambio modale tra i diversi mezzi di trasporto è certamente necessario. Si tratta di un’opera fondamentale per la lotta all’inquinamento e all’intasamento delle strade.
Proprio per queste ragioni, risulta assolutamente controproducente la realizzazione di un supermercato che:
1) Andrebbe ad incrementare a dismisura il traffico veicolare privato in zona;
2) Contribuirebbe ad alimentare la presenza di inquinanti nell’aria, in particolar modo le polveri sottili PM10 e PM2,5 dannose per la nostra salute;
3) Porterebbe ad una ulteriore chiusura di negozi del centro storico, già abbastanza oppressi dalla presenza di numerosi, troppi, supermercati e centri commerciali nel raggio di pochi chilometri;
4) Costringerebbe le persone anziane ad affidarsi ad altri per andare a fare la spesa di quanto a loro necessario quotidianamente;
5) Eliminerebbe degli importanti punti di incontro e socializzazione, quali sono storicamente i negozi di vicinato.

Il Comitato Civico Altra Ponte, considera assolutamente fuori luogo l’ipotesi di realizzare un Supermercato a ridosso della Ferrovia, esattamente nell’area già individuata da anni per la realizzazione del parcheggio di interscambio, anche perché in tal modo verrebbe impedito qualsiasi sviluppo futuro di ampliamento del parcheggio, nel momento in cui venisse realizzato il treno navetta Ponte San Pietro–Bergamo – Seriate o il Tram–Train per Almé–Bergamo.
Con l’area già occupata dal Supermercato, quale possibilità di sviluppo avrebbero mai il parcheggio e l’annesso capolinea dei Bus interurbani dell’Isola ?
Si stà parlando di un’opera, il Parcheggio per l’interscambio modale tra i diversi mezzi di trasporto, che è di assoluto interesse generale, perché i residenti di Ponte San Pietro che usano la propria
autovettura per recarsi alla stazione ferroviaria, crediamo che siano veramente pochi, mentre
invece sarebbe utilissima per i residenti dei paesi circostanti (Presezzo, Brembate di Sopra, Bonate Sopra, Bonate sotto, Mozzo e Curno solo per citare quelli attorno a Ponte San Pietro) che non dispongono di collegamento ferroviario e devono utilizzare il treno per recarsi quotidianamente in direzione di Bergamo, Lecco o Milano, per ragioni di studio o di lavoro.
Per questa ragione, proprio perché si tratta di un’opera di reale e totale interesse sovracomunale, chiediamo che la partecipazione finanziaria di Regione e Provincia sia tale da consentire di realizzarla senza il concorso di privati che, necessariamente, lo farebbero solo per fare affari e realizzare profitti, a scapito della salute dei cittadini.
In ogni caso, se proprio il Comune desidera partecipare alla spesa, ricordiamo che è sempre inevasa, in attesa di risposta, la proposta di Virgilio di realizzare un ampliamento del Centro Commerciale già in costruzione nel Comune di Mapello.
Per questo ampliamento, senza alcuna trattativa preventiva, Virgilio aveva offerto 2.000.000,00 di Euro, elevabili a 4.000.000,00 nel caso in cui il Comune avesse voluto realizzare il Parcheggio di Interscambio Modale senza l’intervento di privati.
Oltre a ciò, Virgilio si impegnava a ricollocare i lavoratori licenziati dalla ex-Legler. Il tutto, è bene ricordarlo nuovamente, offerto senza alcuna trattativa migliorativa.
Oltre a ciò, lo scorso mese di Ottobre, l’Amministrazione ha chiesto un finanziamento di 2.500.000,00 Euro alla Regione Lombardia, proprio per la realizzazione del Parcheggio di Interscambio Modale, che è stato concesso. 
Immaginando che tale finanziamento venga concesso, sempre in considerazione dell’importanza sovracomunale dell’opera, i fondi disponibili ammonterebbero ad un importo certamente non
simbolico e, con un ulteriore contributo della Provincia, si potrebbe tranquillamente realizzare l’opera.
Riepilogando, ecco le ragioni di contrarietà a questo progetto:
1) E’ assodata la necessità, più che utilità, della realizzazione di un Parcheggio di Interscambio Modale;
2) Sono certi i danni all’ambiente ed alla vivibilità dei cittadini a causa della realizzazione di un Supermercato;
3) Sono molto probabili ulteriori danni al piccolo commercio locale, con effetti deleteri anche sulla socialità delle persone anziane, 4. Potrebbe risultare un colpo decisivo alla sopravvivenza della Cooperativa Legler, realtà presente sul territorio da quasi 110 anni, ormai senza più alcun legame con l’omonima industria tessile, realtà cooperativistica con una base sociale, composta di oltre 18.000 soci, moltissimi dei quali residenti proprio a Ponte San Pietro.

ISOLOTTO: PARCO O VILLAGGIO RESIDENZIALE ?
Nel Comune di Ponte San Pietro, c’èuna zona conosciuta come Isolotto, zona che, per anni, è stata quasi abbandonata a sé stessa, degradata dalla frequentazione di soggetti dediti alla esecuzione pubblica di atti osceni, ed altri, ben più pericolosi, quali tossicodipendenti e spacciatori.
La messa in opera, alcuni anni fa, di una sbarra che consentisse il passaggio solo ai proprietari delle
aree, ha fortemente ridotto la presenza di spacciatori, anche se non è valsa ad eliminarli completamente.
Le forze dell’ordine, di norma, non si inoltrano all’interno dell’area, e questo stato di cose viene vissuto da molti cittadini di Ponte San Pietro come se fossero privati di qualcosa di proprio.
Nel corso dei decenni, sia per intervento umano che a causa delle ripetute piene del fiume, l’Isolotto cambiò forma e, nella parte nord, verso il paese, fu unito alla terraferma, trasformandosi quindi, in una
grossa penisola con il fiume Brembo da un lato ed il torrente Quisa dall’altro. Negli ultimi decenni, quelli di fine secolo, sono stati rinforzati e consolidati gli argini, per evitare l’erosione causata dalle piene del
fiume, e l’Isolotto ha assunto l’attuale aspetto.
Oggi si tratta di un’area di circa 12 ettari di superficie, per buona parte boschiva con qualche zona a pascolo e coltivata da una locale azienda agricola a conduzione familiare. Anche se quasi interamente di proprietà, l’area potrebbe fungere da progetto integrato tra le necessità della popolazione e dei residenti dell’area, svolgendo peraltro la funzione di parco locale situato, infatti, a poche centinaia di metri dal centro storico del paese è facilmente raggiungibile a piedi od in bicicletta e potenzialmente fruibile per la popolazione, per le associazioni e le agenzie educative dei ragazzi, divenendo possibile luogo di ristoro e di attività fisica, con possibilità di sviluppo di molti altri progetti di utilizzo.
Su questa linea dalla sua costituzione, il Comitato Civico Altra Ponte si batte per la difesa e la tutela dell'Isolotto, la cui entrata nell’ambito dell’esistente PLIS del basso corso del fiume Brembo sarebbe solo il primo di una serie di passi volta a tutelarne l'integrità naturalistica, arrestando l'intenzione di proprietà e Amministrazione di Ponte San Pietro di edificare 38 villette su di un'area, quella dell'Isolotto appunto, sulla quale gli esperti dell'orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo, hanno affermato "Il valore naturalistico del luogo è strettamente connesso alla presenza di modesti lembi di prateria arida, habitat straordinario, ricco di specie pregiate, drasticamente ridotto o scomparso nella totalità della pianura", aggiungendo poi "Possiamo affermare che l'Isolotto di Ponte San Pietro è in assoluto l'area di maggior interesse naturalistico del territorio comunale e che ogni sforzo dovrebbe essere profuso dagli organi di governo del territorio per la sua conservazione.".
L’Amministrazione Comunale vuole scegliere la via dell’acquisizione dell’area che, proprio a causa della
indisponibilità di mezzi, costringe a cercare un accordo con la proprietà che punta alla edificazione dell’area.
Noi insistiamo nel affermare che non esiste alcuna necessità, alcun obbligo di acquisire l’area. E’
importante che i cittadini sappiano che una parte dell’Isolotto è già di proprietà pubblica, del Demanio, ed è utilizzabile da sempre. E’ la parte che Legambiente, con il sostegno fattivo del nostro Comitato Civico e di tanti volontari, ha ripulito e allontanato da quel degrado che è diventato la foglia di fico dell’Amministrazione Comunale di Ponte San Pietro.
Queste sono le orchidee oggi presenti sull’Isolotto di Ponte San Pietro.
E questo è, per ora, l’Isolotto: I due campanili che si vedono, sono: a sinistra la chiesa “vecchia”, situata in via Roma, nel cuore del centro storico e, a destra,la chiesa “nuova”, edificata appena prima dell’ultima guerra mondiale.
In primo piano, un esempio delle praterie aride in cui fioriscono le orchidee.
Una bella fioritura di orchidee colo ciclamino con, sullo sfondo, cespugli fioriti e il bosco (l’unico esistente su tutto il territorio comunale).
Qui sotto, la confluenza del torrente Quisa nel fiume Brembo, ed è la punta sud dell’Isolotto.