mercoledì 1 ottobre 2014

Orti sociali, cucine solidali La ricetta anti-crisi di Ponte San Pietro

Fotografia di Bergamonews
 
 
Grazie al finanziamento dei bandi 2013 della Fondazione della Comunità Bergamaco Onlus è nato il progetto di coesione sociale “Orti sociali, cucine solidali”, gestito dalla cooperativa Alchimia: per le famiglie in difficoltà l'orto rappresenta un integrativo importante alla propria spesa.
 
Via Forlanini, pochi passi dall'ospedale, sullo sfondo la Roncola e Valcava. È in quest'area verde, ai margini di Ponte San Pietro, che crescono pomodori e zucchine, cetrioli e insalata, perfino qualche frutto di stagione. Non si tratta di un'azienda agricola, ma di quindici piccoli appezzamenti di terra messi a disposizione del Comune per le famiglie del paese.
 
Cinque di questi, però, sono stati assegnati ad associazioni locali nell'ambito di un progetto più ampio di coesione sociale denominato Orti sociali, cucine solidali gestito dalla cooperativa Alchimia e finanziato dai bandi 2013 della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus.
 
In pratica gli orti, di cinquanta metri quadri ciascuno, sono stati affidati alle cure di Croce Rossa, cooperativa Il Segno, San Vincenzo, il locale Gruppo d'acquisto solidale “Gasp” e associazione Mamme del Mondo. A loro volta queste realtà hanno individuato, in collaborazione con l'assistente sociale, delle famiglie bisognose e le hanno accompagnate nella cura del proprio piccolo vivaio. Seppur non risolutivo, per le famiglie in difficoltà economiche l'orto rappresenta un integrativo importante alla propria spesa. Basta pensare, infatti, che nel comune di Ponte San Pietro sono 150 le famiglie che si rivolgono alla Caritas, Banco Alimentare e San Vincenzo per ricevere un pacco alimentare.
 
Da semplice azione anti-crisi, tuttavia il progetto ha rappresentato anche l'occasione per costituire un coordinamento tra le varie agenzie che lavorano nell'ambito delle politiche sociali sul territorio. Per la prima volta, infatti, l'istituzione pubblica, le associazioni di volontariato e il mondo dell'imprenditoria sociale hanno collaborato insieme per creare reale aggregazione e reciproca conoscenza tra le diverse realtà comunali. Risultati: alla cena dell'iniziativa erano presenti 130 persone, ma soprattutto dai 5.000 euro investiti dal Comune per il progetto, ne sono stati generati altrettanti da aiuti informali. Una bella e concreta esperienza di welfare di comunità e riscoperta “verde” del territorio.
 
Bergamonews - 1 ottobre 2014

giovedì 21 agosto 2014

Il cuore della Mazzucconi a Ponte San Pietro venduto a 2,1 milioni

 
Diciottomila metri quadrati per 2,1 milioni di euro.

Il cuore delle Fonderie Mario Mazzucconi di Ponte San Pietro, in via Mazzini 10, che ospita fonderia, officina, uffici e magazzini è stato ceduto ad un'industria bergamasca che ha preferito rimanere nell'anonimato.

Dopo quattro bandi andati a vuoto è arrivata la proposta per l'acquisto del complesso industriale per la cifra di 2,1 milioni di euro (nella perizia del 2008 il cuore della Mazzucconi era stato stimato 9,8 milioni di euro, poi scesi ad ogni bando: prima a quattro milioni, poi a 2 milioni 890 mila euro ed infine a 2,1 milioni di euro).

La Mazzucconi resterà nel complesso produttivo con un contratto di locazione di 8 anni (rinnovabile per altri otto) che sarà sottoscritto a breve con la nuova proprietà dell'immobile.

Entro il 2017 scatterà l'obbligo di cessazione delle attività di fonderia a Ponte San Pietro, mentre verranno potenziati i siti di Almenno San Bartolomeo e San Possidonio, in provincia di Modena, oltre ad individuare un'altra area in zona bergamasca. Ora non resta che la vendita della Tekal di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, per raggiungere i 14 milioni di euro necessari per il risanamento del gruppo. Le Fonderie Mario Mazzucconi hanno chiuso il 2013 con ricavi per 130 milioni di euro.

Il concordato ha garantito la continuità della produzione che occupa 950 dipendenti, tra fissi e interinali, nelle varie realtà produttive del gruppo anche grazie al sostegno della Banca Popolare di Bergamo al Credito Bergamasco a Veneto Banca.

Bergamonews - 21 agosto 2014

sabato 5 luglio 2014

Le sofferenze del territorio lombardo: lettera aperta alle autorità

1 – CONSUMO SUOLO per urbanizzazioni, per nuove infrastrutture e per mancato recupero dell’esistente aree dismesse
Il tema dell’ecologia nel nostro territorio “nella nostra casa”, si confronta oggi con crescenti fenomeni di degrado e di consumo di suolo libero, con la repentina compromissione dell’ecosistema in nome di un non ben definito “progresso” senza regole e senza limiti, anche con interventi di edificazione nelle aree a più alto valore ambientale (e a più alto rischio anche idrogeologico), nella disarmante assenza di chi ha il dovere di coordinare, vigilare e controllare.

In un territorio antropizzato come il nostro, è difficile immaginare che sia concesso continuare ad edificare, consumando le ultime, residue aree libere.

Il territorio è un “bene comune” finito, non infinito. Non sarebbe accettabile neppure se fosse indispensabile, figuriamoci in una situazione che vede disastri drammatici causati dal dissesto idrogeologico, dall’abusivismo edilizio, dalla occupazione stupida e suicida degli alvei dei corsi d’acqua.

La Legge Regionale 28 dicembre 2011, n. 25, “Testo Unico delle Leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”, all’art . 4 quater “Tutela del suolo agricolo”, richiede che il fenomeno del consumo di suolo agricolo sia sottoposto ad un monitoraggio sistematico.

Negli ultimi cinque anni, il consumo del suolo è stato pari a otto metri quadrati al secondo, il che implica un consumo giornaliero pari a circa 70 ettari.

Altro aspetto di non secondaria importanza, la scelta di alcuni amministratori di “svalutare” le aree agricole, inventandosi una distinzione tra aree agricole strategiche ed aree agricole non strategiche, come se in un paese che importa oltre il 60% del proprio fabbisogno alimentare potessero esistere aree agricole che non siano strategiche.

Una di queste situazioni si verifica, per esempio, in Provincia di Bergamo dove il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) prevede la possibilità di cambiare la destinazione di aree agricole comprese in una fascia di 150 m. oltre gli edifici esistenti azzerando le attuali condizioni di salvaguardia e, cosa ben più grave, delegando alle amministrazioni locali (le più deboli a fronte delle pressioni lobbistiche) ogni scelta in merito.

Probabilmente in altre aree d’Italia, potrebbe anche essere un valore poco significativo, ma nelle nostre zone significa eliminare ogni residua possibilità di creare e mantenere i corridoi ecologici previsti dalla RER e, non di meno, demotivando le aziende agricole che operano in ambito periurbano ora preziose perché svolgono un ruolo di cura, di presidio del territorio e produzioni alimentari a km 0 che, sia nel caso si tratti di proprietari che di affittuari, saranno precariamente in attesa di probabili operazioni di speculazione edilizia.

Solo di passaggio, un breve accenno alle migliaia di abitazioni e di immobili per uso commerciale e/o industriale vuoti, sfitti o invenduti, esistenti oggi in Lombardia, per il cui riutilizzo si fa praticamente nulla.

2 – Controlli sul territorio, in particolare dello sfruttamento eccessivo dei corsi d’acqua.

La Lombardia è una regione che, grazie alle montagne che ne costituiscono la fascia nord, è attraversata da molti corsi d’acqua, dalle piccole rogge ai grandi fiumi. Fin quasi dalle sorgenti c’é una serie di sbarramenti realizzati per la produzione di energia elettrica. Il risultato è che sempre più spesso si verificano dei periodi di secca che lasciano solo alcune pozze d’acqua nelle quali i pesci si trovano ad essere letteralmente lessati dal sole estivo. La legge stabilisce dei flussi minimi d’acqua che troppo spesso non vengono osservati. Si dovrebbe poter contare sul Corpo Forestale dello Stato per un servizio più preciso e puntuale di sorveglianza che potrebbe coprire i diversi aspetti che riguardano i corsi d’acqua, sversamenti e prelievi abusivi compresi.

3 – Utilizzo dei fondi comunitari e multe

Sembra un racconto dell’orrore. L’Italia si ritrova fin troppo frequentemente nella condizione di subire forti penalizzazioni economiche per infrazioni alle direttive comunitarie o, quantomeno, per ritardi nell’implementazione delle stesse. Contemporaneamente, l’Italia è anche il paese che meno di ogni altro riesce a spendere le risorse che la comunità ci mette a disposizione. E’, a dir poco, deprimente.

Un esempio su tutti: le nostre amministrazioni locali sono incredibilmente, quanto fermamente, contrarie all’apposizione di vari gradi di tutela su particolari aree appartenenti ai loro territori. Probabilmente è per il timore di perdere potere decisionale su quelle aree e non trovarsi costretti a subire decisioni che possano, in qualche modo, confliggere con quelle che farebbero gli amministratori stessi. In questo modo si rinuncia a proteggere delle aree di grande valore naturalistico e, contemporaneamente, si perdono occasioni di ottenere anche finanziamenti specifici.

4 – Coerenza con la costituzione e con le Leggi vigenti

Ci conforta la consapevolezza che la Costituzione Italiana, le leggi vigenti, le direttive europee le norme regionali e, se non bastasse, la convenzione europea del paesaggio, impongono un chiaro impegno a favore della tutela dell’Ambiente e del territorio, indicando le opportune modalità di intervento con le dovute priorità, con il fattivo interesse e collaborazione di tutti partendo da chi ha responsabilità amministrativa.

Al Ministro dell’Agricoltura vorremmo quindi chiedere, ed in questo essere confortati, che le Leggi vigenti in materia di tutela dell’Ambiente vengano applicate, e che gli attuali progetti di Legge “per fermare il consumo di suolo ” possano presto diventare una realtà ed un chiaro impegno, nella consapevolezza di ciò che oggi abbiamo che presto potremo perdere, per riconoscere che “Dare valore anche economico all’ecosistema” non è un tema astratto ma un obbiettivo concreto con l’impegno e la disponibilità di tutti.

La conclusione è che deve cessare ogni forma di deroga alle leggi che, per decenni, hanno protetto il territorio, anche se in modo non sempre sufficiente, eliminando quelle scorciatoie (di dubbia coerenza costituzionale), che con la scusa di ridurre o eliminare la lentezza burocratica nel dare risposte agli imprenditori, hanno in realtà eliminato ogni vincolo, morale e legale.

Gli enti preposti vanno posti nelle condizioni di esprimere rapidamente i loro pareri senza eludere almeno le principali norme di tutela di quel bene comune che è il territorio.

Tutto quanto richiamato in questa lettera, è ovviamente riferito all’intero territorio lombardo, con le ovvie diversità tra aree montane, collinari e di pianura.

Intendiamo, in particolare, attirare l’attenzione su quella porzione di Provincia di Bergamo sita tra il fiume Brembo (ad Est), il fiume Adda (ad Ovest) e le colline e poi le montagne a Nord, meglio nota come Isola Bergamasca. Lo si vede molto bene dalla foto di testa, la prima, da cui si può già trarre un’idea del grado di antropizzazione raggiunto dal nostro territorio.

La Convenzione Europea del Paesaggio è un documento adottato dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000, ufficialmente sottoscritto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 20 ottobre 2000.

Oltre a dare una definizione univoca e condivisa di paesaggio, la convenzione dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si impegnano ad applicare. Vengono definite le politiche, gli obiettivi, la salvaguardia e la gestione relativi al patrimonio paesaggistico, riconosciuta la sua importanza culturale, ambientale, sociale, storica quale componente del patrimonio europeo ed elemento fondamentale a garantire la qualità della vita delle popolazioni.

Emerge la sua natura antropica, ovvero l’importanza ricoperta dal ruolo dell’azione umana. Il paesaggio è descritto come l’aspetto formale, estetico e percettivo dell’ambiente e del territorio.

Firmano a nome di tutti i rappresentanti dei Comitati Civici di Ponte San Pietro:

Gruppo Amici dell’isolotto” – Paolo Assolari - cascinaisolotto@interfree.it

“Altra Ponte” – Carlo Sangalli - comitatocivico.altraponte@gmail.com

Comitati e associazioni firmatarie:

Comitato “Orizzonte Roncola” (Treviolo)
Comitato “Curno per il Parco del Brembo” (Curno)
Comitato “Per la tutela dell’ambiente e della salute” (Bonate Sopra – Presezzo)
Comitato “Monte Canto e Bedesco” (Mapello-Ambivere-Sotto il Monte)
Comitato “ViviAmo il Brembo” (Bonate Sotto)
Comitato PAE (Bergamo-Stezzano)
Comitato “Cittadini di Longuelo” (Bergamo)

mercoledì 2 luglio 2014


L'appello, redatto dal Prof. Gerosa e già consegnato nelle mani dell'On. Maurizio Martina, Ministro per le politiche agricole del nostro paese, è oggi pubblicato anche sul notiziario di Salviamo il Paesaggio.
Seguira, su uno dei prossimi numeri, un nostro articolo sulle doglianze della Lombardia e dell'Isola.
Buona lettura a tutti.
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/07/lombardia-lettera-aperta-per-listituzione-di-un-parco-nel-territorio-del-monte-canto-e-del-bedesco/
In VERDE i comuni aderenti al PLIS del CANTO e del BEDESCO.In Azzurro i Comuni che dovrebbero...
salviamoilpaesaggio.it

mercoledì 25 giugno 2014

Esondazione all'Isolotto

Il torrente Quisa è uscito dagli argini
 
 
 
Il temporale che si è scatenato nella notte e nella mattinata del 25 giugno ha provocato l'esondazione del torrente Quisa a Ponte San Pietro, nella zona dell'Isolotto.
 
L'area interessata dall'esondazione è la stessa che l'Amministrazione di Ponte San Pietro modificherebbe, come destinazione, ad Edilizia privata, secondo un progetto presentato recentemente.
 
Le Associazioni ambientaliste della zona, proprio in questo periodo, stanno raccogliendo le firme affinchè l'area dell'Isolotto non solo non venga deturpata dal cemento ma anche che venga riconosciuta come Area protetta e inglobata nel Parco del Brembo.
 
Le immagini che riportiamo testimoniano i rischi in cui incorrerebbero gli eventuali nuovi residenti.
 

 
 
 
 
 
 
 

martedì 17 giugno 2014

Il Pd dell'Isola aderisce alla campagna "Salviamo l'Isolotto di Ponte San Pietro"

 
 

Raffaello Teani, coordinatore Pd del'Isola, e Luca Gibellini, Responsabile provinciale del dipartimento ambiente e territorio, annunciano l'adesione del Pd alla campagna ambientale "Salviamo l'Isolotto".
 
 
Il Partito Democratico dell’Isola Bergamasca rende noto la sua adesione ed il sostegno alla petizione organizzata ai fini di preservare integralmente l'area dell'Isolotto di Ponte San Pietro in quanto habitat prioritario, rarissimo in Provincia di Bergamo e patrimonio naturale, come peraltro già evidenziato in plurime occasioni da varie associazioni ed enti scientifici, bergamaschi e non solo.

L’Isolotto del Brembo, con la sua esperienza storica e con il suo abbandono recente, è un’opportunità non solo per Ponte , ma anche e soprattutto, per una possibile “Unione di Comuni” che lo “adottasse”: come perno di una “Rete di parchi” e nodo di una “Rete di viabilità leggera”, sia da nord a sud lungo il fiume (il Cammino del Brembo in Pianura), sia da est a ovest la Ciclabile Bergamo-Adda (colli di Bergamo, Astino, Parco della Trucca, roggia Serio Grande o Seriöla, Parco di Treviolo, Isolotto, Ghiaie di Presezzo, Palass e Villaggio Santa Maria di Ponte, Presezzo e perché no altri !) entrambi gli itinerari tutti da realizzare, salvo alcuni tratti.

Con tale prospettiva è una grande risorsa: ecologica, per il suo ecosistema di terre aride, naturalistica riconosciuta dalle associazioni, anche dalla specifica struttura del Comune di Bergamo, storica, per le memorie via via sedimentatesi e, in prospettiva, viabilistica, esclusivamente per pedoni e ciclisti, ludico- sportiva, sanitaria (gruppi di cammino ASL), conviviale (area pic nic attrezzata a nord e solarium naturale a sud) e didattica e/o di accoglienza ristoro.

“Stiamo lavorando su una soluzione sovracomunale perché siamo convinti che l’area dell’isolotto sia un bene prezioso e possa essere una risorsa importante da preservare e valorizzare, perché non possiamo consegnare un mondo di Cemento ai nostri figli e perché consentirebbe di accedere a finanziamenti dell’Unione Europea ad hoc, che la regione Lombardia fa fatica a utilizzare! “

Bergamonews - 17 giugno 2014

domenica 4 maggio 2014

L'appello del Prof. Gerosa per il Monte Canto che quello, dei vari Comitati Civici del territorio.

LETTERA APERTA ALLE AUTORITA'
 


Abbiamo colto l'occasione della presenza del Ministro per le politiche agricole al convegno di Trezzo sull'Adda, per consegnare nelle sue mani sia l'appello del Prof. Gerosa per il Monte Canto che quello, dei vari Comitati Civici del territorio, relativo allo stato emergenziale del consumo di suolo in Lombardia.
Siamo certi che a qualcosa, questi appelli, porteranno.
Il territorio del Monte Canto e del Bedesco.pdf
 

venerdì 28 marzo 2014

Il «polmone» dell’Isolotto respirerà

 
Ponte, resta alto l’allarme sicurezza


L’Isolotto di Ponte San Pietro, polmone verde di oltre 150 mila metri quadrati lungo il fiume Brembo, sembra avviarsi verso la riqualificazione. Partirà lunedì 31 marzo la procedura di Valutazione ambientale strategica del progetto nato dall’intesa tra il Comune e la famiglia Cattaneo di Bergamo, proprietaria della porzione più grande del terreno: il piano prevede la costruzione di alcune residenze ecosostenibili in legno e la realizzazione di un parco pubblico urbano, nell’ottica di cancellare il degrado che da anni affligge questo grande spazio a pochi passi dal centro di Ponte.
L’accordo raggiunto tra il Comune e la proprietà Cattaneo per dare il via ad un Programma integrato d’intervento (Pii) relativo a circa 91 mila metri quadrati prevede che una porzione di 14 mila metri quadrati (il 15%) resti al privato per realizzare alcune residenze bifamiliari interamente in legno e a impatto energetico zero, senza alcuna parte interrata, integrate nel contesto naturalistico; la proprietà dal canto suo cederà gratuitamente al Comune 77 mila metri quadrati (l’85%) che diventerà un parco urbano attrezzato.

Saranno creati percorsi ciclopedonali, sistemata la strada sterrata esistente, ci saranno nuovi parcheggi, un’area giochi per bambini, aree per gioco libero, sosta, pic nic, una piazzetta belvedere con vista sul Brembo, un’area sgambamento cani, la casetta dell’acqua, giardini tematici a utilizzo didattico con tutela e valorizzazioni delle specie esistenti e di pregio, come le otto specie di orchidee che crescono spontaneamente in questo polmone verde.

Da parte loro i comitati civici non ci stanno e chiedono che l’iter vada bloccato sostenendo che costruzioni sull’Isolotto non devono essere costruite.

Al tema dell’Isolotto è da sempre legato a doppio filo quello della sicurezza ed è anche per questo nei prossimi giorni aprirà un presidio della polizia locale in una sede messa a disposizione da un cittadino a Palazzo Moiana.

Ma sul tema sicurezza gli abitanti di Ponte San Pietro sono molto preoccupati.. L’Isolotto e la stazione ferroviaria sono diventate infatti zone a bollino nero per quanto riguarda la microcriminalità: tra spaccio, scippi, furti e pestaggi, i cittadini si dicono esasperati da una situazione che peggiora giorno dopo giorno.

«La cosa che più ci spaventa – commentano – è che non siamo liberi di uscire di casa. Si tratta di extracomunitari che spacciano alla luce del sole, incuranti della gente che li circonda e, non contenti, molestano le ragazze. Dopo le 20 il contesto di degrado aumenta in modo esponenziale e si ha davvero paura ad uscire dalla propria abitazione».

L'Eco di Bergamo - 28 marzo 2014

domenica 23 marzo 2014

A tutti i cittadini di Ponte San Pietro e dei Comuni circostanti


LETTERA APERTA

Dopo la petizione indirizzata ai Sindaci di Bonate Sopra, Curno, Ponte San Pietro, Presezzo e Treviolo, ai Presidenti di Provincia e Regione, con il sostegno di oltre 4.000 firme nell’anno 2010 i Comitati cittadini per la tutela del territorio di Ponte San Pietro, Curno, Treviolo, Bonate Sopra e Presezzo intendono manifestare pubblicamente le proprie preoccupazioni sulla possibilità di perseguire gli obbiettivi della petizione:
 1. Adesione al PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Basso corso del fiume Brembo;
 2. Realizzazione di percorsi ciclopedonali su entrambe le sponde del fiume Brembo che consentano di percorrere le rive per tutta la lunghezza del PLIS.
 3. Tutela ambientale delle aree attribuite al PLIS, recupero delle situazioni di degrado per la salute e per la qualità della vita dei cittadini.
 4. Coinvolgimento delle Associazioni Ambientaliste del territorio (F.A.I., Italia Nostra, Legambiente e WWF) e dei Comitati Civici cittadini, per collaborazione e supporto negli interventi da realizzare nell’ambito del PLIS;
 5. Riconoscere per specifiche aree di grande interesse naturalistico sul Brembo gradi superiori di tutela.

QUANTO FATTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI DAI COMITATI
La richiesta di apertura di un tavolo di lavoro alle amministrazioni comunali, è tuttora aperta affinchè l’obbiettivo di realizzare il parco fluviale sovracomunale del Brembo, indispensabile infrastruttura verde in un territorio già troppo congestionato, possa essere finalmente raggiunto partendo dal riconoscimento di quel polmone verde, la porta di ingresso al “Parco del Brembo“ a pochi passi dal centro storico: l'isolotto di Ponte San Pietro...
 Le attività proposte e realizzate, peraltro in linea con il mandato amministrativo dell’amministrazione di Ponte San Pietro, sono le seguenti:
 1. Progetto di riqualificazione ambientale dell’isolotto e collegamento con percorsi ciclopedonali delle aree lungo il Brembo in sponda sinistra da Ponte San Pietro a Curno / Treviolo - e in sponda destra verso Bonate Sopra / Bonate Sotto. Il Progetto pubblicato sul sito www.isolottocuoreverde.it è stato ufficialmente proposto ai Comuni interessati / Provincia / Regione ed è aperto a qualsiasi contributo collaborativo per attivare “progettazione partecipata” dei cittadini.
 2. Pulizia e riscoperta degli antichi sentieri per la percorribilità e fruizione pedonale e ciclabile delle aree demaniali perimetrali dell’isolotto lungo il torrente Quisa.
 3. Attività didattico educative, di conoscenza e scoperta dei luoghi in collaborazione con i Comitati / associazioni / scuole / orto botanico.
 4. Piantumazione di essenze autoctone in varie occasioni, in collaborazione con il CREA, con i comitati e associazioni ambientaliste attive sul territorio.
 5. Realizzazione e posa di bidoni per la raccolta di rifiuti e bacheca all’ingresso dell’isolotto.
 6. Corsa campestre per il “giro dell’isolotto” in collaborazione con Promoisola (gennaio 2013).
 7. Allestimento del punto informativo documentale presso il “casello” dell’isolotto, per fornire ogni informazione richiesta dai cittadini e per incentivare la partecipazione alle attività di volta in volta programmate.
 8. Informazione e approfondimento delle leggi di tutela e valorizzazione del territorio, dalla programmazione urbanistica comunale, alle attività proposte dalla Regione Lombardia per le “infrastrutture ecologiche”, alle indicazioni della “Convenzione europea del paesaggio” per la sostenibilità degli interventi e incremento della qualità urbana e periurbana.
 9. Attività di stimolo e di richiesta alle amministrazioni interessate, anche per adesione all’iniziativa per l’attuazione della rete ecologica “tra il monte canto ed il Brembo”, e per l’avvio di un progetto coordinato sovracomunale (iniziativa promossa dal PLIS del Basso Brembo, e cofinanziata dalla Cariplo).
 10. Richieste e audizioni presso gli uffici e le sedi competenti, a livello comunale/provinciale/regionale, anche per apporre uno specifico vincolo di tutela e riconoscimento del valore naturalistico ambientale dell’isolotto e delle aree lungo il Brembo.
 11. Anche quest’anno grazie alle proprie peculiarità, l’isolotto di Ponte San Pietro è stato indicato tra i primi “luoghi del cuore” nello speciale concorso del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano.
 12. Nell’edizione “2010 dei luoghi del Cuore del F.A.I.” a seguito dell’importante risultato conseguito (oltre 3000 segnalazioni), il FAI avrebbe devoluto all’Amministrazione di Ponte S.P. la somma di 10.000,00 € per un intervento significativo di valorizzazione del’isolotto, stanziamento mai erogato per assenza di determinazioni da parte dell’Amministrazione.

LA NECESSITA’ DI VALORIZZARE IL TERRITORIO SECONDO LE ATTUALI LEGGI, E’ ANCHE SANCITO DALLA RECENTE GIURISPRUDENZA
La Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, del 9 ottobre 2012, 5256, lancia un forte ammonimento: il Paesaggio è una risorsa assolutamente limitata ed in via di esaurimento; I principi generali in materia ambientale e paesaggistica non possono esser disgiunti, come ha insegnato la Corte Costituzionale, dagli artt. 9 e 117 della Costituzione, per cui deve essere data la prevalenza alla tutela del paesaggio non nel significato, meramente estetico, di “bellezza naturale”, ma come complesso dei valori inerenti il territorio naturale (cfr. Corte Cost., 7 novembre 1994, n. 379), che è un bene “primario” ed “assoluto (Corte cost., 5 maggio 2006, nn. 182, 183) e comunque una risorsa assolutamente limitata ed in via di esaurimento.
 Tutto ciò, in conformità ai principi costituzionali e con i principi della Convenzione europea sul paesaggio, adottata a Firenze il 20 ottobre 2000.

LA PROPOSTA DEI COMITATI E’ DI RICONOSCERE E DI GESTIRE AL MEGLIO IL RESIDUO PATRIMONIO NATURALISTICO
I comitati locali chiedono agli amministratori di agire in modo consapevole, per affrontare con efficacia le attuali criticità ambientali e favorire l’incremento della qualità urbana e periurbana, grazie alla presenza di una infrastruttura verde, un prezioso laboratorio ambientale… a pochi passi da casa e a beneficio di tutti;

 Anche sull’esempio delle positive esperienze in altre provincie Lombarde - non ultima la provincia di Milano impegnata proprio su questo tema con l’occasione di EXPO 2015* - chiediamo ai nostri amministratori coerenza, consapevolezza ed efficacia dell’azione amministrativa, oltre a collaborazione con i vari soggetti, enti ed uffici sovracomunali interessati, per dare finalmente respiro alla città costruita, con la possibilità di fruire di ciò che è già pubblico (AREE DEMANIALI) dall’isolotto alle aree limitrofe al Brembo sui vari Comuni. *Documentazione sul sito : http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/

LE PECULIARITA’ E LA CENTRALITA’ DELL’ISOLOTTO DI PONTE SAN PIETRO
La principale area di interesse del parco del Brembo che stiamo chiedendo, è l’isolotto di Ponte San Pietro; Situato strategicamente come fulcro delle zone di interesse ambientale e dei parchi limitrofi (punto di collegamento tra le due sponde del Brembo e apertura verso le direttrici sud - al PLIS del Basso Brembo e verso nord per il Parco dei colli di Bergamo, il Monte canto, Sotto il Monte Giovanni XXIII ecc…) l’isolotto, e di conseguenza il parco sovracomunale che stiamo chiedendo, ha tutte le credenziali per diventare il motore di un cambio di rotta verso scelte urbanistiche sostenibili, e per l’avvio di attività compatibili, didattico educative, per il tempo libero, economiche -prodotti locali, accoglienza turistica, tempo libero, ciclopedonalità ecc… in un’area centrale e unica, a condizione che questo sia voluto e riconosciuto da tutti.

 Per l’isolotto di Ponte San Pietro, la tutela e riconoscimento come parco periurbano fruibile, frequentato e ben collegato con il territorio circostante, può farne emergere ed apprezzare le peculiarità, garantendo ai cittadini l’avvicinamento ad un contesto territoriale unico e delicato, dotato di un eccezionale esempio di biodiversità riconosciuta da tutte le associazioni ed enti competenti (dall' orto botanico di Bergamo alle associazioni ambientaliste agli uffici di Provincia e Regione ...direttive habitat europee ecc…).

PER GLI ATTUALI “ELEMENTI DI PRESSIONE AMBIENTALE” NEI NOSTRI COMUNI, E CON L’OPPORTUNITA’ OFFERTA DALLE AREE INEDIFICATE LUNGO IL BREMBO, E DELL’ISOLOTTO IN PARTICOLARE, RICORDIAMO CHE:
In un contesto territoriale fortemente congestionato, tutelare le residue aree di verde naturale, partendo da quelle del fiume Brembo e dei suoi affluenti, e garantire una “fondamentale infrastruttura ecologica” per mitigare la pressione ambientale e riportare qualità a beneficio dell’intero contesto urbano, non è solo un opinione ma una necessità;

 Ponte San Pietro si pone in questo come caso emblematico: con i suoi 4,5 Km quadrati di territorio, è il paese della Provincia con il maggior tasso demografico dopo la città di Bergamo; l'isola bergamasca è ormai nota tra le zone piu congestionate e critiche - a livello regionale - per l’inquinamento ambientale e per la salute, ...è attraversato da importanti infrastrutture (ferrovia, asse interurbano, strada provinciale briantea) ed ha assistito negli ultimi anni ad una fortissima urbanizzazione che ha lasciato solo pochi reliquati di aree agricole o naturali.

 Sempre a Ponte vi è una diffusa presenza di varie industrie, una fonderia e nuovi ambiti residenziali (Locate, le piscine ,villa Moroni, palazzo Moiana, le case del sole, ex area mercato , ex enel ,via Garibaldi ) con prevalenza di unità abitative invendute ed altre nuove unità abitative previste nel P.G.T. ( 2 briolo, 2 locate , zona Mazzucconi, zona manufatti in cemento Colleoni, il roccolo): la stima dell'invenduto - da verificare - è di oltre 400 alloggi!

Questa necessità si deve quindi confrontare con le scelte amministrative, sia di Ponte San Pietro che dei Comuni contermini, chiamati a sviluppare le possibili azioni per valorizzare il territorio, con le sue peculiarità, i parchi e le aree naturalistiche, le attività di produzione locale le attività di socializzazione, didattico educative ecc...

PERCHE’ NON URBANIZZARE LE RESIDUE AREE INEDIFICATE LUNGO IL BREMBO
Di fatto tutti, amministratori e cittadini, oltre alle proposte che avremmo voluto esporre devono conoscere e considerare le opportunità che già oggi ci sono, e gli elementi normativi e giuridici di riferimento che impongono la cura e la tutela delle residue aree fluviali/naturalistiche, e dell’isolotto in particolare.
- La rete ecologica regionale (R.E.R.) come parte del Piano Territoriale Regionale (P.T.R.), è riconosciuta come infrastruttura prioritaria per la tutela e valorizzazione del territorio e della biodiversità;
- La rete ecologica regionale e le aree di “riferimento” per la sua attuazione - tra cui tutte le aree limitrofe al fiume Brembo nei Comuni interessati sino all’isolotto di Ponte San Pietro - deve infatti essere recepita e valorizzata in tutti gli strumenti di indirizzo e di programmazione territoriale, sia alla scala provinciale (P.T.C.P.) che Comunale (P.G.T.), come espressamente previsto all’art. 3 ter della L.R. 86/83 e disposizioni collegate:

 1 La Rete ecologica regionale (RER) è costituita dalle aree che… sebbene esterne alle aree protette regionali e ai siti della Rete Natura 2000, per la loro struttura lineare e continua o il loro ruolo di collegamento ecologico, sono funzionali alla distribuzione geografica, allo scambio genetico di specie vegetali e animali e alla conservazione di popolazioni vitali ed è individuata nel piano territoriale regionale (PTR).

 2 La Giunta regionale formula criteri per la gestione e la manutenzione della RER, in modo da garantire il mantenimento della biodiversità, anche prevedendo idonee forme di compensazione.

 3 Le province controllano, in sede di verifica di compatibilità dei piani di governo del territorio (PGT) e delle loro varianti, l’applicazione dei criteri di cui al comma 2 e, tenendo conto della strategicità degli elementi della RER nello specifico contesto in esame, possono introdurre prescrizioni vincolanti

 4 La RER è definita nei piani territoriali regionali d’area, nei piani territoriali di coordinamento provinciali, nei piani di governo del territorio comunali e nei piani territoriali dei parchi.
 - l'esistenza delle aree demaniali e la rete di sentieri lungo i corsi d’acqua, sinora ignorate, non necessitano obbligatoriamente di acquisizione ma di semplice “pulizia costante”, apertura graduale, e incentivazione al costante utilizzo
 - - non sussiste l'obbligo di concedere ai titolari delle aree inedificate presenti nella rete ecologica regionale, l’edificazione in loco; non esistono infatti “diritti edificatori” né “vocazioni edificatorie” di suoli non ancora edificati (Consiglio di stato n° 6656/2012)
- per le aree interessate dalla rete ecologica regionale prossime al fiume Brembo, e per l’isolotto in particolare, la perequazione (possibilità di trasferire i volumi attribuiti dal Comune con il P.G.T. di 0,01 mc/mc in altro luogo), soddisfa già la richiesta di introito delle proprietà rendendo del tutto superflua la richiesta di edificare delle residenze all’interno dell’isolotto; il diniego ad edificare è quindi legalmente ed ampiamente giustificato.
- Per queste aree quindi, l’aspettativa di equo ristoro delle proprietà è già soddisfatta, meglio ancora dopo aver apposto un vincolo adeguato di tutela sulle aree che ne garantirebbe una prima concreta valorizzazione e un importante riconoscimento per la funzione ambientale con beneficio diretto per le aree urbane limitrofe.
- l’esercizio di questo “non diritto!” necessiterebbe di una variante al P.G.T…
- Provincia e Regione si sono già espresse sull’esigenza di tutela delle aree limitrofe al Brembo e dell’isolotto, inquadrate nel Piano Territoriale Regionale come “aree di primo riferimento per la rete ecologica regionale”, e per l’applicazione delle prescrizioni di tutela in fase di approvazione dei propri P.G.T., come previsto all’art. 3 ter della L.R. 86/83 e delibere collegate.
- la pretesa edificazione, erroneamente considerata la possibile soluzione allo spaccio e alla cattiva frequentazione dei luoghi è l’ulteriore grossolano tentativo di dare una “risposta urbanistica a problemi di tipo sociale e di ordine pubblico (…quasi da manuale verrebbe da dire…), se non fosse che in cambio di un’efficacia tutta da dimostrare… “infatti lo spaccio e la cattiva frequentazione si svolgono senza disturbo sotto le abitazioni esistenti in via Vittorio Emanuele, sulla passerella pedonale sul fiume, per le strade del quartiere Le Piscine di Briolo e per le strade della frazione Locate”, si assisterebbe alla compromissione certa, in quanto azione irreversibile, dell’ambiente naturale e delle sue prospettive di effettiva valorizzazione senza risolvere il problema.

- L’isolotto rientra in una fascia definita a “rischio esondazione” recentemente svincolata per consentire possibili interventi urbanizzativi; Oltre agli ammonimenti derivanti dalle sempre piu’ frequenti esondazioni, anche le normative vigenti danno precise indicazioni di rischio e tutela per le aree di rispetto fluviale, definite “vulnerabili per l’aspetto idrogeologico”, anche con evidenza di responsabilità, come definito nella delibera regionale 2616/2011 “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del territorio” che ci ricorda:

 o nei dieci anni trascorsi dall'approvazione del PAI, numerosi Comuni hanno trasmesso alle strutture regionali proposte di riperimetrazione di tali aree, con la finalità di rimuovere i vincoli vigenti, spesso per consentire un ulteriore sviluppo edificatorio;

 o eventuali trasformazioni urbanistiche nelle aree svincolate, anche a seguito della realizzazione di interventi di difesa, devono essere considerate con la massima attenzione, dal momento che la mitigazione del rischio che si consegue con tali interventi non può essere assoluta, in quanto permarrà sempre una quota di rischio residuo; - gli eventi alluvionali occorsi nei mesi di ottobre e novembre 2011 hanno confermato la difficoltà intrinseca nel prevedere l'intensità dei fenomeni di dissesto e la loro evoluzione;

 o Il presente aggiornamento verte essenzialmente sul tema delle riperimetrazioni delle aree in dissesto, conseguenti alla realizzazione di opere di difesa del suolo e di studi di dettaglio. Si è infatti ritenuto opportuno meglio definire le casistiche e le procedure per pervenire alle riperimetrazioni delle aree in dissesto, nonché puntualizzare e sottolineare le responsabilità che derivano dall'utilizzo delle aree svincolate da perimetrazioni, evidenziando la rilevanza della gestione del rischio residuo e la necessità del mantenimento nel tempo delle condizioni assunte a base della proposta di riperimetrazione, in particolare attraverso la manutenzione delle opere, al fine di rendere più consapevoli i Comuni nelle valutazioni su uno sviluppo urbanistico e socio-economico del territorio compatibile con le caratteristiche del territorio stesso.

Inoltre, intende segnalare un'anomalia tutta locale: l'area demaniale del paleoalveo, unica area boscata in tutto il territorio comunale, liberamente accessibile a tutti i cittadini, nelle scorse settimane è stato oggetto di un intervento di abbattimento di diverse decine di alberi, abbattimento richiesto dagli Amministratori comunali ed eseguito da uomini della Protezione Civile. La necessità del taglio, fatta su richiesta del Comune (è importante non dimenticarlo) è avvenuta per facilitare il transito di mezzi operativi di un prossimo cantiere edile, per il quale non risulta rilasciata alcuna licenza. Naturalmente senza costi per il Comune che, tuttavia, ha rinunciato al ricavato della vendita del legname …

I comitati civici invitano tutti i cittadini a partecipare alle iniziative di volta in volta programmate, di avvicinamento, pulizia e fruizione delle aree del Brembo e, prima fra queste, l’isolotto,… il cuore verde di Ponte San Pietro.

Comitato “Amici dell’isolotto”
Ponte San Pietro
cascinaisolotto@interfree.it
Comitato civico “Altra Ponte”
Ponte San Pietro
comitatocivico.altraponte@gmail.com

venerdì 14 marzo 2014

Primavera in anticipo anche a Bergamo: sette giorni di caldo

 
Gli esperti di 3bmeteo.com confermano la buona notizia: la primavera anticipata continuerà almeno per un'altra settimana con temperature che sfioreranno la media estiva con picchi di 23-24°.

Tanto sole per diversi giorni, con qualche eccezione. "L’alta pressione delle Azzorre arretra verso l’Atlantico, ma garantirà ancora bel tempo prevalente sul nostro Paese per almeno altri sette giorni". Lo annuncia il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che prosegue: "Ci sarà comunque qualche eccezione: Calabria e Isole Maggiori verranno infatti lambite da una recidiva depressione nord africana, con maggiore variabilità e anche qualche pioggia o temporale non escluso, specie sulla Sicilia.
Nel fine settimana venti da Nord trasporteranno inoltre una modesta perturbazione, ma con effetti al più sulle Alpi di confine, dove sabato sera potremo avere qualche debole nevicata, mentre sul resto della Penisola si avrà al più il passaggio di nubi sparse, ma senza conseguenze. Il mese più pazzo dell’anno ci mostra dunque il suo volto più placido".

Farà decisamente caldo per il periodo, con temperature che in alcune aree saranno più consone al mese di maggio. In particolare tra domenica e lunedì sarà quasi estate al Nord, con punte di 23-24°C tra Lombardia e Piemonte, grazie anche ai venti di foehn; 21-23°C pure sul Nordest. Il clima sarà molto mite pure sul resto della penisola, con temperature massime in genere comprese tra 17 e 20°: è proprio il caso di dire che siamo passati direttamente da un perenne autunno ad una primavera in alcuni casi inoltrata.

"Primi segnali di cambiamento dopo il 20 marzo - concludono da 3bmeteo.com - quando le perturbazioni atlantiche torneranno ad abbassarsi di latitudine, coinvolgendo gradualmente anche il nostro Paese. Potremmo così tornare a un tempo inizialmente più variabile, ma poi pure piovoso e con temperature in calo. Attenzione: farà solo più fresco rispetto ai valori attuali, ma non s’intravedono al momento, neppure sul lungo termine, ondate di freddo significative".

Bergamonews - 14 marzo 2014

martedì 25 febbraio 2014

Ponte senza fili: al via il nuovo servizio di WiFi gratuito
 
 
Da metà febbraio le prime zone coperte dal servizio WiFi gratuito del Comune di Ponte San Pietro sono quelle della Biblioteca Comunale Marzio Tremaglia (via Piave, 22) e quella della Sala Civica c/o Biblioteca Comunale (via Piave, 26).

L'Amministrazione comunale di Ponte San Pietro, in seguito alla deliberazione di Giunta n. 228 del 20 dicembre 2013 e in ottemperanza alle proprie linee programmatiche di mandato, ha previsto l'’attuazione del progetto “"Ponte senza fili"” che consente di navigare in internet gratuitamente in alcune aree pubbliche del territorio comunale.
 
Da metà febbraio le prime zone coperte dal servizio WiFi gratuito del Comune di Ponte San Pietro sono quelle della Biblioteca Comunale Marzio Tremaglia (via Piave, 22) e quella della Sala Civica c/o Biblioteca Comunale (via Piave, 26).
 
Chiunque potrà navigare liberamente in internet senza limiti di tempo, con una semplicissima registrazione tramite sms. Il progetto prevede la copertura tra qualche mese anche di un'altra area, la zona antistante il Municipio in via Garibaldi. Con la speranza di un'estensione del servizio in futuro a nuove aree pubbliche.
 
Con lo stesso account sarà possibile connettersi anche nelle aree WiFi delle altre città della rete Club Mixbox Free Wifi” della ditta Planetel: Lecco, Bellano, Mandello del Lario, Treviolo, Paladina, Sorisole, Cologno al Serio, San Pellegrino Terme, Valleve, Ardesio, Cene, Foresto Sparso, Sarnico, Paratico, Montirone, Leno, Dolcè, Castelnuovo del Garda, Porto Mantovano.
 
Bergamonews - 25 febbraio 2014



giovedì 6 febbraio 2014

News dall'Isolotto


La proprietaria della maggiore area privata dell'Isolotto, CARRARA MICAELA, in qualità di comproprietaria e tutrice della minore ASSOLARI ALLEGRA, ha presentato al Comune di Ponte San Pietro in data 24.05.2013 proposta di Programma Integrato di Intervento per la “Riqualificazione dell’Area Isolotto” e la Giunta che Amministra il nostro Comune ha approvato all'unanimità la decisione di avviare la procedura per la Valutazione Ambientale Strategica. Con questo passo si è messa in moto la macchina che distruggerà le naturalità presenti sull'Isolotto, il suo ambiente selvaggio, il suo aspetto di natura incontaminata.

 In Italia oggi vi sono certamente problemi maggiori che non la salvaguardia di un fazzoletto di terra, tuttavia voglio ricordare a tutti i visitatori di questa pagina, quanto il Sig. Sindaco Achille Valerio Baraldi, ha scritto nel suo programma per le elezioni del 2011, parole poi ripetute nel discorso di Programma di Mandato, tenuto dallo stesso Sindaco in occasione della prima seduta:

Piano di salvaguardia dell’Isolotto “Isolotto Nostro”, con tutti gli enti e le associazioni interessate, con l’obiettivo di restituire alla gente di Ponte San Pietro (e non solo) il suo più grande polmone verde rimasto:
• no ai progetti edilizi nell’area. cartelli di divieto di scarico rifiuti e controllo costante della pulizia del territorio, anche con il prezioso concorso di volontari e associazioni

• controllo e monitoraggio inquinamento da piombo

• adesione al Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Basso Brembo, con il fine ultimo di connettere l’Isolotto idoneamente ai territori già inseriti nel Plis e premendo per un coinvolgimento nel Parco anche dei comuni di Curno e Treviolo

• recupero e tutela sponde del fiume Brembo (attraverso gli appositi bandi regionali e/o europei e in collaborazione con gli enti preposti)

• attivare contatti con il FAI -Fondo Ambiente Italiano -per sondare la disponibilità a collaborare alla tutela e al rilancio dell’area attraverso progetti specifici da concordare e da finanziare

• creazione del Parco Naturale dell’Isolotto (con la richiesta della denominazione di Area Naturale Protetta) attraverso quattro aree con differenti destinazioni: zona del paleo-alveo del Brembo nella fascia demaniale a nord davanti a Via Mozart (parco pubblico quotidianamente vissuto dai cittadini con area giochi e picnic, attrezzature per bambini, famiglie, ecc.), sponde del Quisa e del Brembo (percorso ciclopedonale eventualmente messo in sicurezza con illuminazione e telecamere -Percorso Vita, sentieri didattici), area del privato sulla quale vi è il progetto di costruire 38 villette (tutela del verde da speculazioni edilizie attraverso i vincoli conformativi –che limitano, senza escluderle, le facoltà del proprietario – senza l’obbligatorietà di pagare un indennizzo a differenza dei vincoli espropriativi e chiedere alla Regione la creazione di una Riserva o Monumento Naturale; in alternativa, non sarà comunque toccata da alcun intervento se non in presenza di una convenzione con il Comune che in ogni caso non potrà prevedere insediamenti residenziali), parco agricolo, con fattoria didattica (con il consenso degli interessati dell’azienda agricola presente) per scuole, bambini, ecc., con la possibilità futura di dare vita anche ad un agriturismo (a impatto zero) da promuovere rifacimento della passerella tra Curno e Ponte sul torrente Quisa in collaborazione con il comune di Curno e studio della possibilità di erigere una nuova passerella in direzione sud al fine di un collegamento con il Plis esistente (in collaborazione con i comuni di Curno e Treviolo) proporre il riconoscimento dei magredi dell’Isolotto quale SIC (Sito di Importanza Comunitaria, es. a Pordenone)

Di tutte queste belle iniziative, ad oggi (oltre due anni e mezzo dall'insediamento) questa Giunta e questo Sindaco non hanno ancora realizzato una sola virgola.
Ci auguriamo che tutti condividiate questo post e lo facciate circolare il più possibile, perché gli amministratori devono capire che i cittadini sono stanchi, ma tanto stanchi, di essere presi in giro, di sentir promesse al vento, e quando, fra altri due anni e mezzo, gli stessi cittadini torneranno alle urne, provvederemo a ricordare loro queste bugie.

Per chi volesse approfondire un poco di più, l'invito è a partecipare alle assemblee pubbliche che, spero a breve, inizieremo a fare per aggiornare la cittadinanza.

Carlo Sangalli

lunedì 27 gennaio 2014

Settimana invernale. Mercoledì 10 centimetri di neve a Bergamo


Abbassamento delle temperature con una perturbazione a carattere nevoso che interesserà anche la Bergamasca. Paolo Corazzon di 3bmeteo.com: "Non sarà la nevicata del secolo ma lo strato nevoso in città potrebbe toccare i dieci centimetri"

Fino a 10 centimetri di neve su Bergamo e provincia. Mercoledì è prevista una perturbazione a carattere nevoso che interesserà anche la Bergamasca. Ad annunciarlo è il meteorologo Paolo Corazzon di 3bmeteo.com, che interviene a Bergamonews: “Finora abbiamo assistito a un inverno caratterizzato da temperature piuttosto miti -spiega Corazzon- da metà settimana invece arriverà il freddo. Mercoledì, in particolare sarà la giornata più critica”.

Con l'abbassamento delle temperature “intorno allo zero” dovrebbe vedersi anche la prima nevicata in città: “La neve, oltre che nelle valli, arriverà anche nel capoluogo e nelle zone di pianura -prosegue l'esperto di 3bmeteo.com-. Non sarà la nevicata del secolo, ma lo strato nevoso in città potrebbe toccare i dieci centimetri. Non dovrebbero esserci grossi disagi per automobilisti e pedoni, anche perché da giovedì pomeriggio le temperature dovrebbero alzarsi quanto basta per tramutare la neve in pioggia”.

Il maltempo dovrebbe comunque proseguire per tutta settimana: “La perturbazione proseguirà almeno fino a sabato sulla Bergamasca, con temperature basse e un clima invernale”.

Nel complesso sarà una settimana turbolenta su tutta Italia con due ondate di maltempo, neve al Nord e vertiginose altalene termiche al Centrosud. “Una prima perturbazione determinerà un peggioramento nelle prossime ore con obiettivo principale il Centrosud, dove attendiamo piogge, rovesci e neve anche a quote medio-basse – aggiunge Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com - In particolare fiocchi in collina interesseranno Toscana, Umbria e Marche, in calo sin verso i 500-1000m anche sul resto del Centro e al Sud entro martedì, quando irromperanno venti di Maestrale o Tramontana”.

Da segnalare, inoltre, la possibilità di temporali sul basso Tirreno. Marginalmente coinvolto il Nord, con fenomeni soprattutto sull'Emilia Romagna, dove la neve potrà spingersi fino in pianura entro martedì mattina, con fiocchi a Bologna, Modena, Parma; tra Bolognese e Modenese attesi fino a 6-8cm. “Una seconda perturbazione ci interesserà da mercoledì e nei giorni successivi, con maggiore coinvolgimento questa volta del Nord Italia, dove arriverà la neve anche in pianura - prosegue l'esperto di 3bmeteo.com - Interessati in particolare Piemonte, Lombardia occidentale, entroterra ligure, inizialmente a tratti anche il Nordest dove, tuttavia, tenderà a prevalere la pioggia”.

Neve attesa, dunque, a Torino e a Milano, fiocchi non esclusi a tratti anche a Genova. Al Centrosud, invece, piogge e rovesci, specie sui versanti tirrenici, con quota neve in sensibile rialzo sull'Appennino per l'arrivo di forti venti di Scirocco che soprattutto da giovedì faranno alzare le temperature: una vera e propria altalena termica per il Centrosud con scarti anche di 8-10°C in 48 ore. Da venerdì pioggia prevalente anche al Nord in pianura, nevicate a tratti abbondanti sulle Alpi alle quote medie.

Bergamonews - 27 gennaio 201