lunedì 20 giugno 2011

«Donna nel Brembo» Allarme per 4 ore ma era già in salvo

Ponte San Pietro, l'avevano vista su un ponte
in realtà era tornata a casa con un conoscente
Sul posto pompieri, elicottero, sub e tanti curiosi

Tutto è bene quel che finisce bene. Ma ieri, a Ponte San Pietro, fra il principio (leggi allarme) e la fine (leggi falso allarme) della vicenda ci si son messe qualcosa come quattrocento persone.

Una valanga di curiosi e una macchina per il soccorso imponente, con almeno trenta operatori al lavoro e mezzi giunti da mezza Lombardia. In tutto, quattro ore buone di voci incontrollate e di apprensione: una persona era stata vista sul ponte sopra il Brembo e poi era sparita. Suicidio? Incidente? Si sono calati in acqua anche i sub, fino alla svolta. La persona vista sul ponte stava bene, ed era a casa sua. Un conoscente l'aveva convinta ad allontanarsi. Intanto in paese era scattato il tam tam, con tantissime di persone schierate a seguire le operazioni (anche molto difficili) dei soccorritori.

Allarme sul ponte
Ma andiamo con ordine. Sono le 15,30 circa e una donna, al volante della sua auto, sta passando sulla Briantea all'altezza del ponte sul Brembo. Nota una persona, pare a cavalcioni del guardrail che protegge il viadotto. Si allarma, procede finché riesce a fare inversione per tornare, nel frattempo allerta il 112: «Una donna si sta buttando dal ponte, correte».

Riesce a fare manovra, ma la donna non c'è più. Si teme il peggio, ed è l'inizio di quattro ore con il cuore in gola. Accorrono polizia locale, carabinieri, vigili del fuoco, informati anche questura, 118, Soccorso alpino.

Da Varese si alza l'elicottero dei pompieri, da Milano partono i sommozzatori.
Si cerca il corpo, le operazioni si svolgono in pieno centro. L'accesso al Brembo più agevole (si fa per dire, perché le sponde sono a picco) è nella zona vicina al municipio: l'autogrù dei vigili del fuoco cala in acqua i mezzi dei sommozzatori.

L'elicottero sorvola il paese, tutti si accorgono che sta succedendo qualcosa di grave. «C'è una donna che si è buttata, l'hanno vista», dicono. Poi ancora peggio. «Le persone che si sono lanciate sono due...». Molti scendono in strada: la passerella pedonale, il ponte di via Roma, le strade laterali con i parapetti sono strapieni. Il sindaco Valerio Baraldi segue le operazioni da vicino. I sub entrano in acqua, il corpo non si trova.

La svolta
Poi la svolta: alle forze dell'ordine arriva una telefonata. È un uomo che conosce i fatti da vicino, perché – pare, dato che sulla vicenda c'è riserbo – è lui stesso ad aver soccorso la donna. Passando per caso o avvisato da lei stessa, non è dato di sapere, sarebbe arrivato sul ponte convincendola a desistere. Insieme poi se ne sarebbero andati in auto.

Questo mentre colei che ha dato l'allarme passava oltre, cercando un punto in cui fare inversione. Sentendo elicottero e voci allarmate, ha chiamato: «Se cercate noi, è tutto a posto». Le verifiche sulle identità le fanno i carabinieri. Solo quando risulta che la donna che stava sul ponte è sana e salva a casa, le operazioni vengono interrotte. Sono le 19,30.

Anna Gandolfi - L'Eco di Bergamo - Martedì 21 Giugno 2011  PROVINCIA, pagina 34

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