martedì 30 ottobre 2012

Il rifugio antiaereo recuperato


Domenica l'apertura a Ponte San Pietro

Il progetto del recupero del rifugio antiaereo di Ponte, che era tra gli obiettivi dell'amministrazione comunale di Ponte San Pietro, si è concretizzato e domenica, in concomitanza con la ricorrenza del 4 novembre, verrà aperto al pubblico.

«Il rifugio in piazza Libertà - spiegano i curatori dell'Archivio storico dell'immagine della biblioteca di Ponte - è uno dei tanti costruiti durante le Seconda guerra mondiale con lo scopo di dare riparo alla popolazione durante gli attacchi aerei angloamericani. È importante ricordare che Ponte è stato l'unico paese della provincia di Bergamo a subire ingenti danni a causa dei bombardamenti: nel '44 furono tre e nel '45 quattro».

«Quello del 20 ottobre del '44, che colpì l'entrata del rifugio, avvenne alle 13,30: 24 aerei, in quattro stormi di sei ciascuno, bombardarono quasi a tappeto la zona Cooperativa-stazione-ricovero con gravi danni anche alle ville Legler. Il bilancio fu di 15 morti e 49 feriti. Non si sa se tra gli sfollati che si trovavano nel rifugio ci siano stati morti o feriti».

Costruito nel 1944 scavando la collina del Famedio (il monumento ai Caduti di Ponte)
sbucava alla sommità che oggi è occupata da un parcheggio in via Monte Grappa. Durante l'esplorazione e la ripulitura, effettuate nei giorni scorsi dal gruppo speleologico Le Nottole, è risultato che il rifugio è costituito da due gallerie parallele che si sviluppano per una lunghezza di 60 metri, un'altezza di 4 e una larghezza di 3. Il rifugio poteva contenere fino a 800 persone.

I primi a visitare il rifugio saranno sabato gli alunni delle scuole. Sempre sabato alle 11, curata dall'Archivio storico dell'immagine di Ponte, verrà inaugurata nella sala civica di via Garibaldi una mostra di fotografie e documenti riguardanti i rifugi e il bombardamento su Ponte del 1944. La mostra rimarrà aperta fino all'11 novembre (orari 10-12 e 16-18).

L'Eco di Bergamo - 31 ottobre 2012 Cronaca