domenica 18 dicembre 2011

Le previsioni Natale col sole. Fine anno coi fiocchi


Vogliamo un po' sorridere, ma è per dire che Gioacchino non ce l'ha fatta. Gioacchino è l'equivalente bergamasco del tedesco Joachim, il nome della violenta bufera invernale da Nord-Ovest che fra venerdì e sabato ha operato dietro e sulle Alpi, toccandoci solo con i suoi effetti collaterali.

Per inciso, i nomi propri delle grosse depressioni europee, vengono decisi per tradizione dai meteorologi tedeschi del Deutscher Wetterdienst di Berlino, con una iniziale alfabetica a
progressione annua, e ovviamente queste depressioni prendono quasi sempre nomi da lanzichenecco.

Ma torniamo al piccolo «flop» invernale dell'altra sera, quando la neve è venuta sì a trovare le nostre montagne, ma solo con qualche manciata di centimetri, ben altra cosa rispetto alle coltri nevose che si sono depositate sui versanti esteri delle Alpi, con gare di sci annullate ieri e nuove precipitazioni in corso tuttora, proprio mentre il favonio tiene limpide le ore di questa nostra bella domenica sudalpina.

Poteva andarci meglio, nel senso della neve, perché, a poca distanza da noi, le alte valli lombarde verso il confine svizzero hanno ricevuto abbondanti nevicate, stante la forza del vento che
scendeva dalle Alpi, e che ha «strippato» (si dice proprio così) i fiocchi anche per qualche chilometro più a Sud.

Ma sulle Orobie, come detto, sono arrivate solo cose marginali, e c'è persino una certa differenza di spessore della nuova neve, a favore del lato occidentale dell'Alta Val Brembana, rispetto al versante orientale, Pora e Colere per intenderci.

Questo passaggio perturbato va inteso come un evento tumultuoso, parente dei fenomeni estivi, per cui ci possono essere risultati molto diversi, nelle precipitazioni, anche fra zone poco distanti.

Comunque, ieri mattina, tutte le nostre montagne presentavano una magnifica veste candida. Ma l'arrivo del favonio ha almeno ripulito la nostra provincia dall'umidità e da tutti gli inquinamenti, dando il via a un periodo di alcuni giorni che saranno quasi invernali per le temperature, ma
supportati da un buon soleggiamento, da cieli limpidi e colorati e senza alcun pericolo di nebbia per la pianura.

E visto che fra tre giorni saremo al solstizio d'inverno, con i giorni più corti dell'anno, questa inattesa disponibilità di luce e di colori sarà un buon viatico anche per lo spirito e per l'umore. Gli amanti della neve sono quindi sempre in attesa di grandi cose, però cominciamo ad accontentare almeno gli escursionisti e quelli delle ciaspole, che oltre i mille metri di quota, qualche bella camminata la possono certamente fare, già oggi.

Per sciatori da pista e scialpinisti, la scelta dev'essere più oculata, magari preferendo pendii con base erbosa e non rocciosa, e facendo curve morbide, senza «strappare», sennò si rischia di diventare geologi. Ma il freddo e i gestori degli impianti pensano sempre a voi, e forti
dell'«aiutati che Dio t'aiuta», con un po' di neve sparata risolveranno molti vostri problemi.

Per quanto riguarda i cieli, nella prossima settimana non sono previsti sconvolgimenti in ambito europeo, per cui si arriverà al Natale in queste condizioni. Ma abbiamo visto anni peggiori, lo scorso anno ad esempio c'era sì la neve in alto, ma pioveva più in basso, a Natale, una vera tristezza. E l'aria fredda che sta affluendo da Nord, magari troverà modo di realizzarsi, come neve, nella settimana verso San Silvestro.

Roberto Regazzoni
L'Eco di Bergamo - Domenica 18 Dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 36

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