Replica alla risposta del
Sindaco Baraldi pubblicata da L’Eco di Bergamo di lunedì 21 maggio 2012-05-25
Il Sindaco Baraldi e
l’Assessore alla Gestione del Territorio Arch. Baggi, nella loro risposta raffazzonata,
non lesinano inesattezze e imprecisioni.
Ipotizzano che il vantaggio per
la costruzione dei capannoni industriali è rappresentato da un’area destinata a
stazione ecologica, ma tacciono che nel vigente P.G.T. esiste già un’area
destinata ad accogliere la stazione ecologica da acquisirsi gratuitamente.
Dimenticano inoltre di dire che sul territorio comunale esiste un’ampia area
industriale, l’area ex Legler, dove abbondano i capannoni vuoti ma scarseggiano
gli imprenditori che vogliano avviare una nuova attività produttiva.
Baraldi e Baggi immaginano un
mercato che, ridotto nelle sue dimensioni, privilegi la qualità alla quantità,
ma poi ipotizzano in via Adda la costruzione di un supermercato al posto
di negozi di vicinato. La qualità del mercato non dipende dalla sua grandezza,
ma soprattutto dal fatto che venga collocato in un’area accessibile, dotata di
parcheggi, adeguata alle esigenze tecniche degli ambulanti. L’area mercato di
via Adda è una precondizione per riportare il mercato di Ponte ad essere il
mercato dell’Isola, attraendo utenti anche da fuori Comune e richiamando
l’attenzione sul nostro paese.
Si afferma che l’area mercato
sarebbe usata solo in venerdì mattina, ma ciò non è vero perché è stata
progettata, integrandola all’UFO, per ospitare anche un parco e manifestazioni
pubbliche. E’ vero invece che i parcheggi previsti potranno essere utilizzati
anche dagli utenti della vicina stazione ferroviaria, alleviando il grave
problema che attanaglia il quartiere del Villaggio: i parcheggi di Baggi e
Baraldi, al contrario, sarebbero destinati al servizio del supermercato.
Si ipotizza infine la
costruzione di un Palazzetto dello Sport spostando la palestra già
progettata e finanziata, destinata originariamente al quartiere di Briolo a
ridosso delle piscine, per la quale l’amministrazione precedente aveva già
accantonato € 600.000, mai utilizzati per rispettare il patto di stabilità.
Infine ricordiamo al Sindaco e
all’Assessore che, in caso di rateizzazione degli oneri di urbanizzazione o di
obbligazioni di fare da parte di un soggetto privato, il Comune è obbligato (pena
il reato di abuso d’ufficio) ad accettare la fideiussione presentata
dal soggetto privato, sia essa bancaria o assicurativa, quando questa è emessa
da una società abilitata dalla Banca d’Italia all’esercizio di attività
finanziaria e risulta oggettivamente conforme alle disposizioni di legge come
nel caso in questione. Ricordiamo a Baraldi e Baggi che in caso di fallimento
del garante, il Comune deve richiedere al soggetto privato l’immediato
reintegro della garanzia: vi avete provveduto?
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