martedì 10 luglio 2012

“Ogni anno Bergamo perde 200 ettari di superficie produttiva”


“Di questo passo non avremo più terreno da coltivare e non potremo più produrre il cibo che ci serve”.

A lanciare il grido d’allarme è Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo, preoccupato per “il consumo scriteriato del suolo agricolo che si sta facendo nella nostra provincia”.

Secondo quanto fa sapere la Coldiretti bergamasca sarebbero 257.142.857 i panini che si potrebbero produrre ogni anno se venisse seminato il grano sulla superficie destinata alla realizzazione di opere quali la Brebemi, la Tav o l’ex IPB.

“Già oggi – ammonisce Brivio – un italiano su quattro non può mangiare “made in Italy” perché negli ultimi anni è andata persa la superficie che ci garantiva l’autosufficienza alimentare”.

Facendo riferimento specifico alla provincia di Bergamo gli ettari di terreno coltivabile destinati alla costruzione della Brebemi, della Tav e per l’ex IPB sono 3.293: un’area che avrebbe potuto potenzialmente produrre 395.160 quintali di mais da granella, 2.140.450 quintali di mais da trinciato e 197.600 quintali di frumento.

“Stiamo assistendo impotenti alla continua erosione del nostro patrimonio agricolo e ambientale, con gravi danni per noi e per le generazioni future. Il fatto più allarmante è che non si sta facendo nulla per salvaguardare il territorio agricolo di particolar pregio e più vocato alla coltivazione”.

“Si continua a parlare delle strade come di un elemento fondamentale per lo sviluppo – prosegue Brivio - ma quando si parla di opere “fotocopia” come la Bergamo Treviglio, quasi parallela alla A4, di quale sviluppo stiamo parlando se i nostri figli avranno sempre meno suolo coltivabile per aumentare le produzioni di cui necessitano?”.

“Potremo parlare di vero sviluppo – conclude Brivio – quando riusciremo a gestire in modo ragionato e razionale un bene importante come il territorio in cui viviamo, in particolare quello agricolo che è indispensabile per produrre ciò di cui ci alimentiamo. Il mondo agricolo non è contrario per principio alla realizzazione di infrastrutture utili alla comunità, ma pone con forza le questione di come si possa conciliare l’idea di uno sviluppo reale e durevole con la perdita irreversibile ogni anno di superficie produttiva, che nella sola provincia di Bergamo è stimata in circa 200 ettari”.

Bergamonews - 10 luglio 2012

domenica 8 luglio 2012

Meteo: settimana «calorosa»


Rischio solo isolato di temporali
Caldo record, arriva Minosse Sarà una settimana bollente

Il weekend appena trascorso ha coinciso con un'evidente stabilizzazione del tempo, iniziata sabato mattina con le prime ampie schiarite e realizzatasi ieri con una bella domenica, dalla netta impronta estiva.

Avremo quindi una seconda settimana di luglio all'insegna del bel tempo, e questo senza la presenza di alte o basse pressioni significative nei pressi del Nord Italia, ma con una distribuzione della pressione piuttosto livellata, che impedirà per qualche giorno movimenti di masse d'aria importanti attorno alle Alpi.

Al bel soleggiamento che caratterizzerà queste giornate, farà da contrasto solo una certa insistenza del caldo, ma penso che misurare +32 °C a metà settimana nelle nostre zone di pianura non sia una anomalia, ma una manifestazione di calura diurna, tipica delle normali estati bergamasche.

Da metà mese, sembra che l'Atlantico ritrovi la via delle Alpi, con la sua instabilità più fresca e i suoi temporali più organizzati, ma fino alla prossima settimana i nostri pomeriggi vivranno solo il rischio isolato della formazione di qualche temporale di calore, riservata in particolare alle alte Valli.

Lo dico quindi agli escursionisti di questi giorni: un tuono pomeridiano sopra il Calvi o un breve rovescio al Barbellino, non significano previsione sbagliata, significano estate sulle Orobie.

Roberto Regazzoni - L'Eco di Bergamo - 9 luglio 2012 Cronaca