lunedì 16 maggio 2011

Ponte cambia colore: arriva la Lega

Ponte cambia colore: arriva la Lega
Battute l'uscente Reduzzi e la sua civica di centrosinistra. Il nuovo sindaco è Valerio Baraldi, 51 anni
«Merito del lavoro sul territorio. Primo Consiglio all'Isolotto». Il Pdl resta fuori: nessun seggio

Cambia colore il Comune di Ponte San Pietro: il nuovo sindaco è Valerio Baraldi, 51 anni, segretario locale del Carroccio e impiegato dell'Enel. La sua lista è stata scelta da 1.820 elettori di Ponte (sui 5.996 che sono andati al voto), accaparrandosi il 30,99% dei voti validi e scalzando il primo cittadino Giuliana Reduzzi e la sua civica di centrosinistra. È la prima volta che Ponte ha un sindaco leghista.

La (quasi) ufficialità si è avuta poco dopo le 19, quando all'ufficio elettorale sono arrivati i risultati dell'ultima sezione scrutinata, ma la festa lumbard (pur con qualche scaramantica prudenza dell'interessato) era già esplosa, con tanto di brindisi, bandiere e casse da cui risuonava il «Va' Pensiero». Un successo, secondo il neosindaco, nato soprattutto «dal lavoro sul territorio: siamo stati molto presenti, ed eravamo coscienti di potercela fare». Baraldi riconosce poi tra i fattori determinanti per la vittoria «il simbolo della Lega, che conta sempre molto».
«Fondamentale vincere da soli»

Al punto da non risultare penalizzato dalla frammentazione pre-urne del centrodestra, anzi: Baraldi ieri rivendicava la scelta di correre senza alleati. «Era fondamentale vincere da soli, per portare avanti il tanto lavoro che vogliamo fare – osserva –. E ci siamo riusciti».
E ora? Il neosindaco (che in questi anni non si è perso una seduta consiliare, pur non avendo un seggio) dichiara di voler dar vita a un «cambiamento radicale», e annuncia che il primo Consiglio comunale si terrà in piazza Moiana, vicino all'Isolotto, «per dare un segnale forte della nostra attenzione al tema della sicurezza, che riteniamo centrale, insieme ad altri come l'urbanistica e il commercio».

Baraldi ammette che l'avversario più temuto era per lui l'uscente Reduzzi, la cui squadra, seconda classificata, è poi risultata staccata di quasi 400 preferenze: la civica «Ponte per cittadini protagonisti» ha infatti ottenuto 1.465 voti, pari al 24,94%.

Dato che colpisce se confrontato con quello di cinque anni fa, quando la Reduzzi, con la sua lista «Dalla parte del cittadino» aveva portato a casa 2.773 voti, pari al 47,9%, ma il quadro è molto diverso: basti pensare che cinque anni fa la Lega non era nemmeno in corsa. Questa tornata, inoltre, mostra in generale tra le liste (cinque) distacchi meno marcati rispetto al 2006. «Mi spiace molto per la mia squadra, più che per me: sono persone preparate, con grande voglia di fare, che avrebbero lavorato bene» è il primo commento a caldo dell'ormai ex sindaco, secondo la quale nell'arrivare a questo esito «molto ha contato il simbolo della Lega: negli ultimi anni, il Carroccio non era nemmeno in Consiglio comunale, e la squadra non mi sembra di particolare esperienza».

Tornando ai dati, tallona da vicino il centrosinistra di Reduzzi il candidato Pinuccio Rota, che con la civica «Idea Comune» – sostenuta tra l'altro dai comitati civici «Amici dell'Isolotto» e l'«Altra Ponte» – ha ottenuto 1.353 voti, pari a circa il 23%. L'ex esponente del Pdl (per potersi candidare con la civica si era autosospeso dal partito, insieme agli altri due consiglieri della «Casa delle libertà» Marco Agazzi e Fabio Ratti) ha ottenuto così un risultato migliore di quello del suo partito di provenienza. La lista formata da Pdl, Udc e «Sicurezza, federalismo, tradizione per Ponte», che sosteneva Luca Iencarelli, si è infatti piazzata all'ultimo posto (463 voti e il 7,88%) rimanendo così esclusa dal prossimo Consiglio comunale. «Ci ha penalizzato la frattura nel Pdl – ammette Iencarelli –. Le forze si sono disperse, e credo che Pinuccio Rota, Agazzi e Ratti abbiano portato via voti. Poi sapevamo bene che per vincere saremmo dovuti andare con la Lega, che però ha preferito correre da sola. Abbiamo preso, però, molti voti di preferenza dei nostri candidati: questo dimostra che il contatto porta a porta con gli elettori è servito, anche se il risultato finale non è soddisfacente».

Iencarelli non esclude poi che «l'alleanza con l'Udc, basata su persone e programmi, non sia stata compresa dagli elettori, che magari hanno in mente la situazione nazionale: questo può aver ulteriormente favorito la Lega. Ringrazio comunque la segreteria provinciale del Pdl, che ci ha sostenuti totalmente».

Consiglio molto cambiato
«Moderatamente soddisfatto» del suo 23% si dice invece Pinuccio Rota: «Considerato che siamo partiti un mese e mezzo fa, questo per noi è un ottimo risultato, anche se non abbiamo vinto. Grazie agli elettori che hanno avuto fiducia in questa nostra lista, veramente civica. Ora faremo il nostro dovere in Consiglio».

Posto in aula, infine, per Giacomo Rota: la sua lista «Noi con voi per cambiare Ponte San Pietro» è stata scelta da 771 elettori, il 13,13%, e ottiene dunque un seggio in Consiglio. Anche lui correva contro il suo ex partito: già sindaco leghista (e vice da 4 anni) di Brembate Sopra, Rota ha deciso di scendere in campo a Ponte, scelta che gli è costata l'espulsione dal Carroccio.

In conclusione, dunque, il Consiglio, appare decisamente rivoluzionato nei volti, nei gruppi e pure nei numeri: per il taglio dei costi della politica, le poltrone scendono infatti da 16 a 12. Otto andranno alla Lega, che nel Consiglio uscente non era invece nemmeno rappresentata, dopo che nel 2006 aveva deciso di non correre con l'allora primo cittadino Leonida Pozzi.

Infine, un cenno all'affluenza al voto: pur inferiore rispetto alla media provinciale, è risultata in lieve crescita rispetto alle precedenti amministrative: ha votato il 71,36% degli aventi diritto. Nel 2006 la percentuale era stata del 70,66%.

Fausta Morandi - L'Eco di Bergamo - Martedì 17 Maggio 201 PROVINCIA, pagina 47

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