Il punto sull'esito delle elezioni a Ponte san Pietro
I risultati delle elezioni amministrative di Ponte san Pietro, sono la diretta conseguenza di una politica locale ancora tenacemente legata alla "presunzione" e alla "supponenza".
Molti e grossolani errori della precedente amministrazione e del maggior partito di riferimento, il PD, nella gestione del territorio sono alla base di una sconfitta annunciata e facilmente prevedibile.
Di tali errori ne hanno approfittato la Lega Nord, da un lato e le liste civiche dall'altro per drenare consensi che hanno sancito il risultato finale e i cari amici della sinistra, testardamente, non hanno preso atto della situazione a tempo debito.
Sia la "Casa delle Libertà", indebolita al suo interno dalla spaccatura che ha portato a candidarsi come sindaco Pinuccio Rota, sostenuto dai comitati civici «Amici dell'Isolotto» e l'«Altra Ponte», quanto il "Partito Democratico" sostenitore dell'improbabile ricandidatura del sindaco uscente Giuliana Reduzzi, hanno dimostrato una scarsa lungimiranza affidandosi ai propri consueti sostenitori e ignorando le nuove istanze della popolazione.
La lista civica "Idea Comune" ha potuto raccogliere i frutti dell'intenso lavoro di questi anni con la caparbia difesa di alcuni valori ( in parte scippati e fatti propri dalla Lega Nord ) quali la difesa dell'ambiente e la riluttanza ad accettare ulteriori cementificazioni locali.
Questi fatti dimostrano due cose:
- in primo luogo che gli elettori non hanno la "memoria corta" e che prima o poi arrivano alla resa dei conti;
- secondariamente, ma non per importanza, che i cittadini vogliono essere ascoltati sui problemi che li riguardano da vicino quali l'ambiente, la salute e il territorio.
L'augurio alla nuova Amministrazione è che tenga conto di questi elementi e che l'annunciata disponibilità dei "Comitati Civici" possa essere un valore aggiunto alla propria futura attività, senza pregiudizi e senza sciocche chiusure ideologiche.
Gallicus
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