mercoledì 13 luglio 2011

Mazzucconi vende il campo di Locate

Scende il sipario sulla nuova fabbrica
In offerta a 13,7 milioni il terreno edificabile per pagare i creditori del concordato
Cessione prevista nel piano di risanamento: l'attività industriale procede bene

Che si potesse fare, dopo che il gruppo era stato ammesso due anni fa al concordato, sembrava quantomeno improbabile. Adesso però tramonta definitivamente la possibilità della realizzazione di una nuova fonderia a Locate di Ponte San Pietro da parte delle Fonderie Mario Mazzucconi Spa.

L'azienda metallurgica, specializzata in prodotti per il comparto auto, aveva dichiarato come strategico, fino al 2008, questo investimento, che avrebbe in particolare permesso l'accorpamento dell'attività degli stabilimenti di Ponte San Pietro e di Ambivere: ma le difficoltà finanziarie che hanno alla fine portato all'ammissione al concordato misto e in parte con cessione con beni hanno posto altre priorità, a partire dal risanamento per il proseguimento dell'attività. In quest'ottica adesso anche il terreno di circa 100 mila metri quadrati sul quale avrebbe dovuto essere costruito lo stabilimento è stato messo ufficialmente in vendita per 13,77 milioni di euro, rispetto a una stima di oltre 15 milioni. Le offerte vengono ricevute fino a fine mese dal commissario giudiziale Gianfranco Ceruti.

Avanti con il piano
L'operazione non rappresenta una sorpresa. Era infatti esplicitamente prevista nell'istanza di modifica della proposta di concordato preventivo della Maberfin e della società controllate del 25 marzo 2010 che aveva allungato il piano di risanamento da giugno 2014 a fine 2014.

Nel documento si precisava infatti, con riferimento agli interventi liquidatori, che questi prevedevano anche la cessione da parte delle Fonderie Mario Mazzucconi, per un valore prudentemente ipotizzato in 23 milioni di euro, dei cespiti immobiliari in Ponte San Pietro (la sede di via Mazzini), in Ghiaie di Bonate Sopra (complesso industriale di via Monte Grappa) e appunto il terreno edificabile di Locate di Ponte San Pietro, oltre alla vendita a fine 2014 della controllata Tekal di Chieti, per un valore ipotizzato in circa 15 milioni di euro e di impianti ritenuti non strategici per un totale di circa 3,8 milioni di euro. Degli immobili della Mazzucconi di fatto l'unico del quale non è previsto la vendita è lo stabilimento di Ambivere.

Risorse per i creditori
La vendita del terreno di Locate, in particolare, l'unica prevista per quest'anno, dovrebbe dare la liquidità necessaria per procedere al versamento ai creditori della rata di 10 milioni prevista dal piano nel 2011, su un totale di circa 50 milioni.

«Anche se la vendita del terreno era prevista, questa decisione non rappresenta un buon viatico - commenta Paola Guerini della Fiom-Cgil - Delle scelte economiche l'azienda si assume le sue responsabilità, ma la nostra preoccupazione, sollevata in vari incontri, è che non ci siano ricadute da queste scelte sull'attività e sull'occupazione.

Adesso che Ponte San Pietro è tornata con attività a regime e che dopo la mobilità sono tornate anche le assunzioni, vogliamo capire dove intende riallocarsi nel futuro. Dato che siamo di fronte ad un'azienda in espansione per noi vanno esclusi ridimensionamenti».

Dopo un 2010 non brillante, infatti, l'attività industriale della Mazzucconi quest'anno procede in maniera positiva, tanto che nei primi cinque mesi l'andamento è in linea con un budget «migliorato» rispetto al piano, tale da fare prevedere per quest'anno un recupero anche dell'andamento del 2010 che era stato sotto il livello del piano. Da ulteriori miglioramenti potrebbero anche derivare risorse che potrebbero in futuro consentire ripensamenti sulle cessioni di beni: intanto però per quest'anno si procede con Locate.

Stefano Ravaschio - L'Eco di Bergamo - Giovedì 14 Luglio 2011 ECONOMIA, pagina 11

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'asta è andata deserta.