sabato 29 ottobre 2011

Blitz dell'Arma all'Isolotto


Sgomberati bivacchi abusivi

Alcuni bivacchi realizzati con materiali di fortuna, soprattutto cellophane e cartone, sono stati sgomberati dai carabinieri di Bergamo e Ponte San Pietro durante un blitz all'Isolotto, l'area vicina al Brembo già nota per situazioni di degrado.
Il controllo è scattato nel pomeriggio di giovedì e ha visto impegnati, accanto ai carabinieri, anche gli agenti della polizia locale di Ponte San Pietro, il comune sotto il quale ricade l'area dell'Isolotto, i tecnici del servizio ambientale dello stesso paese e i responsabili dell'Asl.
Cinque le tende rimosse: erano collocate, hanno fatto sapere ieri i militari, in una zona molto vicina all'acqua e gli utilizzatori avrebbero rischiato di essere travolti dalla corrente qualora il livello del fiume si fosse alzato nel cuore della notte.
Cinque tunisini sono stati controllati: si trovavano in zona e probabilmente sono gli utilizzatori dei bivacchi, anche se i carabinieri non li hanno trovati all'interno delle tende, che erano vuote. Tutti avevano il permesso di soggiorno per motivi umanitari, recentemente rinnovato per altri sei mesi e consegnato dopo il loro arrivo in Italia via mare in seguito ai disordini nei Paesi del Nord Africa.
Diverse decine avevano fin da subito raggiunto la Bergamasca, in particolare la zona tra Curno, Mozzo a appunto Ponte San Pietro: molti di loro avevano però dichiarato di voler raggiungere la Francia o l'Inghilterra per cercare lavoro.
Alcuni di loro avevano trovato ospitalità in alcune strutture di Bergamo e provincia. Le forze dell'ordine avevano fin da subito tenuto sotto controllo la situazione, con diversi accertamenti e sopralluoghi. Controlli che, a distanza di alcuni mesi, non sono venuti meno: all'Isolotto sono stati trovati anche dei fornelletti, dei sacchi a pelo e del materiale probabilmente recuperato in qualche piazzola ecologica della zona.
Il tutto è stato preso in consegna dal personale del Comune, che ha provveduto allo smaltimento. Analoghi controlli verranno effettuati anche nei prossimi giorni, con l'obiettivo di evitare che gli immigrati allestiscano bivacchi in una zona anche pericolosa e che si rivolgano, invece, alle strutture di accoglienza.

L'Eco di Bergamo - Sabato 29 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 42

venerdì 28 ottobre 2011

Il Blog delle "Opinioni"



Questo Blog è stato pensato e realizzato per dar modo a tutti i lettori essere informati su le varie notizie che interessano la Conca e le vallate bergamasche.
Ma sarebbe un semplice “notiziario” se non permettesse, a coloro che le leggono, di esprimere le loro opinioni.

Per questo motivo abbiamo dato la possibilità a tutti di avvalersi del diritto di espressione, come previsto dall’Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto, di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Ovviamente tale diritto non include offese che ledano l’altrui onorabilità o espressioni contrarie alla morale pubblica.
I “commenti” possono essere firmati anche con uno pseudonimo o i in modo “anonimo”, è sufficiente seguire le istruzioni riportate.

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giovedì 27 ottobre 2011

Centro Commerciale a villa Mapelli


Una precisazione. Lettera inviata a L'Eco di Bergamo il 27 ottobre 2011

Spett. Redazione de L’Eco di Bergamo,

alle pagine 34 e 35 del Vs. quotidiano, oggi in edicola, sono presenti alcuni articoli sulla situazione dei Centri Commerciali posizionati ad Ovest della Città, più o meno lungo l’asse della ex-SS 342 “Briantea”. Si tratta di articoli molto interessanti che ben rappresentano la situazione attuale. Uno di questi, quello intitolato “Piattaforma per la mobilità Dalla Regione 2,5 milioni” ci pare però un poco impreciso e, se Vorrete essere così cortesi da pubblicare questa lettera, vorremmo che ai cittadini fosse rappresentata la situazione in modo corretto e completo.
Nella parte finale dell’articolo, c’è scritto:

“Il PII era stato approvato dalla maggioranza di centrosinistra ma criticato dalle opposizioni (fra cui la Lega oggi al governo) non tanto per il polo intermodale (che resta condiviso) quanto per la sua parte commerciale. L’ipotesi di installare anche una grande distribuzione, per rendere il piano economicamente sostenibile, aveva creato anche la nascita di un comitato contrario con i piccoli commercianti.”

Che sappiamo noi, cittadini residenti a Ponte San Pietro, non esiste alcun comitato civico di cui facciano parte anche i commercianti; esiste solo il Comitato Civico Altra Ponte che, fin dalla primavera 2009, ha iniziato la sua lotta contro lo spreco di aree verdi (agricole e non) ma soprattutto, contro l’assurdo concetto che per realizzare un ampio parcheggio per l’interscambio modale (non meno di 5-600 posti e capolinea dei bus interurbani dell’Isola, posto in corrispondenza della Stazione Ferroviaria), necessario per combattere l’intasamento delle strade ed il conseguente volume di smog e polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo, fosse indispensabile realizzare una struttura che, dopo le “piccole rettifiche” apportate al PGT dalla Sig.ra Reduzzi e dalla sua maggioranza, che ha fatto sparire l’autostazione per i bus (e i pendolari che l’avrebbero utilizzata per poi prendere il treno per Lecco o Milano ringraziano) e portato la superficie commerciale coperta complessiva a circa 85.000 mc, con la presenza di un Supermercato e di vari negozi di vicinato, tutte strutture che complessivamente porteranno non meno di 20-30.000 autoveicoli alla settimana in un’area che dista, in linea d’aria, pochissime centinaia di metri dal cuore del paese.

Contro questa follia, il Comitato Civico Altra Ponte ha presentato una petizione al Sindaco, sottoscritta da circa 800 cittadini/elettori residenti a Ponte San Pietro, che è stata bellamente ignorata dagli amministratori (che poi si sono chiesti perché han perduto le elezioni).

Ora, con la nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Baraldi, si sta tentando di costruire quel rapporto di confronto corretto utile e necessario per ricercare punti condivisi sui quali collaborare in modo franco e trasparente, tutte cose impossibili fino a sei mesi fa. I commercianti, in questi anni e almeno alcuni di loro, ci hanno aiutato nel corso di alcune manifestazioni ma, purtroppo, fin’ora senza schierarsi apertamente contro la realizzazione del centro commerciale. Chissà che in futuro non possano anch’essi cambiare posizione.

Ringrazio per la cortese ospitalità e, a nome del Comitato Civico Altra Ponte, cordialmente vi saluto.
Carlo Sangalli


mercoledì 26 ottobre 2011

Ressa di market In stand-by quello di Ponte


Zona Villa Mapelli, nuove opzioni. Ok al polo intermodale
Fra Bergamo e Ambivere sette centri commerciali

Pronti, via: ex Città mercato di Bergamo-via Carducci, centro commerciale di Curno, mettiamoci anche il polo «Le Vele» nelle vicinanze, poi Esselunga Curno, polo intermodale con commerciale di Ponte San Pietro (anche se non c'è ancora), Continente, ex Losa (lavori in corso). Il viaggio nella zona ovest di Bergamo, dal capoluogo ad Ambivere, è lungo poco più di dieci chilometri. In cui una cosa è fuor di dubbio: hai l'imbarazzo della scelta, se vuoi fare la spesa. Di alimentari e non.
Negozio qui, negozio lìMuovendosi su un'unica direttrice, ovvero la Briantea, dalle porte di Bergamo all'Isola si trovano, con affaccio diretto o poco in là, qualcosa come sette poli commerciali fra già presenti, inaugurandi, in progetto. Il tutto con sostanzioso contorno (sono almeno dieci) di medie distribuzioni. Forse per questo (sommato alla crisi?) si registra oggi una battuta d'arresto (ma c'è chi la chiama pausa di riflessione) sul piano, fra i sette, ancora in fase urbanistica: il polo di Ponte San Pietro.
A Mapello il Continente è fresco d'inaugurazione, nell'area ex Losa si punta all'apertura nel 2013. È il momento di portare un grande market anche su Ponte San Pietro, area Villa Mapelli? La domanda sorge spontanea. E il progetto potrebbe cambiare pelle. Il retroscena è questo: il polo intermodale utile ai cittadini di Ponte e dell'Isola si può realizzare con tutti i crismi se un privato partecipa all'operazione. Il privato c'è, è la Sice srl, che ha presentato una contropartita, cioè l'area
commerciale al confine con la ferrovia. In zona si prevede anche un supermercato, pare Esselunga.

Pare, perché conferme ufficiali non ne sono mai arrivate, comprendeva, al passato, perché il marchio che aveva mostrato interesse avrebbe fatto sapere di non essere più della partita.
Nonostante la tegola, il progetto resta in piedi: gli enti pubblici tengono molto al polo intermodale, cui hanno riservato anche fondi. Il costruttore ha acquisito le aree e ottenuto le autorizzazioni (voluto dall'amministrazione di Giuliana Reduzzi, il comparto ha l'ok di Provincia e Regione a fine 2009). Si tratta quindi di trovare nuovi contenuti alla parte non pubblica.

Le trattative e i sondaggi sarebbero in corso: urbanisticamente l'insediamento «di supporto» resta commerciale, ma non si escludono trasformazioni. Il costruttore non commenta, dal Comune l'assessore all'Urbanistica Marco Baggi spiega: «Stiamo avviando la procedura di revisione del Piano di governo del territorio varato dalla precedente amministrazione (il centrosinistra ha passato il testimone alla Lega di Valerio Baraldi a maggio, ndr).

Ci sono punti che non concordano con il nostro programma. Visto il lavoro in corso, la destinazione della zona vicina al polo intermodale, oggi commerciale, potrebbe essere modificata. Ovviamente in accordo con l'operatore».

Ventaglio di opzioniGli enti pubblici si dicono disponibili a variare la destinazione: le ipotesi vanno dal polo produttivo tecnologico (un mini Kilometro Rosso con spazi artigianali di alto livello), alla destinazione culturale, a impianti sportivi al coperto. Questo perché nel polo intermodale il Comune crede: «Migliorerebbe la mobilità di Ponte e dell'Isola. La Regione ha stanziato fondi, è importante anche la collaborazione del privato».
Per l'area d'interscambio 2,5 milioni sono accantonati dal Pirellone, altri fondi per opere collegate, devono arrivare come standard dall'operazione privata. Bisogna tener presente che i parcheggi e le pensiline dei bus nelle intenzioni sono collegati alla ferrovia da strutture e passerelle legate all'ala (ora) commerciale. «Senza quelle, resterebbe un parcheggio lì in mezzo al campo...», chiosa l'assessore. Quindi è importante la sinergia.

Ressa di marketDalla Regione – dove è in fase di analisi l'accordo di programma per il comparto – l'assessore al Territorio Daniele Belotti commenta: «Quella a ovest di Bergamo è una delle aree con la più alta densità di centri commerciali. È positivo, nel senso della consapevolezza, che un operatore della grande distribuzione per la prima volta abbia fatto un passo indietro. Anche i marchi della grande distribuzione mostrano di aver compreso che il mercato è saturo».

E aggiunge: «Quello che interessa a noi, nell'operazione Ponte, non è certo l'area commerciale, anche perché come assessorato puntiamo a dare un freno a queste strutture nell'ottica di limitazione del consumo di suolo. Ci interessa il polo intermodale: come Regione abbiamo messo fondi a disposizione, 2,5 milioni di euro». Il piano quindi è in stand-by (Reduzzi aveva dichiarato che «l'auspicio è che i lavori partano entro il 2011»), si attendono novità. I tempi, ora?
«Presenteremo il progetto esecutivo del polo intermodale in Regione – dice Baggi – entro luglio 2012.

Contemporaneamente procede l'iter di variante al Pgt».

Anna Gandolfi - L'Eco di Bergamo - Giovedì 27 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 34

martedì 25 ottobre 2011

«Ol Cümü de Pùt San Piero» sbarca pure sulla home page


Allo studio anche un jingle per il centralino del Comune

Dopo «Pùt San Piero» arriva «Ol Cümü de Pùt San Piero»: è la nuova intestazione in dialetto bergamasco che spunta sulla corrispondenza e sulle comunicazioni varie del capoluogo dell'Isola a guida leghista. Cambia anche il sito internet del Comune, su cui è apparsa la scritta in dialetto sotto quella in italiano. Oltre a queste due prime iniziative, il Carroccio ne ha in programma altre due: una serie di lezioni per imparare il vernacolo e la registrazione della canzoncina di attesa, ovviamente in dialetto, per il centralino del Comune.
A Ponte San Pietro i cartelli segnaletici con il toponimo in dialetto sono già stati installati più di cinque anni fa
dall'amministrazione Pdl/Lega del sindaco Leonida Pozzi. Valerio Baraldi, entrato in carica a metà maggio con la sua Giunta e il gruppo di maggioranza del Carroccio, ha messo in programma queste prime iniziative con l'obiettivo di non far dimenticare il vernacolo orobico. Sull'intestazione della carta che attraverso i comunicati e la corrispondenza entrerà in tutte le case di Ponte San Pietro ci sarà, dunque, il nome del paese in italiano e si aggiunge quello in dialetto.
Ma l'obiettivo del sindaco e della Giunta va più in là: «Vogliamo – dice Baraldi – far diventare il dialetto bergamasco una lingua, farla conoscere e diffondere a Ponte e in tutta l'Isola, anche attraverso le scuole». Così nei prossimi giorni la biblioteca proporrà dei corsi specifici per imparare bene il dialetto bergamasco. Chi non lo conosce potrà apprendere le regole principali della grammatica e chi non le ricorda potrà fare un utile ripasso. L'amministrazione comunale è in contatto con il ducato di piazza Pontida per concordare l'organizzazione del corso, che dovrebbe iniziare a inizio 2012.

«Come in tanti Comuni a guida Lega anche Ponte farà sfoggio del suo nome in dialetto – continua Baraldi –, sulle comunicazioni ai cittadini e anche sulla home page del nostro sito. Poi pensiamo ai corsi e al jingle in bergamasco per il centralino del Comune, alla rappresentazione di commedie teatrali in bergamasco: è giusto difendere le tradizioni della nostra terra».

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Martedì 25 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 41