lunedì 5 dicembre 2011

Curno, maggioranza a pezzi


Perde un altro pezzo la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Angelo Gandolfi. Durante l’ultimo Consiglio comunale il consigliere comunale del Pdl Fausto Corti ha abbandonato l’aula.

Perde un altro pezzo la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Angelo Gandolfi. Durante l’ultimo Consiglio comunale il consigliere comunale del Pdl Fausto Corti ha abbandonato l’aula con le minoranze durante un lungo intervento del primo cittadino sul concetto di “istituzionalità”.

Gandolfi ha accennato alla mancata perquisizione del centro islamico voluta dall’allora vicesindaco Pedretti nel 2009 e impedita dal sindaco. E’ su questo punto che Corti ha sbottato e ha deciso di seguire l’opposizione, uscita per via dell’epiteto “cosìddetta sinistra” rivolto dal primo cittadino. Senza il numero legale il Consiglio comunale è stato interrotto e rimandato.

Un segnale politico forte per un sindaco il cui destino, a pochi mesi dalle elezioni, è appeso al voto di un solo consigliere. Gandolfi ha inviato un lungo comunicato stampa, scritto in terza persona, di cui vi proponiamo un estratto. “La cosiddetta sinistra ha preferito crogiolarsi nel brodo di una facile e ingiustificata indignazione, piuttosto che guardare al bene pubblico (come quando si è pretestuosamente opposta al cosiddetto ecomostro, un progetto dell’arch. Bodega, discepolo di Renzo Piano e non dell’amico geometra Pedretti).

Infatti, al secondo punto all’ordine del giorno della riunione di Consiglio c’era l’approvazione di 125.000 euro di entrate per il Comune, 25.000 euro essendo destinati a sostegno di nuove esigenze sociali. Ancora una volta, la cosiddetta sinistra ha elevato il suo grido d’indifferenza etico-politica, il grido di battaglia che tante volte abbiamo sentito risuonare lugubre nelle stanze della politica affannosa e senza ideali: “Non m’interessa!”.

Questa volta con una variante: non m’interessa, non voglio sentire, non voglio argomentare, non voglio valutare, ergo abbandono l’aula consiliare. Il sindaco, da cattolico, voleva semplicemente affermare la necessità dell’aderenza degli elementi e comportamenti istituzionali e della stessa interpretazione normativa ai principi, valori e senso cristiani che sono il fondamento sia della
nostra costituzione sia dell’intera civiltà europea”.
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Isaia Invernizzi - Bergamonews - Lunedì, 5 Dicembre, 2011

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