domenica 23 marzo 2014

A tutti i cittadini di Ponte San Pietro e dei Comuni circostanti


LETTERA APERTA

Dopo la petizione indirizzata ai Sindaci di Bonate Sopra, Curno, Ponte San Pietro, Presezzo e Treviolo, ai Presidenti di Provincia e Regione, con il sostegno di oltre 4.000 firme nell’anno 2010 i Comitati cittadini per la tutela del territorio di Ponte San Pietro, Curno, Treviolo, Bonate Sopra e Presezzo intendono manifestare pubblicamente le proprie preoccupazioni sulla possibilità di perseguire gli obbiettivi della petizione:
 1. Adesione al PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Basso corso del fiume Brembo;
 2. Realizzazione di percorsi ciclopedonali su entrambe le sponde del fiume Brembo che consentano di percorrere le rive per tutta la lunghezza del PLIS.
 3. Tutela ambientale delle aree attribuite al PLIS, recupero delle situazioni di degrado per la salute e per la qualità della vita dei cittadini.
 4. Coinvolgimento delle Associazioni Ambientaliste del territorio (F.A.I., Italia Nostra, Legambiente e WWF) e dei Comitati Civici cittadini, per collaborazione e supporto negli interventi da realizzare nell’ambito del PLIS;
 5. Riconoscere per specifiche aree di grande interesse naturalistico sul Brembo gradi superiori di tutela.

QUANTO FATTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI DAI COMITATI
La richiesta di apertura di un tavolo di lavoro alle amministrazioni comunali, è tuttora aperta affinchè l’obbiettivo di realizzare il parco fluviale sovracomunale del Brembo, indispensabile infrastruttura verde in un territorio già troppo congestionato, possa essere finalmente raggiunto partendo dal riconoscimento di quel polmone verde, la porta di ingresso al “Parco del Brembo“ a pochi passi dal centro storico: l'isolotto di Ponte San Pietro...
 Le attività proposte e realizzate, peraltro in linea con il mandato amministrativo dell’amministrazione di Ponte San Pietro, sono le seguenti:
 1. Progetto di riqualificazione ambientale dell’isolotto e collegamento con percorsi ciclopedonali delle aree lungo il Brembo in sponda sinistra da Ponte San Pietro a Curno / Treviolo - e in sponda destra verso Bonate Sopra / Bonate Sotto. Il Progetto pubblicato sul sito www.isolottocuoreverde.it è stato ufficialmente proposto ai Comuni interessati / Provincia / Regione ed è aperto a qualsiasi contributo collaborativo per attivare “progettazione partecipata” dei cittadini.
 2. Pulizia e riscoperta degli antichi sentieri per la percorribilità e fruizione pedonale e ciclabile delle aree demaniali perimetrali dell’isolotto lungo il torrente Quisa.
 3. Attività didattico educative, di conoscenza e scoperta dei luoghi in collaborazione con i Comitati / associazioni / scuole / orto botanico.
 4. Piantumazione di essenze autoctone in varie occasioni, in collaborazione con il CREA, con i comitati e associazioni ambientaliste attive sul territorio.
 5. Realizzazione e posa di bidoni per la raccolta di rifiuti e bacheca all’ingresso dell’isolotto.
 6. Corsa campestre per il “giro dell’isolotto” in collaborazione con Promoisola (gennaio 2013).
 7. Allestimento del punto informativo documentale presso il “casello” dell’isolotto, per fornire ogni informazione richiesta dai cittadini e per incentivare la partecipazione alle attività di volta in volta programmate.
 8. Informazione e approfondimento delle leggi di tutela e valorizzazione del territorio, dalla programmazione urbanistica comunale, alle attività proposte dalla Regione Lombardia per le “infrastrutture ecologiche”, alle indicazioni della “Convenzione europea del paesaggio” per la sostenibilità degli interventi e incremento della qualità urbana e periurbana.
 9. Attività di stimolo e di richiesta alle amministrazioni interessate, anche per adesione all’iniziativa per l’attuazione della rete ecologica “tra il monte canto ed il Brembo”, e per l’avvio di un progetto coordinato sovracomunale (iniziativa promossa dal PLIS del Basso Brembo, e cofinanziata dalla Cariplo).
 10. Richieste e audizioni presso gli uffici e le sedi competenti, a livello comunale/provinciale/regionale, anche per apporre uno specifico vincolo di tutela e riconoscimento del valore naturalistico ambientale dell’isolotto e delle aree lungo il Brembo.
 11. Anche quest’anno grazie alle proprie peculiarità, l’isolotto di Ponte San Pietro è stato indicato tra i primi “luoghi del cuore” nello speciale concorso del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano.
 12. Nell’edizione “2010 dei luoghi del Cuore del F.A.I.” a seguito dell’importante risultato conseguito (oltre 3000 segnalazioni), il FAI avrebbe devoluto all’Amministrazione di Ponte S.P. la somma di 10.000,00 € per un intervento significativo di valorizzazione del’isolotto, stanziamento mai erogato per assenza di determinazioni da parte dell’Amministrazione.

LA NECESSITA’ DI VALORIZZARE IL TERRITORIO SECONDO LE ATTUALI LEGGI, E’ ANCHE SANCITO DALLA RECENTE GIURISPRUDENZA
La Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, del 9 ottobre 2012, 5256, lancia un forte ammonimento: il Paesaggio è una risorsa assolutamente limitata ed in via di esaurimento; I principi generali in materia ambientale e paesaggistica non possono esser disgiunti, come ha insegnato la Corte Costituzionale, dagli artt. 9 e 117 della Costituzione, per cui deve essere data la prevalenza alla tutela del paesaggio non nel significato, meramente estetico, di “bellezza naturale”, ma come complesso dei valori inerenti il territorio naturale (cfr. Corte Cost., 7 novembre 1994, n. 379), che è un bene “primario” ed “assoluto (Corte cost., 5 maggio 2006, nn. 182, 183) e comunque una risorsa assolutamente limitata ed in via di esaurimento.
 Tutto ciò, in conformità ai principi costituzionali e con i principi della Convenzione europea sul paesaggio, adottata a Firenze il 20 ottobre 2000.

LA PROPOSTA DEI COMITATI E’ DI RICONOSCERE E DI GESTIRE AL MEGLIO IL RESIDUO PATRIMONIO NATURALISTICO
I comitati locali chiedono agli amministratori di agire in modo consapevole, per affrontare con efficacia le attuali criticità ambientali e favorire l’incremento della qualità urbana e periurbana, grazie alla presenza di una infrastruttura verde, un prezioso laboratorio ambientale… a pochi passi da casa e a beneficio di tutti;

 Anche sull’esempio delle positive esperienze in altre provincie Lombarde - non ultima la provincia di Milano impegnata proprio su questo tema con l’occasione di EXPO 2015* - chiediamo ai nostri amministratori coerenza, consapevolezza ed efficacia dell’azione amministrativa, oltre a collaborazione con i vari soggetti, enti ed uffici sovracomunali interessati, per dare finalmente respiro alla città costruita, con la possibilità di fruire di ciò che è già pubblico (AREE DEMANIALI) dall’isolotto alle aree limitrofe al Brembo sui vari Comuni. *Documentazione sul sito : http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/

LE PECULIARITA’ E LA CENTRALITA’ DELL’ISOLOTTO DI PONTE SAN PIETRO
La principale area di interesse del parco del Brembo che stiamo chiedendo, è l’isolotto di Ponte San Pietro; Situato strategicamente come fulcro delle zone di interesse ambientale e dei parchi limitrofi (punto di collegamento tra le due sponde del Brembo e apertura verso le direttrici sud - al PLIS del Basso Brembo e verso nord per il Parco dei colli di Bergamo, il Monte canto, Sotto il Monte Giovanni XXIII ecc…) l’isolotto, e di conseguenza il parco sovracomunale che stiamo chiedendo, ha tutte le credenziali per diventare il motore di un cambio di rotta verso scelte urbanistiche sostenibili, e per l’avvio di attività compatibili, didattico educative, per il tempo libero, economiche -prodotti locali, accoglienza turistica, tempo libero, ciclopedonalità ecc… in un’area centrale e unica, a condizione che questo sia voluto e riconosciuto da tutti.

 Per l’isolotto di Ponte San Pietro, la tutela e riconoscimento come parco periurbano fruibile, frequentato e ben collegato con il territorio circostante, può farne emergere ed apprezzare le peculiarità, garantendo ai cittadini l’avvicinamento ad un contesto territoriale unico e delicato, dotato di un eccezionale esempio di biodiversità riconosciuta da tutte le associazioni ed enti competenti (dall' orto botanico di Bergamo alle associazioni ambientaliste agli uffici di Provincia e Regione ...direttive habitat europee ecc…).

PER GLI ATTUALI “ELEMENTI DI PRESSIONE AMBIENTALE” NEI NOSTRI COMUNI, E CON L’OPPORTUNITA’ OFFERTA DALLE AREE INEDIFICATE LUNGO IL BREMBO, E DELL’ISOLOTTO IN PARTICOLARE, RICORDIAMO CHE:
In un contesto territoriale fortemente congestionato, tutelare le residue aree di verde naturale, partendo da quelle del fiume Brembo e dei suoi affluenti, e garantire una “fondamentale infrastruttura ecologica” per mitigare la pressione ambientale e riportare qualità a beneficio dell’intero contesto urbano, non è solo un opinione ma una necessità;

 Ponte San Pietro si pone in questo come caso emblematico: con i suoi 4,5 Km quadrati di territorio, è il paese della Provincia con il maggior tasso demografico dopo la città di Bergamo; l'isola bergamasca è ormai nota tra le zone piu congestionate e critiche - a livello regionale - per l’inquinamento ambientale e per la salute, ...è attraversato da importanti infrastrutture (ferrovia, asse interurbano, strada provinciale briantea) ed ha assistito negli ultimi anni ad una fortissima urbanizzazione che ha lasciato solo pochi reliquati di aree agricole o naturali.

 Sempre a Ponte vi è una diffusa presenza di varie industrie, una fonderia e nuovi ambiti residenziali (Locate, le piscine ,villa Moroni, palazzo Moiana, le case del sole, ex area mercato , ex enel ,via Garibaldi ) con prevalenza di unità abitative invendute ed altre nuove unità abitative previste nel P.G.T. ( 2 briolo, 2 locate , zona Mazzucconi, zona manufatti in cemento Colleoni, il roccolo): la stima dell'invenduto - da verificare - è di oltre 400 alloggi!

Questa necessità si deve quindi confrontare con le scelte amministrative, sia di Ponte San Pietro che dei Comuni contermini, chiamati a sviluppare le possibili azioni per valorizzare il territorio, con le sue peculiarità, i parchi e le aree naturalistiche, le attività di produzione locale le attività di socializzazione, didattico educative ecc...

PERCHE’ NON URBANIZZARE LE RESIDUE AREE INEDIFICATE LUNGO IL BREMBO
Di fatto tutti, amministratori e cittadini, oltre alle proposte che avremmo voluto esporre devono conoscere e considerare le opportunità che già oggi ci sono, e gli elementi normativi e giuridici di riferimento che impongono la cura e la tutela delle residue aree fluviali/naturalistiche, e dell’isolotto in particolare.
- La rete ecologica regionale (R.E.R.) come parte del Piano Territoriale Regionale (P.T.R.), è riconosciuta come infrastruttura prioritaria per la tutela e valorizzazione del territorio e della biodiversità;
- La rete ecologica regionale e le aree di “riferimento” per la sua attuazione - tra cui tutte le aree limitrofe al fiume Brembo nei Comuni interessati sino all’isolotto di Ponte San Pietro - deve infatti essere recepita e valorizzata in tutti gli strumenti di indirizzo e di programmazione territoriale, sia alla scala provinciale (P.T.C.P.) che Comunale (P.G.T.), come espressamente previsto all’art. 3 ter della L.R. 86/83 e disposizioni collegate:

 1 La Rete ecologica regionale (RER) è costituita dalle aree che… sebbene esterne alle aree protette regionali e ai siti della Rete Natura 2000, per la loro struttura lineare e continua o il loro ruolo di collegamento ecologico, sono funzionali alla distribuzione geografica, allo scambio genetico di specie vegetali e animali e alla conservazione di popolazioni vitali ed è individuata nel piano territoriale regionale (PTR).

 2 La Giunta regionale formula criteri per la gestione e la manutenzione della RER, in modo da garantire il mantenimento della biodiversità, anche prevedendo idonee forme di compensazione.

 3 Le province controllano, in sede di verifica di compatibilità dei piani di governo del territorio (PGT) e delle loro varianti, l’applicazione dei criteri di cui al comma 2 e, tenendo conto della strategicità degli elementi della RER nello specifico contesto in esame, possono introdurre prescrizioni vincolanti

 4 La RER è definita nei piani territoriali regionali d’area, nei piani territoriali di coordinamento provinciali, nei piani di governo del territorio comunali e nei piani territoriali dei parchi.
 - l'esistenza delle aree demaniali e la rete di sentieri lungo i corsi d’acqua, sinora ignorate, non necessitano obbligatoriamente di acquisizione ma di semplice “pulizia costante”, apertura graduale, e incentivazione al costante utilizzo
 - - non sussiste l'obbligo di concedere ai titolari delle aree inedificate presenti nella rete ecologica regionale, l’edificazione in loco; non esistono infatti “diritti edificatori” né “vocazioni edificatorie” di suoli non ancora edificati (Consiglio di stato n° 6656/2012)
- per le aree interessate dalla rete ecologica regionale prossime al fiume Brembo, e per l’isolotto in particolare, la perequazione (possibilità di trasferire i volumi attribuiti dal Comune con il P.G.T. di 0,01 mc/mc in altro luogo), soddisfa già la richiesta di introito delle proprietà rendendo del tutto superflua la richiesta di edificare delle residenze all’interno dell’isolotto; il diniego ad edificare è quindi legalmente ed ampiamente giustificato.
- Per queste aree quindi, l’aspettativa di equo ristoro delle proprietà è già soddisfatta, meglio ancora dopo aver apposto un vincolo adeguato di tutela sulle aree che ne garantirebbe una prima concreta valorizzazione e un importante riconoscimento per la funzione ambientale con beneficio diretto per le aree urbane limitrofe.
- l’esercizio di questo “non diritto!” necessiterebbe di una variante al P.G.T…
- Provincia e Regione si sono già espresse sull’esigenza di tutela delle aree limitrofe al Brembo e dell’isolotto, inquadrate nel Piano Territoriale Regionale come “aree di primo riferimento per la rete ecologica regionale”, e per l’applicazione delle prescrizioni di tutela in fase di approvazione dei propri P.G.T., come previsto all’art. 3 ter della L.R. 86/83 e delibere collegate.
- la pretesa edificazione, erroneamente considerata la possibile soluzione allo spaccio e alla cattiva frequentazione dei luoghi è l’ulteriore grossolano tentativo di dare una “risposta urbanistica a problemi di tipo sociale e di ordine pubblico (…quasi da manuale verrebbe da dire…), se non fosse che in cambio di un’efficacia tutta da dimostrare… “infatti lo spaccio e la cattiva frequentazione si svolgono senza disturbo sotto le abitazioni esistenti in via Vittorio Emanuele, sulla passerella pedonale sul fiume, per le strade del quartiere Le Piscine di Briolo e per le strade della frazione Locate”, si assisterebbe alla compromissione certa, in quanto azione irreversibile, dell’ambiente naturale e delle sue prospettive di effettiva valorizzazione senza risolvere il problema.

- L’isolotto rientra in una fascia definita a “rischio esondazione” recentemente svincolata per consentire possibili interventi urbanizzativi; Oltre agli ammonimenti derivanti dalle sempre piu’ frequenti esondazioni, anche le normative vigenti danno precise indicazioni di rischio e tutela per le aree di rispetto fluviale, definite “vulnerabili per l’aspetto idrogeologico”, anche con evidenza di responsabilità, come definito nella delibera regionale 2616/2011 “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del territorio” che ci ricorda:

 o nei dieci anni trascorsi dall'approvazione del PAI, numerosi Comuni hanno trasmesso alle strutture regionali proposte di riperimetrazione di tali aree, con la finalità di rimuovere i vincoli vigenti, spesso per consentire un ulteriore sviluppo edificatorio;

 o eventuali trasformazioni urbanistiche nelle aree svincolate, anche a seguito della realizzazione di interventi di difesa, devono essere considerate con la massima attenzione, dal momento che la mitigazione del rischio che si consegue con tali interventi non può essere assoluta, in quanto permarrà sempre una quota di rischio residuo; - gli eventi alluvionali occorsi nei mesi di ottobre e novembre 2011 hanno confermato la difficoltà intrinseca nel prevedere l'intensità dei fenomeni di dissesto e la loro evoluzione;

 o Il presente aggiornamento verte essenzialmente sul tema delle riperimetrazioni delle aree in dissesto, conseguenti alla realizzazione di opere di difesa del suolo e di studi di dettaglio. Si è infatti ritenuto opportuno meglio definire le casistiche e le procedure per pervenire alle riperimetrazioni delle aree in dissesto, nonché puntualizzare e sottolineare le responsabilità che derivano dall'utilizzo delle aree svincolate da perimetrazioni, evidenziando la rilevanza della gestione del rischio residuo e la necessità del mantenimento nel tempo delle condizioni assunte a base della proposta di riperimetrazione, in particolare attraverso la manutenzione delle opere, al fine di rendere più consapevoli i Comuni nelle valutazioni su uno sviluppo urbanistico e socio-economico del territorio compatibile con le caratteristiche del territorio stesso.

Inoltre, intende segnalare un'anomalia tutta locale: l'area demaniale del paleoalveo, unica area boscata in tutto il territorio comunale, liberamente accessibile a tutti i cittadini, nelle scorse settimane è stato oggetto di un intervento di abbattimento di diverse decine di alberi, abbattimento richiesto dagli Amministratori comunali ed eseguito da uomini della Protezione Civile. La necessità del taglio, fatta su richiesta del Comune (è importante non dimenticarlo) è avvenuta per facilitare il transito di mezzi operativi di un prossimo cantiere edile, per il quale non risulta rilasciata alcuna licenza. Naturalmente senza costi per il Comune che, tuttavia, ha rinunciato al ricavato della vendita del legname …

I comitati civici invitano tutti i cittadini a partecipare alle iniziative di volta in volta programmate, di avvicinamento, pulizia e fruizione delle aree del Brembo e, prima fra queste, l’isolotto,… il cuore verde di Ponte San Pietro.

Comitato “Amici dell’isolotto”
Ponte San Pietro
cascinaisolotto@interfree.it
Comitato civico “Altra Ponte”
Ponte San Pietro
comitatocivico.altraponte@gmail.com

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