venerdì 24 dicembre 2010

Mettiamo le cose a posto !


L'intervista Giuliana Reduzzi primo cittadino di Ponte San Pietro Sindaco per 14 anni
«Tanto lavoro, spero che il gruppo raccolga i frutti»


Il sindaco Giuliana Reduzzi traccia il bilancio dei suoi 14 anni da sindaco in vista delle ......

Dice di non aver ancora deciso se ricandidarsi («Non ne abbiamo parlato, siamo così presi dalle cose da portare a termine...»), ma spera che «il lavoro che abbiamo avviato possa essere proseguito dallo stesso gruppo». In vista dell'appuntamento di primavera con le urne, il sindaco di Ponte San Pietro, Giuliana Reduzzi, traccia (con il vice, Gianfranco Calvi) un bilancio di quasi cinque anni alla guida del Comune, con una lista civica di centrosinistra. Non i primi per lei, che al timone del paese era già stata dal '92 al 2001, prima di sbarcare in Parlamento con la Margherita.

Carrellata su questo mandato: di cosa va più fiera?
«Abbiamo affrontato i temi che ci stavano a cuore. Mi vengono in mente gli interventi alle scuole medie, la nuova mensa per l'istituto comprensivo, i lavori di ampliamento della materna di Locate, che si concluderanno a gennaio. Siamo riusciti a fare molto, nonostante i problemi economici. Per il 2011 daremo in appalto i lavori per la nuova palestra al centro "La proposta" di Briolo, un'opera per i giovani».

Cosa, invece, non è andato come avrebbe voluto?
«Mi spiace se non siamo riusciti ad andare incontro a tutti i bisogni, emersi negli ultimi tempi con particolare rilevanza: povertà estreme, emergenza abitativa. Rispetto ai due mandati precedenti, ho trovato una società cambiata: più scontenta, spesso litigiosa, e con bisogni nuovi, enormi. Noi abbiamo cercato di fare tutto il possibile, con passione».

Negli ultimi mesi ha tenuto banco la querelle sul poliambulatorio, «conteso» tra Ponte San Pietro e Brembate Sopra. A che punto siamo?
«La Regione, come è noto, ha concesso una proroga di cinque anni, utile a consentire gli interventi di adeguamento dello stabile attuale. Ora tocca all'azienda ospedaliera (di Treviglio, proprietaria dell'edificio e gestore dei poliambulatori, ndr): ci auguriamo che rispetti la richiesta di molti sindaci dell'Isola, e del Consiglio provinciale, di mantenere gli ambulatori a Ponte, e che si arrivi a una soluzione condivisa. Per noi, la prima opzione resta la ristrutturazione dell'edificio attuale».

Notizia fresca è anche l'adozione del Piano di governo del territorio. Su cosa avete puntato?
«Uno degli obiettivi principali era ridurre al minimo il consumo di suolo, e infatti l'utilizzo del territorio è limitato all'1% in più rispetto all'attuale. Le edificazioni avvengono solo in funzione dei servizi. Abbiamo puntato sui parchi: ne abbiamo inseriti uno a Locate, uno lungo il Quisa, e quello dell'Isolotto».
Isolotto il cui destino resta da definire, dopo le polemiche scatenate dalla proposta di Pii che prevedeva la costruzione, su una parte dell'area, di 38 villette.
«Su quel progetto, dopo una valutazione molto attenta, abbiamo deciso di soprassedere. Nostra intenzione, messa nero su bianco nel Pgt, rimane acquisire l'area, in gran parte di proprietà privata. Nel Pgt abbiamo inserito un piccolo indice di edificabilità (con volumetrie da realizzare lì, o altrove), che ci consenta di mantenere aperta la trattativa con il privato per raggiungere il nostro scopo, l'acquisizione. Per noi è fondamentale realizzare un parco che, pur con tutte le cautele del caso, sia fruibile da parte della comunità, anche per sottrarlo alle cattive frequentazioni».

Il che ci porta al tema della sicurezza.
«È uno dei primi che abbiamo affrontato, molto sentito dai cittadini. Abbiamo potenziato l'illuminazione pubblica, aumentato la videosorveglianza, rinforzato il budget della polizia locale e attivato una commissione ad hoc».

Risultati?
«Gli atti di microcriminalità sono diminuiti moltissimo, mentre proprio in queste settimane si sta registrando un aumento dei furti,
che io oso collegare alla pesante crisi economica. I vigili hanno collaborato molto con i carabinieri, ci sono stati vari arresti. Il problema è che poi, spesso, chi viene catturato viene anche rilasciato poco dopo».


Un suo "pallino" è il polo di interscambio. Aveva dichiarato che l'obiettivo era partire con i lavori entro fine mandato.
«Per noi è ancora così. L'opera ci sta molto a cuore, per andare incontro alle esigenze degli utenti del treno, con la ristrutturazione della stazione e la realizzazione di un numero adeguato di parcheggi».
In cambio, il privato chiede di realizzare un supermercato, contro cui in paese c'è stata una petizione.
«Si tratterebbe di un monomarca alimentare, non vogliamo un centro commerciale. L'intervento del privato resta fondamentale per arrivare alla realizzazione di un progetto i cui benefici sarebbero enormi. Abbiamo partecipato a un bando europeo per la mobilità sostenibile, e ottenuto, tramite la Regione, un finanziamento di 2,5 milioni di euro. Il progetto, però, ne costa 5. La parte mancante non potrà che venire dal privato: il Comune non dispone di queste risorse».

E i tempi?
«Il progetto è condiviso al 99,9% sui tavoli regionali, aspettiamo il parere della Provincia sulla viabilità. L'obiettivo resta partire per fine mandato, e terminare i lavori nel 2013».

E ora, si ricandida?
«Domanda da un milione di dollari... Non abbiamo ancora affrontato il tema. Quello che vorrei, in ogni caso, è che quello che abbiamo avviato possa essere portato avanti dallo stesso gruppo: dopo tanto lavoro, è il momento di raccogliere i frutti».


Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo -  Martedì 21 Dicembre 2010 PROVINCIA, pagina 42
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Lettera inviata al quotidiano "L'Eco di Bergamo"


Spett.le Redazione,
scrivo questa lettera dopo aver letto l'intervista rilasciata dal Sindaco di Ponte San Pietro, Giuliana Reduzzi, raccolta dalla vostra collaboratrice Fausta Morandi e pubblicata dal quotidiano L’Eco di Bergamo in data 21 dicembre u.s.
Ho preso questa decisione perché sono convinto che la popolazione abbia il diritto di sapere come viene amministrata la cosa pubblica, proprio perché pubblica, ed è dovere di chi amministra di raccontare i fatti e non le proprie opinioni.
Isolotto:
“Su quel progetto, dopo una valutazione molto attenta, abbiamo deciso di soprassedere." Sarà anche vero, tuttavia che questa decisione sia stata resa nota dopo che erano scaduti i termini di legge per poter approvare i PII, rende poco credibile quest'affermazione, anche perché la riproposizione nel PGT di una are per Insediamenti antropici, anche se con parole che tentano di ingannare, significa costruzione di abitazioni. I cittadini devono sapere che la scelta di "concedere" un piccolo indice di edificabilità è solo ed esclusivamente un gentile regalo fatto alla proprietà, visto che la definizione di un qualsiasi vincolo conformativo avrebbe consentito (a norma di legge) di evitare sia i costi che le edificazioni che, per poche che siano non saranno mai meno di una quindicina, comporteranno la morte della naturalità del sito. Se il vero scopo,  fosse davvero renderlo "sia fruibile da parte della comunità, anche per sottrarlo alle cattive frequentazioni" basterebbe farlo frequentare più spesso dagli agenti della Polizia Locale, posti alle dirette dipendenze dell'Amministrazione, facendoli entrare nell'area e non limitarsi a passare all'esterno in auto. Per correttezza, dovrebbe chiarire anche che è stata una sua precisa scelta quella di non rinnovare il vincolo di conformità sull'area, non un evento imprevedibile ed inevitabile.
Polo di Interscambio:
Aveva dichiarato che l’obiettivo era partire con i lavori entro fine mandato.
«Per noi è ancora così. L’opera ci sta molto a cuore, per andare incontro alle esigenze degli utenti del  treno, con la ristrutturazione della stazione e la realizzazione di un numero adeguato di parcheggi ». In cambio, il privato chiede di realizzare un supermercato, contro cui in paese c’è stata una petizione. «Si tratterebbe di un monomarca alimentare, non vogliamo un centro commerciale. L’intervento del privato resta  fondamentale per arrivare alla realizzazione di un progetto i cui benefici  sarebbero enormi. Abbiamo partecipato a un bando europeo per la mobilità sostenibile, e ottenuto, tramite la Regione, un finanziamento di 2,5 milioni di euro. Il progetto, però, ne costa 5. La parte mancante non potrà che venire dal privato: il Comune non dispone di queste risorse».
Vediamo di capirci, Sig. Sindaco: Cominciamo con il "monomarca alimentare". Quando presentò l'intervento, quasi due anni fa, la superficie totale coperta era di poco inferiore ai 10.000 metri quadrati. Ora, rivisitato, pare siano quasi raddoppiati e, sicuramente, non ospiterà solo ed esclusivamente un supermercato monomarca alimentare, ma diverrà un vero e proprio Centro Commerciale, esattamente quello che dice di non volere.
Sig. Sindaco, visto che lei ha fatto adottare il PGT dal suo consiglio Comunale, si è almeno curata di verificare cosa contenesse?  Inoltre, per giustificare questo eco-mostro di circa 80.000-100.000 metri cubi di cemento posizionati davanti alla storica villa Mapelli-Mozzi, si appella al le necessità di parcheggio del quartiere adiacente e alla mobilità sostenibile. Afferma, e sono parole virgolettate, quindi attribuite a lei, che l'intera opera costa 5 Milioni di Euro e il Comune non dispone di queste risorse. Mi permetta, Sig. Sindaco, di ricordarle l'offerta della Virgilio SpA (cfr pag. 23 de L'Eco di Bergamo del 27.02.2009) che offriva al Comune di Ponte San Pietro 4.000.000 Euro cash, che uniti ai 2.500.000 Euro stanziati dal Pirellone avrebbero coperto quasi interamente il costo dell'operazione, con la differenza che Ponte San Pietro avrebbe avuto il suo bel parcheggio di interscambio, senza dover sopportare l'inquinamento ed il traffico che il Centro Commerciale porterà con sé. Oltretutto, in questo modo, lei ha rinunciato anche all'offerta, sempre della Virgilio SpA e sempre descritta in quell'articolo sopra citato, di assumere i lavoratori della Legler che avrebbero perso il proprio posto di lavoro, buona parte dei quali sono suoi amministrati, Sig. Sindaco. Quando la perdita del posto di lavoro si concretizzerà, costoro potranno venire a suonare alla sua porta ?
Quando, nel corso di un Consiglio Comunale, un consigliere le ricordò l'opportunità della proposta Virgilio, lei rispose che non sarebbero bastati 8.000.000 di Euro per realizzare l'interscambio, salvo poi ammettere in una successiva occasione che tale valutazione era priva di qualsiasi supporto tecnico accettabile, era solo una sua personale valutazione.
In generale, anche le informazioni che fornisce correttamente (nel senso del valore) non sono così esaustive come vorrebbe farle sembrare. Quell' "uso del territorio limitato all'1%" corrisponde al quasi totale esaurimento delle aree verdi esistenti, a cui (forse) sopravviverà ancora solo qualche ritaglio di area agricola coltivata.
Questa, tra le tante, ci pare la definitiva dimostrazione della sua inadeguatezza a ricoprire l'incarico di Sindaco e vogliamo sperare che rinunci a ricandidarsi per altri cinque anni: ormai ha cementificato quasi tutto.
Carlosan