lunedì 7 febbraio 2011

Fiamme Gialle: in Bergamasca nel 2010 evase tasse su 2.590 milioni di euro

Fiamme Gialle: in Bergamasca nel 2010 evase tasse su 2.590 milioni di euro
Il bilancio dell'attività svolta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bergamo mette in evidenza un tasso molto elevato di evasione: sono 169 quelli totali scoperti. 

Il bilancio dell'attività svolta nel 2010 dai finanzieri del Comando Provinciale di Bergamo, guidati dal colonnello Giancarlo Trotta mette in evidenza un elevato, elevatissimo numero di interventi che hanno portato a scoprire che su ben 2.590 milioni di euro non sono state pagate le tasse in Bergamasca.
Ecco nel dettaglio la relazione  sull’attività dei Reparti della provincia orobica (Nucleo di polizia tributaria di Bergamo, Compagnie di Bergamo e Treviglio, Tenenze di Clusone e Orio al Serio e Brigate di Sarnico e Costa Volpino, nonché della Tenenza di Cisano Bergamasco sino al 15 settembre) si è particolarmente incentrata sulla lotta all’evasione ed all’elusione fiscale e sul contrasto alle varie forme di criminalità economica.

2. LOTTA ALL’EVASIONE ED ALL’ELUSIONE FISCALE
In questo settore sono stati eseguiti 1.518 interventi, che hanno permesso di:
a. accertare la consumazione di 403 reati fiscali e denunciare, di conseguenza, 410 responsabili di cui 2 in stato d’arresto;
b. segnalare ai competenti Uffici delle Entrate somme su cui non sono state pagate le imposte per oltre 2.590 milioni di euro (l'anno scorso erano 1.730 milioni);
c. scoprire violazioni all’imposta sul valore aggiunto per oltre 532 milioni di euro;
d. quantificare ritenute non operate e non versate dai sostituti d’imposta per oltre 8 milioni di euro.
Grazie allo strumento del sequestro finalizzato alla confisca “per equivalente” (utilizzabile solo per violazioni commesse dal 2008 in avanti), è stato possibile sottrarre alla disponibilità degli evasori fiscali beni per oltre 5,5 milioni di euro.
Buona parte delle somme segnalate all’Agenzia delle Entrate e dei beni sottoposti a sequestro si riferiscono ad operazioni condotte contro l’evasione fiscale internazionale, in elusione, cioè, delle norme che regolano il corretto funzionamento degli scambi tra soggetti operanti in Paesi diversi.
Si ricorda, in particolare, l’operazione “Calypso” che, tra gli anni 2009 e 2010, ha permesso di scoprire che, per effetto di una vasta frode, lo Stato non ha incassato oltre 600 milioni di Euro di imposte dirette e oltre 650 milioni di Euro di IVA. L’attività ha portato, altresì, alla denuncia di 72 persone coinvolte cui sono state bloccate disponibilità (somme di denaro, partecipazioni azionarie, quote sociali, fabbricati, terreni, conti bancari, polizze assicurative, mezzi di trasporto terrestri e navali) per un valore parziale complessivo di circa 208 milioni di Euro.
Particolare impegno è stato inoltre posto nel contrasto alla c.d. “economia sommersa”, nella sua duplice veste di “sommerso d’azienda” (ossia l’occultamento al fisco dell’intera attività economica o di una sua parte rilevante) e di “sommerso di lavoro” (determinato dall’impiego di lavoratori in nero o irregolari).
Con riguardo al sommerso d’azienda sono stati scoperti 169 “evasori totali”, soggetti cioè completamente sconosciuti al Fisco e 20 “evasori paratotali” (che hanno cioè dichiarato materia imponibile inferiore al 50% di quella effettivamente prodotta). Le somme sottratte alla tassazione da questi evasori sono risultate pari a circa 2.310 milioni di euro e l’IVA che avrebbe dovuto essere incamerata è pari a circa 490 milioni di euro.
Anche la lotta al sommerso di lavoro ha prodotto risultati significativi, visto che sono stati individuati 1.257 lavoratori “in nero” (cioè trovati sui luoghi di lavoro senza essere regolarmente assunti) e 272 lavoratori “irregolari” (cioè regolarmente assunti ma nei cui confronti sono state accertate irregolarità, quali la percezione di “fuori busta”). Nel corso di queste attività sono stati individuati 12 clandestini, dei quali 10 denunciati a piede libero e 2 in stato d’arresto.
Particolarmente incisivi si sono rivelati i controlli sulla regolare emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale. Infatti, su 4.780 controlli eseguiti, ben 1.366 sono risultati irregolari, dato che porta a concludere che nella provincia di Bergamo uno scontrino su quattro non viene emesso.
Per quanto concerne le attività in tema di prestazioni sociali agevolate, rivolte a coloro che hanno percepito erogazioni di denaro pubblico dichiarando di non superare una determinata soglia di reddito, in 98 casi su 228 controlli effettuati è stato accertato che in realtà l’agevolazione non spettava.

3. CONTRASTO ALLE VARIE FORME DI CRIMINALITA’ ECONOMICA

In questo peculiare contesto, l’attività del Corpo è stata rivolta a scoprire casi di “inquinamento” del mercato legale dei capitali e dei beni e servizi.
Sul versante del riciclaggio, l’impegno ha permesso di intercettare casi per circa 16 milioni di euro, di sequestrare beni per 1,6 milioni di euro e di denunciare a piede libero 11 responsabili.
Relativamente, invece, all’odioso reato di usura, sono stati denunciati 2 responsabili, di cui 1 tratto in arresto, e sequestrati beni per 150.000 euro.
Sequestri rilevanti di valuta (per 130.000 euro) e di beni (per 118.000 euro) sono stati effettuati, rispettivamente, durante i controlli valutari eseguiti presso l’aeroporto di Orio al Serio e al termine di indagini condotte nel settore dei reati fallimentari.
Sul fronte della lotta alla contraffazione dei marchi sono state portate a termine numerose operazioni di servizio che hanno permesso il sequestro di 9.152 prodotti (n. 8.389 nel settore abbigliamento tra capi, accessori e marchi, n. 659 prodotti in pelle tipo borse, cinture ecc. e n. 104 altri prodotti), nonché la denuncia a piede libero di 21 soggetti. 3, invece, le persone denunciate e circa 25.000 i prodotti sequestrati nel corso delle attività tendenti a garantire la sicurezza dei consumatori (tra queste quasi 11.000 cosmetici e quasi 14.000 occhiali).
Circa l’attività contro la pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica, gli esiti dei controlli effettuati dicono di 315 prodotti complessivamente sequestrati (tra computer, compact disc ed altri supporti magnetici) e della conseguente denuncia di 7 persone.

4. TUTELA ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Relativamente alla lotta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, l’attività della Guardia di Finanza in provincia si è estrinsecata attraverso indagini di polizia giudiziaria volte a smantellare le organizzazioni dedite a questo particolare commercio, nonché controlli aventi lo scopo di reprimere lo spaccio “al minuto”. Complessivamente, l’impegno del Corpo ha consentito di sequestrare oltre 1.221 kg di hashish e circa 25 kg di cocaina. Nel complesso, sono stati arrestati 66 soggetti, denunciati a piede libero altri 157, mentre 66 persone sono state segnalate alla locale Prefettura.
Buona parte della cocaina (oltre 7 kg) e dell’hashish (oltre 5 Kg) sequestrata in occasione dei controlli eseguiti allo scalo aeroportuale di Orio al Serio era trasportata da persone che occultavano lo stupefacente all’interno del proprio corpo.

5. PRIORITÀ NEL PIANO DI AZIONE DEL 2011

Il piano d’azione del Corpo da attuare nel 2011 si baserà, essenzialmente, sui seguenti tre pilastri fondamentali:
a. il consolidamento e l’avanzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
L’obiettivo è di incrementare la scoperta di ricchezze sottratte alle casse pubbliche. Pertanto, i Reparti territoriali saranno ulteriormente impegnati a contrastare a tutto campo l’economia sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari, svolgendo attività di verifica e di indagine tese all’individuazione dei “grandi fenomeni evasivi” dai quali, sinora, sono pervenuti i risultati più consistenti in termini di recupero a tassazione. Verranno quindi sviluppati e completati i numerosi filoni investigativi avviati nel 2010 sulle frodi IVA carosello, sulle c.d. “imprese apri e chiudi”, sulle “liste” dei grandi evasori e sulla tutela del gioco legale e sicuro. Particolare importanza, inoltre, sarà rivestita dalla cooperazione con gli Enti Locali, così come delineato dall’art. 18 del D.L. 78/2010;
b. l’intensificazione del contrasto alle truffe sui finanziamenti pubblici.
La tutela della spesa pubblica rappresenta l’altra faccia della salvaguardia delle entrate dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Il piano di azione da attuare deve mirare a tutelare il corretto impiego delle risorse nazionali e comunitarie destinate alle politiche di sviluppo sociale ed imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento della crisi economica e finanziaria. Parimenti verrà sviluppata una specifica campagna di controllo dell’effettivo diritto di taluni cittadini a beneficiare delle prestazioni sociali agevolate;
c. il rafforzamento economico dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.
E’ necessario che il Corpo mantenga alto il livello di attenzione per prevenire e contrastare le speculazioni finanziarie, le truffe ai risparmiatori e l’ingresso di illeciti capitali nel tessuto produttivo. Pertanto, l’attività operativa della Guardia di Finanza si concentrerà sulla ricerca dei patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori, sullo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette per intercettare i capitali che le organizzazioni criminali tentano di reinserire nel circuito produttivo e sull’aggressione ai patrimoni illeciti per incrementare ulteriormente i sequestri di beni in possesso della criminalità organizzata.
Di pari importanza sarà l’attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, al fenomeno dell’usura e a tutti gli altri illeciti societari e finanziari che alterino l’equilibrio di mercato e la concorrenza.
Così pure verrà intensificata la lotta alla contraffazione, alla pirateria e a tutti i fenomeni di illegalità loro connessi (evasione fiscale e contributiva, sfruttamento del lavoro nero, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti), per arrivare ad aggredire i patrimoni in tal modo illecitamente accumulati, anche con l’utilizzo degli strumenti antimafia recentemente esteso a tale tipo di reati.
Infine, verranno rafforzati i presidi alle frontiere per il contrasto ai traffici illeciti internazionali (contrabbando, sostanze stupefacenti ed immigrazione clandestina), anche attraverso la componente aeronavale che presidia gli interessi economici domestici e comunitari.


BergamoNews - Lunedi 7 Febbraio 20

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