sabato 27 agosto 2011

Un simpatico agosto



«Quando il fuoco brucerà le capitali d’Occidente, i templi del denaro crolleranno e la Grande Mela verrà sommersa dall’acqua... allora sarà la fine, cioè l’inizio». Quante volte abbiamo letto queste profezie, attribuite di volta in volta ai Maya, a Nostradamus o ai guru della New Age. Ma noi non siamo come gli aruspici che leggevano il futuro nelle budella delle vittime sacrificate. Noi ai segnali non ci crediamo, vero?

Certo, all’inizio di agosto una rivolta di teenager ha dato Londra alle fiamme. Poi però i poliziotti le hanno spente a suon di randellate e ogni cosa ha ripreso il suo corso: è cominciato persino il campionato di calcio (almeno lì). Certo, nelle ultime settimane le Borse hanno prosciugato i nostri borselli, ma un esercito di ascelle sudate che si eccitano a smerciare azioni davanti ai computer non può ergersi a strumento del destino.

Certo, nei giorni scorsi a Washington un terremoto ha scheggiato l’obelisco voluto dai fondatori massoni dell’America. Ma vorrete dar credito a Dan Brown? Certo, domani un uragano rischia di allagare il Sud di Manhattan e di fare la doccia alla Statua della Libertà, mentre l’Obama di agosto sembra il Papa Nero e ogni volta che va in tv è per dare una cattiva notizia: da «Yes we can» a «Si salvi chi può».

Come se non bastasse, il prossimo anno è il 2012, a un mio amico hanno rigato la macchina e anche ieri Cicchitto è apparso al telegiornale. Eppure io non ho paura. Avanzate pure, forze delle tenebre. Il nostro sorriso pieno di luce vi sconfiggerà. 

Massimo Gramellini - La Stampa

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