venerdì 18 febbraio 2011

Ponte, ecco il progetto dei comitati

Nell'Isolotto un parco e una fattoria
I cittadini hanno partecipato in massa alla serata di presentazione
Nell'area privata è prevista una «zona naturalistica» per tutelare le orchidee


 L´Isolotto di Ponte: i comitati civici chiedono che diventi un parco pubblico

L'Isolotto di Ponte San Pietro è molto caro ai suoi abitanti: lo dimostrano non solo il secondo posto, il settimo e il trentanovesimo nella classifica rispettivamente bergamasca, lombarda e nazionale dei «Luoghi del cuore 2010» stilata dal Fai, ma anche la grande partecipazione alla serata pubblica per la presentazione del progetto «Parco dell'Isolotto», proposto dai comitati civici «Altra Ponte» e «Amici dell'Isolotto» in collaborazione con Legambiente, Italia Nostra, WWF e Fai. Un luogo che occupa una superficie di circa 150 mila metri quadrati, delimitata dal torrente Quisa ad est, dal fiume Brembo ad ovest e dalla loro confluenza a sud.
Il parco pubblico «Il progetto elaborato dai comitati e dalle associazioni ambientaliste prevede di trasformare l'area in un parco che possa diventare fruibile dalla cittadinanza» ha introdotto Carlo Sangalli di «Altra Ponte».

L'isolotto è costituito da tre zone. La prima, che si trova a nord, è demaniale, già aperta al pubblico ed oggetto di bonifica recente da parte dei volontari dei comitati e delle associazioni. Sono stati ripristinati sentieri, ripulita l'area e si sono promosse visite guidate per riportare i pontesampietrini a godere di nuovo di una zona che, se abbandonata, rischia di diventare terra di nessuno. Il progetto prevede di trasformarla in parco pubblico con area picnic.
 
La zona naturalistica
La proposta, per l'area privata, è che questa diventi una «zona naturalistica» senza operare interventi, ma mantenendo le caratteristiche di biodiversità riconosciute come peculiari dagli esperti dell'Orto Botanico di Bergamo, dalle associazioni ambientaliste, dalla Regione e dalla Provincia. Nell'Isolotto, unica area boscata di Ponte, fioriscono otto tipi rari di orchidea spontanea.

La fattoria didattica
La terza zona, nella parte a sud dell'Isolotto, vede la presenza di una piccola azienda agricola a conduzione familiare. «Il progetto immagina di potenziare l'attività di tipo didattico, considerato che i bambini delle scuole già ora visitano la fattoria» ha precisato Nicola Leidi, uno degli estensori del progetto. L'intervento complessivo prevede di recuperare i percorsi pedonali, carrabili e sulle balze fluviali esistenti oltre che l'installazione di bacheche informative, punti di osservazione; in particolare è avvertito come necessario un ponticello che permetta l'attraversamento del Quisa a sud e connetta l'Isolotto al parco del Brembo Sud, che fa parte del Plis esistente.

Tutela o edificazione
Il timore manifestato è che non sia tutelato il valore naturalistico della zona, mentre si continua a consumare suolo con la cementificazione. «L'area che nel vecchio Prg era vincolata a verde pubblico non è stata sottoposta allo stesso vincolo nel nuovo Piano di governo del territorio» spiega Sangalli. L'Isolotto non è neppure stato inserito nel Plis (Parco di interesse sovraccomunale) del basso corso del fiume Brembo. «Sarebbe stato il primo passaggio per tutelarne l'integrità naturalistica. Per questo abbiamo presentato una petizione firmata da 4 mila persone».

I costi
«Per iniziare bastano 50-60 mila euro necessari per il ponticello; in tutto prevediamo una spesa di 300 mila euro, che si potrebbero ottenere con la partecipazione a bandi europei o regionali» spiega Leidi.

Laura Arnoldi - Sabato 19 Febbraio 2011 PROVINCIA, pagina 45

L'Assemblea per la tutela dell'ambiente a Ponte San Pietro




Serata stupenda. Non meno di 120-130 presenze. Tra queste il Sindaco di Treviolo, Masper, il Vicesindaco di Ponte San Pietro Calvi, gli Assessori Togni e Redondi, il Resp. del Coordinamento del PLIS, Rossatti, i Consiglieri Regionali Patitucci (IDV) e Barboni (PD) e rappresentanti locali di PD, PDL e Lega.
Se c'era qualcun altro che non ho riconosciuto mi scuso con loro.

Naturalmente non potevano mancare i nostri sostenitori ambientalisti, i rappresentanti del F.A.I., di Italia Nostra, di Legambiente e del WWF, ai quali siamo particolarmente grati per il sostegno datoci in questi due anni.
Era presente anche la proprietaria dell'area più estesa dell'Isolotto, proprio quella con gli aspetti naturali più particolari e suggestivi, la bella Sig.ra Micaela Carrara.

L'esposizione del Progetto, fatta da Nicola Leidi, è stata chiara e puntuale. Speriamo che questa nostra iniziativa venga seriamente presa in considerazione dai nostri amministratori e possa servire da base per trovare una soluzione condivisa con la Sig.ra Carrara. 

Il 15 Maggio a Ponte San Pietro si voterà per il rinnovo dell'Amministrazione Comunale: ci auguriamo che i vari candidati vogliano pubblicamente dire la loro posizione anche su questo progetto.

La Redazione












mercoledì 16 febbraio 2011

«Isolotto, nel Pgt poca tutela»

L´Isolotto di Ponte e la sua tutela tornano al centro del dibattito

 I comitati vanno al contrattacco

Il futuro dell'Isolotto continua a tenere banco a Ponte San Pietro. Se da una parte l'amministrazione comunale sottolinea che le previsioni edificatorie sono sfumate, i comitati restano vigili.
«Riteniamo scarse le mosse urbanistiche a tutela della zona», dicono i comitati. Che rilanciano presentando un piano di tutela per la zona.
Questa sera è convocata un'assemblea pubblica ad hoc. L'argomento del resto è molto sentito (per la tutela della zona erano stateraccolte 4 mila firme) e mentre il Comune si avvia al voto è facile capire quanto la questione possa entrare in campagna elettorale. L'appuntamento è alle 20,45 al centro «La proposta» di Briolo: i comitati civici «Altra Ponte» e «Amici dell'Isolotto» presenteranno il piano «Parco dell'Isolotto», redatto dai comitati stessi e dalle associazione ambientaliste. 

 «L'Isolotto è l'unica zona boscata di libero accesso in tutto il Comune di Ponte – afferma Carlo Sangalli, del gruppo Altra Ponte –. Nel Piano di governo del territorio l'amministrazione comunale non ha introdotto alcun tipo di tutela o protezione dell'area». Area speciale, tanto che vi sono stati trovati otto tipi rari di orchidea spontanea: «Come hanno scritto i botanici, ma anche i tecnici della Regione, lì l'equilibrio naturale è delicato e deve essere assolutamente protetto». Dal sindaco Giuliana Reduzzi già in passato era giunta una rassicurazione: «Dei piani precedenti non se ne fa nulla. Il Comune vuole tutelare questa porzione di territorio, tanto che il nostro obiettivo è trovarefondi per acquistarla».

Questa sera, prima dell'illustrazione del progetto, interverranno i delegati del Fai (Fondo per l'ambiente italiano), Legambiente, Wwf e gruppo di coordinamento del Plis (Parco locale di interesse sovraccomunale). In seguito è previsto un dibattito, alla presenza di diversi esperti (dal geologo al giurista competente nel settore dell'urbanistica e tutela ambientale).
«L'invito a partecipare – spiegano gli organizzatori – è stato esteso ai sindaci dei Comuni che già fanno parte del Plis Basso Brembo (Boltiere, Bonate Sotto, Filago, Dalmine, Osio Sopra e Osio Sotto) e a quelli dei Comuni che, in risposta ad una petizione, potrebbero farvi il loro ingresso (Ponte San Pietro, Treviolo, Bonate Sopra, Presezzo e Curno)». Invitati anche esponenti politici e delle istituzioni, così come i progettisti dei Pgt. «Sarà sicuramente un momento importante – conclude Sangalli –. Del resto che l'Isolotto sia un luogo caro alla popolazione lo ha dimostrato il risultato ottenuto nel censimento del Fai». L'area è stata infatti classificata settima fra le più amate in Lombardia e 39ª a livello nazionale, con 2.968 segnalazioni. Il luogo più votato a livello lombardo è stato proprio il Plis Basso Brembo.

Remo Traina - L'Eco di Bergamo - Giovedì 17 Febbraio 2011 PROVINCIA, pagina 41

Contributi ai Comuni di pianura per paesaggio e tutela ambientale


Nei Comuni di pianura - secondo la classificazione Istat in Bergamasca sono 84 - potranno essere realizzati siepi, filari e recuperati fontanili grazie ai nuovi contributi regionali previsti dal bando «Investimenti non produttivi» del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, aperto fino al 31 maggio 2011.

A disposizione ci sono complessivamente 24 milioni di euro. Possono richiedere i contributi gli Enti locali, i parchi, i singoli cittadini oltre alle imprese, società e cooperative agricole. Tra le azioni ammissibili, la costituzione di siepi, filari e fasce tampone boscate, oltre al recupero ambientale e funzionale di fontanili e alla realizzazione di zone umide d'interesse naturalistico e faunistico su terreni agricoli.

Per tutte le tipologie di intervento è riconosciuto un contributo pari al 100% delle spese ammissibili. L'importo massimo di spesa ammessa per ciascuna domanda è fissato in 300 mila euro. Scopo del bando è la tutela dell'ambiente e il miglioramento del paesaggio rurale con un'attenzione specifica alla salvaguardia della qualità delle risorse idriche superficiali e profonde, alla conservazione della biodiversità e alla tutela dei sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico.

Le domande di contributo devono essere presentate per via telematica al sito www.agricoltura.regione.lombardia.it, nella sezione dedicata al Servizio informativo agricolo della Regione Lombardia (Siarl) e in copia cartacea, corredata da tutta la documentazione indicata nel bando, alla Provincia, che effettuerà l'istruttoria, entro il prossimo 31 maggio.

Si ricorda inoltre che, sempre per il miglioramento del paesaggio e la tutela dell'ambiente, sono ancora aperti i seguenti bandi del Programma di sviluppo rurale: bando «Misura 221 - Imboschimento dei terreni non agricoli» (finanzia la costituzione su terreni agricoli di boschi permanenti e impianti di arboricoltura da legno, per ricostituire le reti ecologiche, incentivare le produzioni ecosostenibili e attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici); bando «Misura 223 - Imboschimento delle superfici non agricole» (offre contributi per la costituzione di boschi permanenti con finalità ambientale, paesaggistica o protettiva su terreni non agricoli della pianura lombarda).

Ecco l'elenco dei Comuni di pianura della provincia di Bergamo al 30 giugno 2010 (fonte Istat): Antegnate, Arcene, Arzago d'Adda, Azzano San Paolo, Bagnatica, Barbata, Bariano, Bolgare, Boltiere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Brignano Gera d'Adda, Brusaporto, Calcinate, Calcio, Calusco d'Adda, Calvenzano, Canonica d'Adda, Capriate San Gervasio, Caravaggio, Casirate d'Adda, Castel Rozzone, Cavernago, Chignolo d'Isola, Ciserano, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Cortenuova, Costa di Mezzate, Covo, Curno, Dalmine, Fara Gera d'Adda, Fara Olivana con Sola, Filago, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Ghisalba, Gorle, Grassobbio, Isso, Lallio, Levate, Lurano, Madone, Martinengo, Medolago, Misano di Gera d'Adda, Montello, Morengo, Mornico al Serio, Mozzanica, Mozzo, Orio al Serio, Osio Sopra, Osio Sotto, Pagazzano, Palosco, Pedrengo, Pognano, Ponte San Pietro, Pontirolo Nuovo, Presezzo, Pumenengo, Romano di Lombardia, Seriate, Solza, Spirano, Stezzano, Suisio, Telgate, Terno d'Isola, Torre Pallavicina, Treviglio, Treviolo, Urgnano, Valbrembo, Verdellino, Verdello, Zanica.
 
L'Eco di Bergamo - 16 febbraio 2011 Cronaca


Nota della Redazione:

Chissà se a Ponte qualcuno pensa a concorrere, magari presentando un progettino di recupero delle sponde dell'Isolotto !