giovedì 7 aprile 2016

L'Isolotto passa al Comune. Permuta con il proprietario



Il terreno destinato a diventare area verde pubblico. Questa sera l'approvazione in Consiglio Comunale

E' convocato per oggi alle 19 il Consiglio Comunale a Ponte San Pietro. Quattordici i punti all'ordine del giorno tra i quali spicca il piano d'intervento per il polo d'interscambio sul quale i consiglieri comunali saranno chiamati a discutere le controdeduzioni alle osservazioni presentate da enti  e cittadini e l'approvazione definitiva.
 

Si entrerà poi in merito alle finanze del Comune con l'applicazione di imposte e tasse, la definizione delle tariffe della Tassa rifiuti (Tari), aliquota Tasi, Imu e l'addizionale comunale Irpef. L'approvazione del programma triennale (2016 - 2017 - 2018) delle opere pubbliche e l'elenco annuale 2016 dei lavori pubblici.

Altro argomento che verrà affrontato riguarda l'autorizzazione all'acquisto del terreno situato in località Isolotto di proprietà privata, da destinare a verde pubblico con parziale permuta di terreno di proprietà comunale sito in via Forlanini.

Se tutto andrà per il verso giusto il famoso Isolotto diventerà di proprietà del Comune.

Il Consiglio inizierà con le comunicazioni del sindaco Valerio Baraldi. Il primo cittadino elencherà le delibere di Giunta che sono state adottate riguardanti i prelievi dal fondo di riserva. All'approvazione anche il nuovo schema di convenzione di affidamento della tesoreria comunale, da metà anno 2016 a fine 2020 e l'approvazione del regolamento in materia di servizi sociale ed educativi e i criteri di compartecipazione degli utenti al costo dei servizi.

Ci sarà poi il riconoscimento di un debito fuori bilancio.

Remo Traina
L'Eco di Bergamo - 7 aprile 2026

martedì 5 aprile 2016

«Montagna di rifiuti e multe ridicole. Perché non curiamo di più il mondo?»

Foto del L'Eco di Bergamo



«Una bottiglia rotta, un preservativo usato, un cartone della pizza con ancora all’interno delle croste, un bidone di vernice con attrezzi da imbianchino, un mucchio di spazzatura bruciata».

«Volevo fare una bella passeggiata sul Brembo, dove qualche anno addietro si organizzavano pomeriggi con gli amici e barbecue, feste serali e serate con la chitarra. Ora trovo spazzatura e degrado, e non sono cartacce, è roba che la gente è venuta qui apposta a buttare usando il posto a mò di discarica. Sembra che più a nessuno interessi quella zona verde che tempo fa regalava bei momenti».

«Continuo lungo il sentiero e piano piano sembra migliorare sino a diventare un’area bella e pulita (come il lungofiume della sponda opposta). Continuo la mia camminata rilassato, scendo al fiume e faccio rimbalzare qualche sasso piatto sul letto del fiume, sorrido a chi marcia in senso opposto, chiacchiero con chi raccoglie erbe spontanee informandomi su cosa cresce in zona... ma allora mi chiedo il motivo di tanta noncuranza nel tratto iniziale del parco, non importa davvero a nessuno?

«Torno poco meno di una settimana dopo, indiavolato per lo schifo visto in precedenza, e noto contento che qualcuno ha ripulito e portato via qualcosa ma ancora la zona non è bella. Faccio qualche fotografia con il telefono, con l’intento poi di scrivere qualche riga di lamentela, di richiesta d’attenzione per un luogo che ha tanto da offrire, che potrebbe tornare a vivere come un tempo ed essere sfruttato da chi cerca un po’ di pace».

«Sto per andarmene e vedo un cartello: “Divieto di scarico materiali e rifiuti su tutto il territorio comunale. I trasgressori saranno puniti con ammenda da 103,29 a 619,75 €...”, è allora che mi sale la rabbia. La goccia finale. Leggo di multe di 3.333 € (che diventano 5.000 € se non paghi dopo pochi giorni) per aver fatto pipì in una piazzola di sosta in superstrada, di multe per chi getta mozziconi a terra da 30 a 300 €, di chi si prende da 30 a 150 € per aver gettato scontrini, fazzoletti di carta o gomme da masticare...».

«Sicuramente sarà capitato a tutti, prima o dopo, di aver gettato qualcosa a terra ma tra due mozziconi e un sacco della spazzatura c’è una bella differenza... e una pipì in piazzola di sosta... lasciamo perdere. Ciò che mi piacerebbe capire è se a qualcuno interessa la città dove viviamo senza vene ipocrite, se tutti curassimo di più il mondo dove viviamo in un modo semplice forse non ci sarebbe bisogno di gruppi di volontari per pulire le aree verdi una volta l’anno (e per fortuna che ci sono), ma la mia è soltanto una riflessione».
Charlie Capotorto

L'Eco di Bergamo - 5 aprile 2016