sabato 30 aprile 2011

Mozzo, per i tunisini cena dopo le tensioni

Promossa per stasera in oratorio dal curato e dai giovani del paese
Ancora tensioni a Mozzo per la presenza di alcuni tunisini senza fissa dimora
Ieri episodi di insofferenza a margine degli eventi per il 25 Aprile

L'amministrazione comunale – con la coesione di tutti gli schieramenti politici – getta acqua sul fuoco, ma tra i residenti di Mozzo si avverte una certa tensione per la presenza da alcuni giorni sul territorio di almeno una trentina di tunisini che dormono in ricoveri di fortuna e non hanno un posto dove mangiare e lavarsi, nonostante siano muniti di un regolare permesso di soggiorno temporaneo per restare nel nostro Paese almeno sei mesi.

Piccoli episodi di insofferenza si sono registrati ieri a margine delle commemorazioni del 25 Aprile celebrate in paese. «Stiamo lavorando per raggiungere una soluzione più rapida possibile per l'accoglienza dei tunisini provenienti da Lampedusa – spiega il sindaco Silvio Peroni – operando in sinergia con le tutte le forze politiche del paese». Dopo le scritte xenofobe comparse sui muri della Dorotina nei giorni scorsi, si sono registrati nuovi segni di intolleranza nella mattinata di ieri, culminati con un'aggressione verbale nei confronti dello stesso sindaco. «Sono stato aggredito verbalmente da un giovane che non conosco – racconta il primo cittadino che cerca però di minimizzare l'evento – e come unica risposta alle sue ingiurie gli ho semplicemente detto di imparare l'educazione».

Secondo le ricostruzioni, il giovane si sarebbe presentato nella sede comunale dopo le celebrazioni per la Festa della Liberazione a piedi scalzi, chiedendo che venissero donate anche a lui un paio di scarpe e un posto di lavoro, essendo disoccupato da due anni. Un riferimento all'impegno del sindaco per l'accoglienza dei tunisini presenti in paese e il dono ad alcuni di scarpe perché non ne erano muniti. «È solo un provocatore – commenta seccato il sindaco – che sfrutta la situazione per creare scompiglio e far parlare inutilmente di sé».

Tensioni per il 25 Aprile
Un episodio isolato, ma purtroppo non l'unico verificatosi durante la mattinata di ieri. Infatti, al termine della Messa celebrata davanti al Monumento degli Alpini per ricordare la Liberazione d'Italia, alcuni giovani hanno scatenato un diverbio piuttosto acceso in piazza Trieste. L'oggetto del contendere, ancora la presenza dei tunisini. Toni accesi e qualche gesto violento di troppo, che però non ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

Conferma dell'episodio arriva dal consigliere di minoranza Marco Locatelli (lista «Insieme per Mozzo») e dal capogruppo del Pdl Walter Stacchetti: «I fatti mi sono stati riportati, quindi non so nulla con precisione» spiega quest'ultimo, ma dalle voci pare che la piazza sia stata teatro di scontri fra fazioni giovanili di opposizione e di difesa verso gli immigrati tunisini presenti nel paese. «Serve una soluzione per calmare gli animi dei giovani – precisa Stacchetti –che rischiano di essere la fascia psicologicamente più colpita da queste vicende».

Proprio ieri pomeriggio gli stessi Marco Locatelli e Walter Stacchetti si sono resi protagonisti di un gesto solidale nei confronti di 12 tunisini bisognosi. «Abbiamo deciso di offrire un primo aiuto a queste persone bisognose – spiegano i due –accompagnandoli agli spogliatoi degli impianti sportivi dell'oratorio dove hanno potuto lavarsi». A questa prima istanza di aiuto, però, ne seguirà una seconda, promossa dal curato di Mozzo, don Andrea Pedretti: «Con l'aiuto di alcuni giovani abbiamo organizzato per stasera una cena per gli immigrati in oratorio. Una pastasciutta per conoscerci». Un momento di integrazione a cui parteciperanno tutti i gruppi politici, oltre al sindaco.

Cristiano Gamba - L'Eco di Bergamo - Domenica 01 Maggio 2011 CRONACA, pagina

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